BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

mercoledì, maggio 04, 2005

LIVERPOOL-CHELSEA


Luis Garcia viene sommerso dall'abbraccio dei compagni, è solo il quarto minuto di gioco, eppure è appena stato segnato il gol decisivo per la qualificazione.
Un gol che rimane perlomeno dubbio, le immagini non aiutano e sì, pare che Gallas abbia il piede destro oltre la linea, ma come si fa a capire?
Ha sempre avuto ragione Maurizio Mosca: "Prima o poi una finale di una grande competizione sarà decisa da un gol fantasma, ed allora mi darete ragione sull'uso dei dispositivi elettronici!".
Qui non siamo in finale, ma soprattutto è il Chelsea a non esserci.
Mourinho, che negli ultimi due anni non aveva sbagliato un colpo, era visto ormai come un guru infallibile: in Portogallo c'è chi giura che il calcio l'abbia inventato proprio lui, l'antipatico per definizione. Oggi Mourinho si è inventato tale Robert Huth come centravanti boa, roba che Lippi e Tudor davanti alla tv avranno pensato "dilettanti".
Il Chelsea in definitiva non ha fatto nulla per vincere, certo si può discutere su quel gol e su un fallo ai danni di Kezman che secondo me era un rigore nettissimo, ma tant'è, passa il Liverpool e sarà comunque una gran bella finale. Per gli odiati cugini avrei sperato nel Chelsea ad Istanbul, ma va bene anche così, se il Milan decide di perdere la Champions, lo potrà fare benissimo anche contro il Liverpool. Ora bisognerà capire se Berlusconi presenzierà alla finale. In quel caso, addio sogni di gloria per i Reds, cari miei, il Cavaliere su ste cose non sbaglia un colpo (vedere Pasadena).
Per concludere: una partita stupenda, con poche occasioni ma di un'intensità emotiva che solo una semifinale europea può dare. Ed alla fine, fantastiche le immagini di Mourinho che chiama a raccolta i suoi abbracciandoli uno per uno (evidentemente è uno che sa come comportarsi quando si perde... un po' meno quando si vince, vedere l'anno scorso quando non festeggiò coi suoi la conquista della Champions), ed infine sempre lui che prima di tornare in spogliatoio applaude il pubblico di Anfield Road, un gesto ancor più significativo se ripensiamo a quanto avvenuto in finale di Coppa di Lega qualche tempo fa.
Per quanto riguarda la semifinale di domani, Hiddink le proverà tutte, mentre Ancelotti schiererà una sola punta andando contro il diktat del Presidente (che evidentemente non è un pirla se ha vinto non so quante coppedeicampioni scudetti coppedelmondo cribbio dicevano che capello era un mio lacchè i soliti giornalisti tendenziosi faziosi che dicono tutto il contrario della verità). Come già detto per la finale, sarà il Milan stesso a decidere la qualificazione. Non si può escludere il colpaccio del PSV, in stile La Coruna (sempre nel cuore) per intenderci, ma, come dire... la vedo un po' dura.