BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

mercoledì, maggio 31, 2006

Orizzonte

Grace - Jeff Buckley. Svizzera Italia è appena finita, davvero scialba, mi stavo addormentando e meno male che mi ha chiamato il Peggior Ballerino d'Albania; mi sono distratto un po' e la serata ha acquistato un senso. Ricordo quell'Italia-Svizzera del '99, era una sera d'inizio giugno e l'Inter aveva appena comprato Vieri. Quella sera Bobone giocò una partita scandalosa (ad un certo punto provò il suo classico tiro dai 25 metri, di quelli che si innalzano con un'angolazione che gli esperti della NASA non riescono a capire come cazzo sia possibile...), fu uno squallido pareggio, che aggiunse grigiore ad un periodo già di per sè poco facile. Quella sera mi fermai a casa del Bagnino, chiamammo in Canada una persona, ma non c'era. Dall'albergo ci dissero di riprovare dopo qualche ora. Andammo a dormire e ci svegliammo alle tre per chiamare. Ancora non c'era, dovevamo riprovare doop un'ora. Metti la sveglia e alle 4 del mattino l'ultimo tentativo. Niente da fare. Non ci eravamo riusciti, ma la notte era già leggendaria. L'indomani mattina, sveglia alle sette e via di corsa per l'ultimo giorno di quarta liceo, ultimo giorno in una classe che... mi aveva dato poco... molto poco. Da settembre la mia vita sarebbe cambiata, ma questa è un'altra storia... Hombre - Big Affair Certo che il Varano è sempre più un punto di riferimento, cazzo, oggi che non l'ho sentito mi è quasi mancato! E sono quasi mancato io, nel pomeriggio, quando per strada ho ripensato ai fallimenti ed agli insegnamenti di Bukowski (gli uomini hanno bisogno del successo personale). Ma ho spazzato tutto via subito, ho cercato la via più facile, ho chiacchierato con Rocco M, mi sono gustato un Magnum alle mandorle e ho chiesto all'orizzonte, con uno sguardo, di darmi tutte le risposte di cui ho bisogno per l'imminente futuro. Domani sarà una giornatina niente male, staremo a vedere. Let My Shoes Lead Me Forward - Jenny Wilson Ed è stato davvero bello risentire il vecchio TommyBoy ieri sera su messenger. Accidenti a te brutto cazzone, com'è possibile che non ci vediamo da cinque mesi? Pazzesco. E i ricordi dell'estate 2003 che tornano... solita malinconia? No, ma di sicuro un'occasione per ripensare a ciò che è stato, a come a volte le strade si separino, a come sia facile, in fondo, perdere delle persone che, seppur per un breve periodo, hanno condiviso tutto con te. Ma noi no, TommyBoy... Non ci perderemo proprio mai. Hate it or Love it - The Game feat 50Cent Ecco che sbuca il Varano su messenger, la concentrazione se ne va a puttane, cosa facciamo venerdì sera? Vediamo... Ci vuole un seratone, sì... Ma ci penseremo poi. Domani sarà una giornatina niente male... E non solo per me, nevvero? Uno sguardo all'orizzonte, la voce di Fifty, le chiacchiere insensate di Franco Rossi... eccome se ha acquistato un senso, questa sera...

A Tutte, Ma Proprio Tutte Le Domande.

No, non riesco proprio a scrivere, ad inventarmi un qualcosa di bello, di stiloso, di Breathing. Ma cos'ho da dire stanotte?

Ti voglio bene e quel poco che ho visto di te mi fa pensare che ho ragione a continuare su questa strada. Avrò ragione, oppure no, io non mi faccio mai questo tipo di domande. Se mi faccio una domanda mi fermo, e se mi fermo mi perdo, e se mi perdo... bè, io non voglio neanche pensarci.

Ti voglio bene e sono tranquillo. Mi hanno definito un Intimista. Un Idealista un po' Sognatore un po' Illuso. Pacifico e Malinconico. Chissà se è proprio così. Sono tranquillo.

Ti voglio bene. E questo risponde a tutte le domande.

martedì, maggio 30, 2006

Vento.


Questo vento mi ha rincoglionito, non c'è che dire. Dovevo uscire... dannazione... Ma vabbè.

(che poi, col vento ho un rapporto un po' di amore/odio. Sì, perchè in fondo sentire il vento in faccia mi sveglia, mi rende vivo... essere schiaffeggiati senza potersi difendere ti dà comunque una scossa. Però il vento è anche e soprattutto un gran sbattimento. E voi lo sapete quanto io ami gli sbattimenti...)

Bè, è un periodo decisamente da vento in faccia. Sabato sera ho rivisto un po' di gente, sono stato contento. Quando al Confine ho ordinato un bicchiere d'acqua, poi, mi sono stupito da solo. E la serata aveva ancora molto da dire...
Domenica sera al Solaire... bè, che dire... immenso il Varanuccio, come al solito. Musica spettacolare. Mi sono un attimo bloccato quando è partita "l'elicottero". Sono fatto così.

Di ieri sera non parlo...

Vento in faccia, dannazione. Gli occhi che bruciano. La testa che rimbomba. Non sopporterò un'altra giornata così.

Tutto il resto è Moltheni che canta.

