BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

lunedì, settembre 01, 2008

"Beato Te"

Beato me, già. Proprio quando mi ero convinto di poter fare a meno di chiunque, incontrai quest'anima che camminava scalza e sorridente. Non sapevo perchè fosse allegra, ma il solo stare nella stessa stanza mi contagiò. L'anima scalza rapiva il mio sguardo e mi ritrovai smarrito: non ero ormai deprivato di ogni sentimento, di ogni speranza?

La incontrai di nuovo dopo un mese: aveva le scarpe ed il sorriso era smagliante. Salimmo sopra le nuvole e da lì guardammo tutti gli altri affannarsi in balli, canti e feste. D'altronde era Capodanno. Sparammo fulmini e saette sotto forma di rivelazioni, e dopo mezz'ora ci sembrava di conoscerci da millenni. Si tolse le scarpe per scendere a terra, le presi la mano per aiutarla e da allora non l'ho più lasciata, nemmeno per un istante.


E poi è stato un continuo tra discese e salite, lampi d'amore e incomprensioni buie, abbracci piovosi e tanta, tanta cautela. Finchè un giorno spiegai all'anima scalza il perchè di quello squarcio che mi rendeva oscuro. Da quel giorno, sì, posso dire "beato me".

Beato me, che ho trovato l'anima scalza. Beato me, che sono riuscito a rialzarmi proprio quando non ne avevo più voglia. Beato me, che ho creduto in quel sorriso prima ancora di poter scrutare a fondo. Beato me, sì, che questo vuoto di memoria è solo il punto d'arrivo di un percorso lungo e doloroso.

Ora non sono più solo con i miei pensieri, con i miei errori, con i miei fantasmi. Non potevo davvero sperare di più. Beato me.

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