Fine Serata

Dunque la SuperStar mi riaccompagna a casa alla fine dei lunghi festeggiamenti per il Pizzettato più famoso della blogosfera. Sono le 3.40, minuto più minuto meno. Ci si saluta. Hei allora ci sentiamo domani eh. Varanuccio, mi fai morire. Sì ho capito che sono tre giorni che non dormi, me l'hai detto già venti volte. Bella lì, che serata.
Cammino verso il portone con quel senso di sciallatezza già raccontato nel post del leggendario "Berinoff".
Estraggo la magica chiave. TAC. Non entra. Occazzo. Qualcuno ha spezzato una chiave dentro la serratura. Già sentita questa storia eh... ma stanotte sono più sciallato che mai. Sarà l'influenza di una certa persona, che a poco a poco mi sta insegnando ad affrontare le piccole disavventure quotidiane in modo diverso. Sarà. Bè allora giro l'angolo, entrerò come al solito nel cortile di fianco al mio e scavalcherò. Mi sento un po' la fattezza alcolica, ma non è niente di che.
Occazzo un'altra volta. Il portone è chiuso. Di solito è aperto mannaggia a loro. Scoppio a ridere. Penso a quanto sono tranquillo, e a come invece in passato avrei reagito. Non mi perdo d'animo. Vado al portone successivo (stupendo abitare in un isolato dai cortili tutti collegati...). Ok questo è aperto (per Dylan: è l'undici). Scavalco e mi ritrovo in una zona a metà tra due cortili. Passo felpato, silenzioso e spedito, non sia mai che qualcuno pensi male. Un altro muretto con annessa cancellata da scavalcare. Uffffff queste mie povere braccia. Ma no, sono ancora tonico. Eccomi nel cortile di fianco al mio. Ultima cancellata da scavalcare. Ok. Ora vado ad aprire il portone. Il prossimo che arriva è fortunato. Chissà mai che la prossima volta sarò fortunato anch'io.
Eccomi arrivato a casa. Mi chiama il Varano. Uaglio', che fine serata...

lunedì, maggio 29, 2006

Buon Compleanno Bagnino!


Ne è passato di tempo, eh vecchio?
Erano sette, allora. Era il millenovecentoottantotto, e festeggiavamo insieme. Uh, se ne è passato di tempo.
Dai tempi della signora Moroni alle Reebok Pump. Da quella sera, io alla fermata della 50 e tu dietro l'angolo ad aspettare... e poi su da te per la nostra prima birra insieme. Da quel viaggio di ritorno da Venezia... "tranquillo Joe parlo io ci penso io"... allora dovevi difendermi dalle prof... ma chissà quante altre miliardi di volte hai ripetuto lo stesso gesto... "tranquillo Joe ci penso io... lo sai che ho sempre dietro il telefono e sono raggiungibile pure a Kuala Lumpur". Era il 2000 ed il vecchio Joe era un po' in crisi. E ne è passato ancora tanto, di tempo.
Eppure nulla è cambiato. Ho sempre saputo che sei una fottuta pasta d'uomo, porca puttana. Un fottuto migliore amico coi controcazzi, capace di prendermi a sberle con uno sguardo. Lo sai che non chiedo altro, a volte. Lo sai che ti voglio bene come un fratello (indimenticabile la scenetta in ospedale due anni fa).
E so che ci sarai sempre. Anche se non apprezzi Moltheni, i Royksopp, gli Smashing e Junior Jack. Anche se ti appassioni per tutti i film più commerciali del mondo, che io odio. Anche se, pur sapendo che io odio la magia, mi proponi tutti i trucchi del mondo. Anche se hai sempre odiato e sempre odierai il calcio. Anche se continui a portare quel pizzetto dimmerda.
So che ci sarai. Come stamattina. Come quel giorno di metà luglio di quattro anni fa, quando il quarto piano del mio palazzo andò a fuoco. Come quella notte in cui mi scrivesti "dormici sopra e da domani ci penseremo insieme". Come tutte le volte in cui mi hai tirato fuori dalle mie paranoie, dai miei problemi, dai miei periodici attapiramenti.
Hai proprio l'animo del Bagnino, non c'è che dire.
Grazie di tutto vecchio bastardo.
Auguri.
E vedi di fare un po' meno casini quest'anno, perchè un po' di schiaffoni te li saresti meritati pure tu.
Ti voglio bene.

Ma Che Dolce E Nutriente Che Sei.

Vagavo.
Più con la testa che con il corpo, perchè in realtà ero qua nella mia stanza.
Butto un occhio alla libreria. Cos'è sto cd? Oh cazzo! Ma è Moltheni! Allora ce l'ho ancora io!
Bella che lo metto su.

Vai con la numero sette, "Nutriente".

"Non è più vera
quella primavera che
mi convincevi ed educavi
a scegliere per te
e declinavi le colpe
accumulate da
le tue alzate d'ingegno di cui
credo non aver bisogno
oramai"

Pelle d'oca.

giovedì, maggio 25, 2006

Still...


I'm still remembering...

Tutto era già stato scritto, tutto era contro di noi; impossibile immaginare quello che sarebbe successo... impossibile da credere, ancora oggi... impossibile da sperare, durante quei quindici minuti in cui mi sono mangiato non so quante barrette Kinder. E Nick che riceveva messaggini in continuazione, ed il Bagnino con lo sguardo perso per ben altri motivi... Invece, oddio, stavamo per assistere ad un secondo tempo che non avremmo mai dimenticato. Mai.

Perchè non dimenticheremo MAI.
Perchè NESSUNO potrà mai dimenticare.

Un Anno E' Passato... E Ancora Godo...


Per l'occasione vorrei rivolgere un saluto particolare al mio nuovo idolo, Fabione.
Fabione cazzo sei un mito!!! Mettitelo in testa!
Applausi per Fabione per favore
CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP
Ok. Un saluto anche a tutti gli altri amigos rossoneri. Da quella notte di un anno fa vi voglio un po' più di bene, lo sapete vero?

(perchè nello sport si vince e si perde... e si esce dal campo magari in lacrime per il nervoso... ma quando sai di avere dato tutto, allora puoi dormire tranquillo. Ieri le ragazze dell'Olimpia non sono riuscite nell'impresa, ma a fine partita ci siamo alzati lo stesso in piedi ad applaudire. Grandissime così ragazze... io Nick e il Varano non ci agitavamo tanto per una partita da quell' indimenticabile Inter-Sampdoria 3-2 con gol del Chino all'ultimo secondo... e se alla fine abbiamo perso, pazienza, il ricordo della serata, dell'attesa della partita, no, non si cancellano con la sconfitta, ma rimane tutto dentro... fieri di averlo fatto... sempre.)

mercoledì, maggio 24, 2006

Le Fisse Di Joe.


No ma io non mi fisso mai su un calciatore... così come non mi fisso mai su una canzone... cosa sto ascoltando? Hate it or love it, chiaro...

La Strada Di Joe.

Via Strozzi.
Sono le nove e mezza, ho rifiutato un passaggio in macchina perchè tanto nessuno mi sta aspettando a casa. Sono distrutto ma mi farò una passeggiata. Sì, mi farà bene. E poi guarda che cielo. Joe... questo sei tu, questa è la malinconia di Joe. Non ci sono case che impediscono la visuale, lo spettacolo del cielo e dei suoi colori indefinibili è più bello che mai. Cammino lento, mi sento bene. Senza rendermene conto inizio a fischiettare "Io cammino di notte da sola" di Amalia Grè. Attraverso la strada.
Via Soderini.
Sto camminando davvero lentamente, per i miei standard. Lento e sciallato. Sciallatissimo. I bambini hanno vinto 4-2 la semifinale, la stagione sta finendo, nessuno mi aspetta a casa, è stata una giornata devastante ed ho voglia di godermi la camminata. Mi sento veramente sciallato, come quella volta che ero uscito dal cinema dopo aver visto "Ingannevole è il cuore" di Asia Argento... che film ragazzi... esci che sei sciallato per forza. Ed io mi sento così. Joe... anche questo sei tu, questa è la tranquillità di Joe, peccato si veda così raramente.
E questo tizio adesso che mi fa dei gesti, cosa vuole? Mi chiama a sè, sta cercando un nome su un citofono, ma non parla italiano. Da come si presenta (barba, cappello, vestito) deduco che è ebreo. E' sulla cinquantina, ma possibile che non parli una parola di italiano? Continua a ripetermi "Berinoff... Berinoff" e poi fa segno sul citofono. Mi avvicino e con tono distaccatissimo gli chiedo "cosa c'è". E lui che ripete "Berinoff Berinoff, merci". Io allora, quasi teatrale: "BERI CHE???". E lui impassibile "Berinoff Berinoff". Guardo sto cazzo di citofono e trovo subito BELINOW. Gli faccio segno picchiettando sul nome, mi dice "merci" e posso tornare sulla mia strada. Più sciallato che mai.
Via Pompeo Neri.
Questa di Berinoff me la devo ricordare perchè la scrivo sul blog, di fisso. Devo buttare un fazzoletto e vedo il cestino là in fondo, penso a Jodie a Londra e sorrido. Il parchetto mi stimola sempre dei buoni sentimenti. Poco tempo fa mi sono dovuto fermare e sedermi su una panchina per scrivere un messaggino che mi si era materializzato in testa proprio mentre stavo passando di qua. Era il 21 aprile e sentivo il cuore che pulsava, lasciandomi una sensazione strana.
Joe... questo è aver incontrato la Divina.

La strada per arrivare a casa è ancora lunga. Ed io la percorrerò con una tranquillità che mi mancava da tempo.

domenica, maggio 21, 2006

Personaggio Della Settimana: MarySuperStar!


Ogni tanto mi vengono in mente delle idee per il blog, tipo di istituire delle rubriche e cose del genere... allora poi becco sta foto e penso... ecco che va bene per la mia nuova rubrica "il personaggio della settimana". Che poi, definire la MarySuperStar un personaggio, bè, non è mica appropriato, però voglio dire, la rubrica si chiama così io non posso farci niente. Ma vabbè quello che voglio dire è che la prima persona ad accaparrarsi questo ambitissimo premio è proprio lei, la dolce Mary.
Per quella telefonata di martedì pomeriggio. Per i discorsi di ore ed ore sintetizzati in uno sguardo, ieri sera. Per la birretta che mi hai mandato venerdì. Perchè hai riso quando mi sono fatto vedere attraverso la fessura al chiringuito... Per quello che hai scritto sul tuo blog.
Sei tu il mio "personaggio della settimana".

Attimi e Magia.



E' un attimo essere saltati da Ronaldinho. E questa foto ritrae il momento fondamentale del gesto atletico. Ronaldinho con la palla tra i piedi che concepisce, è questione di millesimi di secondo, il modo in cui dribblerà Gattuso. Lo si vede, è tutto pronto, gli stimoli sono partiti dal cervello e stanno arrivando ai muscoli, in tutto il corpo -perchè Ronaldinho non ti dribbla con i piedi, con le gambe, no, ma ci mette tutto il corpo, addirittura lo sguardo. Questo è l'istante immediatamente precedente alla realizzazione. Ed è questa la grandezza della foto. Mostrare Gattuso con le chiappe a terra è troppo semplice, è banale. Cogliere il momento in cui Ronaldinho concepisce una giocata, invece, no. E' questione di un attimo. E di Magia.

sabato, maggio 20, 2006

Stupisciti, Joe.

Stamattina. Mi alzo alle nove e mezza, ho dormito pochissimo cazzo, ed ora eccomi immerso nei miei pensieri. Vago per la casa, non riesco a stare seduto, bevo un po' d'acqua. Mi sono svegliato con la solita tachicardia ed ora l'inquietudine sale, non mi ricordo bene cos'ho scritto nell'ultimo messaggino che ho inviato ieri notte. Inquietudine.
Pensieri su pensieri. Mi torna in mente una partita che ho giocato nel 2002. Fuori casa contro il Gaggiano, noi gagliardi, loro forti. Andiamo in vantaggio presto e loro ci attaccano, ma noi resistiamo. Il campo è grande, c'è da correre. Alla fine del primo tempo, come al solito, mi avvicino al mister e gli spiego: "non ne ho ancora per molto". Ok mi fa lui, dai tutto in questo inizio di ripresa e poi ti faccio uscire.
E così faccio.
Non ne ho già più quando rientro in campo, eppure come l'arbitro fischia l'inizio, le gambe cominciano a girare da sole. Sono concentratissimo, spacco il culo a chiunque passi nella mia zona, contrasto, salto, corro a destra e a sinistra. So di non averne ancora per molto allora do tutto, do ancora di più. Mi butto, da buon centrocampista offensivo, in tutti i contropiedi. Devo dare tutto. In panchina vedo del movimento, stanno facendo scaldare un compagno, tra poco sarò fuori e potrò riprendere fiato.
Mi butto ancora in avanti un paio di volte, è incredibile come io possa ancora correre, il cervello mi sta dicendo che devo fermarmi. Vedo che il cambio è pronto, appena la palla esce ho finito. Potrò respirare. Questo quarto d'ora mi ha ammazzato. Mi sono ammazzato. Uscirò soddisfatto.
Invece no. Proprio prima che finisca l'azione, TAC, il centrocampista che gioca di fianco a me si fa male. Cazzo che botta. Caviglia, caviglia, è una distorsione. Cazzo cazzo cazzo, Patrick s'è fatto male, poraccio... ed esce lui. Non ci sono molte alternative in panchina. Manca mezz'ora alla fine della partita ed io devo rimanere in campo, porca puttana. Guardo il mister, mi chiede di stringere i denti. Posso farlo, penso. Stringerò i denti. Ma come vado avanti se non mi fermo a respirare?
Non so come, ma dovrò resistere fino alla fine. So di essere più stanco che mai, eppure ormai non sento più la fatica. Continuo a recuperare palloni, a lanciarmi in attacco, a mordere caviglie. Passano i minuti ed il mister non ha intenzione di cambiare niente. Quando all'85esimo mi vengono i crampi, chiedo il cambio ma devo comunque stare in campo altri cinque minuti. Esco al novantesimo, resto in panchina sfinito a soffrire per gli ultimi tre minuti. Interminabili ed intensissimi. La partita finisce, abbiamo vinto, cazzo un 1-0 così tirato è una goduria.
Torno a casa e penso a quello che ho fatto. E ci ripenso ancora, ogni tanto, come stamattina.
Pensavo di avere già dato tutto; era il momento di uscire dalla partita. La necessità mi ha aperto gli occhi, invece. Ero in grado di correre ancora, potevo essere utile alla mia squadra ancora per molto tempo. Mi stavo ingannando da solo. Avevo voglia di respirare... o forse era solo un'impressione?
E' incredibile come ci si possa stupire da soli. Mi chiedo ancora adesso cosa sia successo veramente, come possa essere accaduto. Quanto ancora avevo da dare, quanto ho dato proprio nel momento in cui pensavo di non avere più niente.
Penso e ripenso e strapenso, chissà quante volte mi sono ingannato nella vita... chissà quante volte mi sono fermato dopo un'ora, e non sono arrivato a un'ora e mezza.
Mi sono svegliato stamattina ed avevo voglia di respirare. Ma non lo farò. Mi butterò in un altro contropiede, chissà che non sia quello decisivo. Non risparmierò le forze per tornare indietro, no no. Tanto non sento più la fatica.
Alla fine respirerò ancora.

11/05/06 13.24

Sei nel fischio di Bob Sinclair

mentre leggiadra fai scorrere tutto

dentro e fuori di me

(pioggia, sole, ancora pioggia, vento)

fuori di te, di noi

mentre affondo la testa nei miei non pensieri

mentre sprofondo...

Ed ancora beatamente

(e quanto ingenuamente?)

mi stupisco di te.

Miriana E Pamela?

Solito, strepitoso capolavoro di Olivari su Indiscreto.
Si parla di Moggi e Lippi. Strepitoso Olivari.

"Certo, se Boncompagni avesse imposto al direttore dell'Auditel di truccare i dati d'ascolto, o avesse fatto uscire dal giro della tivù le showgirl non facenti parte della sua scuderia, nessuno se la sarebbe presa con Ambra. Va detto anche che gli interessi di Miriana e Pamela non erano gestiti dal figlio di Ambra..."

Strepitoso, non c'è che dire.

venerdì, maggio 19, 2006

18/05


Ti abbraccio. Più forte che posso.

giovedì, maggio 18, 2006

El Kun.

Cazzo, Sportitalia ha oscurato il segnale, ora è solo sul digitale ed io... soffro e mi dispero, vacca di una puttana troia... chi mi mostrerà ora le prodezze del mio idolo Sergio Aguero detto "El Kun"?


Già mi manca la voce dell'immenso Callegari... le nottate a seguire la Libertadores, aspettando le intemperanze del pubblico, le megarisse tra giocatori (indimenticabile quel Boca-River semifinale di Copa con Ortega che graffia el Pato Abbondanzieri... e Raul Cascini che vuole pestare chiunque gli capiti sotto tiro), l'ingresso della polizia in campo (Perù-Brasile qualificazioni mondiali, polizia che entra per abbracciare Solano) e cose del genere... i campi pieni di carta, i 16 minuti di recupero dati alla fine di Newell's-Velez.

Porca troia!

Frasi Che Mi Hanno Colpito Nelle Ultime 48 Ore.

"...oggi come ieri all'orizzonte vedo il sole, perchè vengo dal mare il pessimismo va a cagare, vedo oltre a tutto quello che mi sta di fronte perchè la mia voglia di fare parte dalla fonte..."

"Ti aspettiamo per insegnarti a sognare, nuotare, fare snorkeling e mangiare pesce."

"...il biglietto te lo regalo io per il compleanno."

"Mi metto un goccio di phard."

"Stavo per mandarti un messaggino con scritto: anche il telefono ti ha mollato!"

"IL BLOG E' CIO' CHE HAI DENTRO: SPERO CHE CHIUDERLO NON EQUIVALGA A RICHIUDERTI IN TE STESSO.NN NE VALE MAI LA PENA!IN NESSUN CASO! TVB"

"Cazzo oggi hai la stessa faccia di quando avevi sedici anni"

"l'hai ricordato tu nel post precedente...questa è la mia vita... .e allora credici.."

"non posso stare senza il mio Joe... con lui tutto diventa più magico!!!"

"Joe, amico e poeta,sono felice di conoscerti col tempo..."

SOL.

Cioè voglio dire, l'anno scorso la finale è andata com'è andata e ce la ricordiamo tutti (cazzo se ce la ricordiamo). Era assurdo sperare di riprovare lo stesso tipo di emozioni anche quest'anno... allora durante la partita mi sono concentrato su altri piccoli particolari, altre sfumature. Le finte di quadricipite di Ronaldinho, il naso di Wenger, la bruttezza di Oleguer... ma poi alla fine la cosa che mi ha colpito di più è stata:



MMMMMMMINCHIA MA QUANTO CAZZO E' NNNNEGRO SOL CAMPBELL??? ADDIRITTURA PIU' NEGRO DI ETO'O! SONO SCONVOLTO!!!

E Bella Belletti

Finale di Champions. Entra Belletti.
J: "ragazzi entra il mio idolo Belletti al posto di Oleguer... io Oleguer lo odio... comunque segnatevi sto nome, Belletti. Bagnino te lo sei segnato?"


No ma il discorso parte da più lontano, non da ieri sera. Perchè un pomeriggio di non so quanto tempo fa avevo già manifestato il mo apprezzamento per Juliano Belletti... sì, stavo giocando alla play con Nick e il Varano, ed io volevo togliere dalla formazione iniziale Oleguer per mettere il buon Juliano... e loro a dirmi no, Belletti è una pippa... e ieri sera è stata l'apoteosi... no dico ma quante cazzo ne so...

(minchia Hello si rifiuta di pubblicarmi le foto sto impazzendo)

Non Ne Saremmo Mai Usciti.


Minchia lo sguardo d'intesa... Corvino... chissà quale incredibile stronzata stavamo progettando...
Ecco ogni tanto, tipo quando guardo una foto del genere, mi capita di pensare "ma se avessi conosciuto un pazzo come Nick al liceo... ma porca troia... saremmo ancorà là dentro tutti e due!".

Pensiero che ho avuto anche un po' di tempo fa alla laurea della mitica SaraJ (grazie per il messaggino di oggi), con Testa Di Cane che mi faceva ridere alle spalle dell'ignara Sarina che esponeva la sua tesi... ed io paonazzo e con gli addominali spaccati a nascondermi sotto la sedia perchè quel pirla continuava "oh copriti quella cazzo di maglietta con le vignette... che qua si incazzano per queste cose..." (era il periodo delle vignette anti-islamiche). Pazzesco cazzo.

Maledetto Testa Di Cane, e maledetto Nick. Certo che (e qui bisogna chiedere alla stupenda Mary) in classe con Nick ed il Varano doveva essere un delirio... ai protagonisti ogni commento...

mercoledì, maggio 17, 2006

3.22 - Non Perderti Per Niente Al Mondo.

A 24 ore di distanza eccomi già qui a "riaprire" il blog. Riaprire, sì, ok, sembrerà strano, ma questo giorno per me è durato una vita. Una vita intera in un pomeriggio, sdraiato nell'erba col telefono che continua a vibrare e l'iPod che mi regala l'immenso Paolo Conte...

"via, via
vieni via con me
entra in questo amore buio
non perderti per niente al mondo
via, via
non perderti per niente al mondo
lo spettacolo d'arte varie
di uno innamorato di te
it's wonderful
it's wonderful
it's wonderful"

Mi tiro su da sdraiato, mi metto seduto, tengo la testa tra le mani, Paolo Conte sta proprio parlando con me. Il blog? Meglio non scrivere quando si è troppo inquieti. Allora dopo un giorno, e dopo un doveroso chiarimento, posso tornare là dove avevo deciso di chiudere... forse con un po' di confusione in più... ma sicuramente con più serenità...
E d'altronde Joe non poteva sparire così, no... senza di lui, cazzo, tutto diventa molto più difficile, ma soprattutto più brutto, più spento.

E se c'è una cosa in cui credo veramente, oh, sì, è la Bellezza.

Che poi abbia in testa il cappellino che Le ho regalato... ma no, non fa una grossa differenza... La Bellezza ragazzi... ma come si fa (come faccio) a stare senza di Lei?

martedì, maggio 16, 2006

3.29

Chiudo, in via temporanea, il blog.
A risentirci.

lunedì, maggio 15, 2006

Questa E' La Mia Vita...

Sono sul divano e tra poco mi sa che vado proprio a dormire. Mi hanno lasciato qua da solo... Sportitalia fa il punto della situazione ma io ho voglia di sentire ancora un po' di musica. Ecco Mtv... però bella questa base, ma chi è? Ah quel pirla di Mondo Marcio... però mi piglia sto pezzo. Fffffffffffffff che freddo fammi mettere bene la copertina che c'è corrente... c'è sempre troppa luce di ritorno dal PGold ma per me non è un problema, mi addormenterò... a questo punto con in testa le parole di Mondo Marcio: "questa è... la mia vita... e non c'è... nessuna via di uscita".

Spengo la tv ed un secondo dopo eccomi in stanza. Ammiro lo splendore e posso addormentarmi col sorriso sulle labbra... con quell'inquietudine che mi è data dalle parole di questa canzone che ho appena scoperto... e con quel non so che... senza il quale non sarei io...

Mi sdraio, sto a pancia in su, mi volto alla mia sinistra, sorrido. Ripenso a quella sera lontana, ai miei movimenti che si facevano più morbidi. Fra tre ore sarò sveglio di nuovo, ma poco importa. Mi addormento col sorriso sulle labbra.

...E non c'è nessuna via di uscita...

P.GOLD 14 MAGGIO

Il dato di fatto è che una serata come quella di ieri non la puoi raccontare nella maniera giusta (una maniera giusta non c'è). Certo che, per esempio, iniziare dalla fine può essere già significativo. Ed alla fine, tornato a casa, mi sono ritrovato in tasca un free drink. E non ci posso ancora credere.

Perdere il conto degli InvisibiliAllaFragola è cosa naturale, voglio dire. Ballare con l'occhialata... uh se sale... le immancabili chicche della Zia, poi. All'Amnesia si era prodotta in uno spettacolare "JOE, MA TU NON TI DROGHI MAI???" in mezzo alla pista, con un tizio che aveva sentito ed eravamo scoppiati a ridere tutti insieme in un grande momento di fratellanza. Ieri invece il momento clou è stata la caduta con morbido atterraggio di culo... oddio sto ridendo mentre scrivo... ripenso alla sua faccia e all'immancabile dichiarazione "ok nessuno ha visto niente"... con uno zio che si materializza ridendo sguaiatamente... "no no non ha visto nessuno, a parte me... comunque là c'è il mio amico, anche lui prima è caduto HUAAAHAHAHHA"... ancora affratellamenti.

Lasciamo perdere che ho beccato l'Ottusangolo... ma a quel punto non avevo neanche la forza di dirgli "ciao Ottusangolo". Troppo concentrato su quello che avevo da fare (andare in ufficio).

E come in una giostra, ad un certo punto si è alzato il ritmo e tutto ha cominciato a girare sempre più veloce; ed ecco così gli Invisibili che si materializzavano davanti a me per essere ingurgitati senza far troppe domande, troppe storie. La giostra gira sempre più forte e sai che dovrà rallentare... il problema è non schizzare fuori prima della fine del giro. Ancora affratellamenti con un paio di ricchionazzi spagnoli, un po' di foto con i transzii ("una foto in cambio di una riga" "seeeeee come no"), la Mary superstar... chi sta ballando con Djibril Cissè? Mah.

Che poi, tutto era cominciato con quel pirla che parlava... "Mi piacciono le tette, mi piace il cazzo... mi dicono che sono strano... io mi sento solo me stesso..." e tutti i Pgoldini ad urlare ed applaudire... io e la Zia ci guardiamo e scoppiamo a ridere... "ma cosa cazzo sta dicendo questo qua?".

Ma dov'è finita la Divina? Meno male che mi ha lasciato un free... Sono in debito a questo punto. Così, quando usciamo e le fanno male i piedi per via dei tacchi, le cedo le mie scarpe e cammino a piedi nudi fino alla macchina con le sue scarpe in mano. La scena è memorabile. La Zia che non ci può credere è lì piegata dal ridere.. Ma per quel freedrink... e per quei cinque minuti sul palco... e per tutti i discorsi fatti prima di ieri sera... sì, questo ed altro.

Questo, e molto altro.

venerdì, maggio 12, 2006

Il Bacio Di Figo.


Figo. Figo è un grande, cazzo. Tutto il resto... boh.. sensazione di vuoto. Nessuna emozione per questa coppetta (l'anno scorso andò diversamente...). Niente di niente. Sì, ok, l'abbiamo messa in bacheca ed è meglio che niente. Ma come non ripensare alla notte di Villareal...

Rimane un'annata fallimentare, con Cruz che si dimostra all'altezza al contrario di Adriano... bah brutte storie (chissà se stasera al Rolling beccherò qualcuno dei due).

Rimane Figo. Nel senso, rimane Luis Figo, con le sue giocate, le sue finte di sopracciglio, le sue ninnenanne che mandano in catalessi gli avversari.
Rimane Figo nel senso che è un figo, ma con la F maiuscola.
Rimane Figo alla fine della stagione. Non ricordo nient'altro... che tocchi di Figo.

giovedì, maggio 11, 2006

Moggi Telefonava A Pairetto?

Come dice il mitico Corry, "mi meraviglio di chi si meraviglia".

Ora che le intercettazioni hanno scoperchiato il pentolone. Ora che la merda viene spiattellata in faccia a chiunque ami lo sport... mentre prima eravamo in pochi a subire questo trattamento... bè ora che ogni sportivo capisce cosa prova un interista quando pensa alla Juve, bè...

Ora mi viene voglia di urlare ed incazzarmi e sconvolgermi... perchè nessuno -NESSUNO- potrà ridarmi quel pomeriggio del 26 aprile 1998. Nessuno ci darà indietro le gioie che per anni ci sono state negate slealmente. E mentre noi, poveri coglioni interisti, denunciavamo... gli altri ridevano, e sfottevano, e non capivano.

Oggi chiedo a tutti di ripensare a quel pomeriggio lontano. A tutto quello che è venuto dopo. Alle migliaia di episodi "dubbi" che andavano casualmente a favorire una squadra sola, piuttosto che un'altra. Oggi chiedo di ripensare a quell'Inter-Juve di coppa Italia, con gol di Lele Adani all'ultimo minuto... a tutto quello che era successo tra andata e ritorno.

Oggi mi sento di dire che le vere merde non sono gli juventini, ma tutti quelli che non hanno mai voluto vedere quello che accadeva sotto i loro occhi.
Che schifo.

(e noi soli contro tutti, sempre rapinati e a testa alta...)

martedì, maggio 09, 2006

Cabina Pioggia Malinconia.

QUINDI???

Chi è che dice sempre "quindi"? Forse la dolce Mary può aiutarmi.
Oh, la dolce Mary... lei sì che ne sa una cifra (seratina pregio, domenica... a parte il kebabbaro che voleva farci spostare tutti i motorini del mondo!!!). E non parlo solo di musica (certo che all'uscita del Rolling cantare "Fumodenso" insieme a lei al Varano e la Elena è stato un momento mooooooolto intenso...), chiaro...

"Siete proprio belli."

Già sentita... Magari la Divina avrà qualcosa da dire in proposito...

(e poi sto delle ore a pensare... ma come diavolo avrà fatto a carpire i miei segreti più profondi, a scoprire quel lato che tengo sempre nascosto... non lo so, le cose stanno così e zero domande. Ieri ancora una volta ho preso un po' di pioggia... ho tentato di ripararmi in una cabina ma poi non riuscivo a vedere se arrivava la 90... in giro, neanche un mezzo pazzo di cui avere paura, niente di niente... solo io e la pioggia e i pensieri che viaggiavano, loro sì, a mille all'ora. "Lui è ingenuo nei gesti, nelle parole, negli sguardi... ma quando scrive...")



Arrivato a casa, ho ripensato al messaggino che avevo scritto mezz'ora prima. La cabina, la pioggia, i discorsi sulla malinconia. Come diavolo ha fatto a vedere la mia anima?

sabato, maggio 06, 2006

Ambra.

Ambra mi stringe il mignolo con la sua microscopica mano, e mi trasmette tutto il calore del mondo.
La Ragazza Dagli Occhi Ambrati mi stringe la mano e mi fa sentire sicuro.

Ambra mi guarda e ride; non dice nulla ma non c'è bisogno di dire niente. Rido anch'io.
La Ragazza Dagli Occhi Ambrati mi guarda e sorride; può anche non dirmi nulla, tanto "lo sai già, Joe. Tu lo sai". Ed allora sorrido anch'io.

Ambra è fragile ed ha bisogno di tutte le attenzioni possibili, di tutta la delicatezza del mondo. Lei non si accorge nemmeno di tutto quello che le succede intorno, ma un giorno capirà.
La Ragazza Dagli Occhi Ambrati non mostra volentieri la sua fragilità; ama la dolcezza e sa perfettamente quanto bene le vuole chi le sta intorno. Come una gatta, splendida creatura, non si sbilancia spesso, perchè anche un bel gesto perde valore e significato se ripetuto troppe volte.

Ambra ha cinque mesi e tutta la vita davanti. Per ora la affronta col sorriso ed uno sguardo luccicante. Stare un minuto con lei mi fa pensare che la vita è meravigliosa.
La Ragazza Dagli Occhi Ambrati affronta la vita col sorriso e corre a mille all'ora anche di notte, illuminata dal suo stesso bagliore. Mantiene il suo stile in ogni gesto, in ogni piccola mania, in ogni follia. Non si ferma mai.

Stare un secondo con lei rende la mia vita meravigliosa.

giovedì, maggio 04, 2006

Do You Know That Everything Come From A Source?

Quando feci scaricare al Magnifico Bagnino "Hoppipolla" dei Sigur Ròs non pensavo che quel pezzo mi avrebbe davvero cambiato la vita. Ed invece, come spesso accade -quando meno te l'aspetti, come una bomba- anche il minimo particolare che non avevi considerato, bè... può espandersi di fronte ai tuoi occhi e -magari- esplodere in tutta la sua bellezza, in modo che tu non possa quasi ricordare com'era la tua vita prima di quel momento cruciale, prima del fatale incontro.

Perchè Hoppipolla è un pezzo che cambia la vita; ed io mi rendo conto che la mia vita è cambiata.

Ma veramente c'è qualcuno che pensa che io stia parlando di una canzone?

Momenti.

Dieci giorni fatti di momenti.
Momenti in cui ci sono stato fortissimamente, momenti in cui non ci sono stato, momenti che mi sono stati raccontati perchè, ops, quel particolare me l'ero proprio dimenticato... (non a caso domenica sera ero all'Amnesia).
E' tutto fatto di momenti.

Un quarto d'ora di telefonata, ieri. Jodie sul 30 che la riporta a casa, io sulla 90. Lei a Londra io a Milano. Chiacchierare amabilmente e farle capire con un sorriso (lo sai che sono poco assertivo) quello che mi sta succedendo.

Una chiacchierata di un paio d'ore in piazza Insubria, venerdì scorso, per far capire che ci sono veramente.

Ed ancora momenti. Le farfalle (a che ora del mattino?) e la Vale che con infinita dolcezza esclama "MA CHE BELLIIIIIIIIINIIIIIII CHE SIETE".

I progetti, le buone intenzioni, il gesto che ho compiuto stamattina.

I ricordi di domenica sera (o di lunedì mattina?). La malinconia che mi metto da solo, Roger Sanchez sentito di sfuggita dal kebabbaro di via Vigevano... un bicchiere di succo all'albicocca... piazza Tirana vent'anni fa...

Ma chissà com'è che, alla fine, questi momenti mi parlano sempre e soltanto di te.

martedì, maggio 02, 2006

...Di Raccontare La Percezione Di Questo Istante.

Sono le 4.30 qui all'Amnesia e sto cominciando a "sentire" veramente la musica. E quanto cazzo picchia Obi la Baby uaglio'. Ci voleva l'occhialata, non c'è che dire. Ma porca puttana ho finito i soldi nel cellulare... colpa degli ultimi due messaggini che ho scritto a Teo. Ma non potevo non scrivergli.
Mi sembra troppo di essere in discoteca a Budapest, con tutta la gente che spinge, il caldo, zero spazio per ballare. E' pazzesco... e paradossale, ma se non è così non mi piace...
Ci voleva l'occhialata.
Se bevo un altro sorso di Invisibile finisce male... oddio... ma è possibile che sto ballando da cinque ore... appena ho un po' di tempo scriverò un post sulla percezione del tempo in discoteca... devo ricordarmi di questo momento... devo ricordarmi cazzo questo esatto momento... le 4.30 all'Amnesia, la musica che mi spacca il cranio e il sapore di Invisibile alla fragola in bocca.
Devo ricordarmi, quando sarò al pc...

Lifetimes

A journey is what I have to take

Della prima volta a Corvino ricordo, perso negli abissi della memoria, il tormentone del Grande Baboomba su tutto. Ricordo di aver dormito in camera con un coglionazzo che per la prima volta mi parve degno quantomeno di essere considerato. Ricordo di aver cercato per un'ora di sintonizzare la tele su Sportitalia perchè dovevo vedere Perù-Argentina di Copa America.
Di ritorno a casa, i soliti pensieri sul quanto si sta bene tutti insieme...

If I'll be back I really don't know

Ma è stata la seconda volta a scombussolare tutti gli schemi.
Il viaggio d'andata raccontando a Viki dei miei casini la sera prima. "Stai nel tuo!!!".
Arrivare su e nel giro di un'ora, dalle sei alle sette, essere tutti ubbriachi.
Il bagno in piscina ed i metodi di Jodie per convincermi...
Ed alla fine ritrovarsi a pensare... ma come cazzo è possibile, pensavo che sarebbe stato un weekend di merda... Pazzesco.

Girl you know I won't forget

Quando scendiamo per la terza volta, non posso certo immaginare che chiamerà il sindaco per dirci di fare un po' meno casino.
Un altro bagno in piscina e una chiacchierata notturna da ricordare.
Il Varano che cade dal letto e il sacco a pelo dove cazzo è finito.
La consapevolezza di aver spaccato. Grossa di Fish diventa il pezzo clou delle nostre serate.
Manca qualcuno... ma che weekend.

And girl I won't forget the past

Si torna giù per il compleanno dell'Albanozzo. Festa a sorpresa, lo portiamo a Corvino incappucciato e legato mani dietro la schiena. Un altro viaggio incredibile... e le sorprese che non finiscono mai.

Time time time time... time time time...

Dell'ultima volta a Corvino, invece, parlo di una settimana fa, ricordo...

Don't say you miss me I won't believe.