BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

sabato, aprile 30, 2005

A proposito di Adriana Lima


Qualcuno sostiene che fosse all'Old Fashion mercoledì sera. Io ci potrei anche credere (d'altronde all'Old ho beccato Edoardo Costa e Roberto Cavalli-ma non era un mercoledì sera), se non fosse che qualcun altro che era all'Old mi ha detto che Adriana non c'era.
Dunque a chi credere?
La verità, come al solito, non sta nel mezzo...

(però attenzione a dare del babbo a Tizio e Caio, perchè se Tizio e Caio scoprono la verità, Tizio e Caio rovesciano in testa a Sempronio un Long Island del Clips)

Sono stato spiegato?

I 7 MINUTI DI DAVE GAHAN


Cosa posso pensare di un uomo che era stato dichiarato ufficialmente morto, e che invece è tutt'ora in mezzo a noi? Massimo rispetto... e poi chissà in quei sette minuti che cosa ha visto... una luce, forse, come quella che lo abbaglia sul palco, e che lui accoglie a braccia aperte.

Dave Gahan, che uomo cazzo.

PERSONAL JESUS


Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who's there

Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer

Take second best
Put me to the test
Things on your chest
You need to confess
I will deliver
You know I'm a forgiver

Reach out and touch faith
Reach out and touch faith

Your own personal Jesus...

Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer
I will deliver
You know I'm a forgiver

Reach out and touch faith


Your own personal Jesus

Reach out and touch faith

FOUR X

Mi si può dire proprio tutto, ma non che non ci abbia provato.
Ho cercato di capire cosa faceva Albe, quali fossero le sue intenzioni. Sono stato paccato da Riky (avrà i suoi motivi... forse) che mi aveva chiamato nel pomeriggio. Ho spronato Thomas. Non mi sono beccato con Luki per delle casualità. Abbiamo sentito Miky e Diego ed alla fine ho chiamato pure Tommy. Ci è mancata la Linda ma Cinisello era proibitiva.
Niente, per il doppio colpo Caterpillar-Black Death in compagnia dovrò aspettare un'altra sera.
E meno male che c'era Teo se no mi toccava restarmene a casa o, vabbè, guardare i miei amici giocare a biliardo.
Certo certo, ci vediamo tutti domani sera.

venerdì, aprile 29, 2005

Quando la persona e il personaggio sono uguali

Leggo un interessantissimo articolo sulla nuova fidanzata di quel nano di Tommaso Crociera, al secolo Tom Cruise, la mitica Katie Holmes (Joey Potter per intenderci).

Ebbene, anche per uno come me che ha visto tre puntate di Dawson's Creek la dichiarazione della bella Katie ha lasciato un po', come dire... sì insomma, cagacazzi nella finzione, cagacazzi nella realtà!!!

Bisogna essere originali

A Milano come in molte altre città si trovano muri imbrattati da cazzuti megalomani che vogliono segnalare la loro esistenza in vita. Ma non voglio sparare a zero sui writers, sul mondo delle tag e bla bla bla. Non voglio nemmeno soffermarmi su quegli idioti che scrivono sui muri slogan politici di dubbio gusto ("1000 Nassiriya" si commenta da solo).
Alcune di queste scritte però fanno senz'altro riflettere, o meglio, a me strappano pure un sorriso. In particolare, dai tempi dell'inizio della guerra in Iraq in poi, sono apparse ovunque scritte contro il nuovo grande nemico dell'umanità: George W. Bush.
Ebbene ecco a voi le tre scritte più meritevoli di apparire sul mio blog.

Al terzo posto "BUSC BOIA" (colonne San Lorenzo): cazzo, ma dico io, scrivere Bush non mi sembrava così difficile. Vabbè andiamo avanti.
Al secondo posto uno slogan che è tutto un programma: "STOP BUSCH" (non mi ricordo dove). Ma porca troia siete proprio analfabeti!
Ma la migliore scritta di protesta contro il Texano che si strozza coi Pretzel è senza dubbio: "BUSH CULO"!!!
Ora non mi ricordo di preciso dove l'ho vista, ma dalle parti della zona Brera... bè, cosa dire, l'autore è un vero mito... attaccare una personalità così importante allo stesso modo con cui puoi sfottere un tuo compagno di classe... Immenso.

(Nella foto, forse il contestatore omofobico aveva ragione. Tra l'altro, se Bush fosse il leader dell'Unione, sullo sfondo del TG4 dietro Emilio Fede ci sarebbe sempre questa foto)

In Argentina...

... una squadra di calcio a livello dilettantistico ha deciso di chiamarsi Olocausto.
E' fatto in modo ironico, dicono loro.

MAH.

In&Out

Cose belle di oggi:
mia sorella a cena da noi, a sorpresa
la mia vicina di casa che aspetta un altro figlio
la Vale che vuole farmi il regalo di compleanno anticipato (non posso accettare, sorry)
Cannavaro che si inietta una medicinale in vena ai tempi del Parma
Cose non belle di oggi:
l'involtino primavera che sapeva di ruggine
non poter dare nemmeno un consiglio utile ad una persona in difficoltà
non aver trovato una bella foto di Mauro Suma da mettere sul blog
il TAS che non vuole togliere gli scudetti alla Juve
non aver trovato una bella foto di Alberto Brandi da mettere sul blog
non aver trovato una bella foto di Follini per poi stamparla, bruciarla, e pubblicare sul blog la foto di me che brucio la bella foto di Follini

giovedì, aprile 28, 2005

SOGNO

Ho fatto un sogno di quelli strani stanotte.
Praticamente prima di un derby, io ero lì a parlare con Mancini e Ancelotti. Lì, in campo, in mezzo a San Siro.
Un attimo dopo mi rendo conto che non sono lì a caso. Sono un calciatore. Cazzo sto per giocare il derby. Guardo la coreografia di quella che dovrebbe essere la mia curva... stupenda... e pensare che una volta io ero là a tifare e ora... opporcatroia, ora gioco nel Milan! Sì, Ancelotti viene a darmi qualche consiglio mentre faccio il riscaldamento.
Inizia la partita, e l'arbitro è... lo stesso Ancelotti. Vabbè, nessuno ci fa caso. Gioco a centrocampo, spostato sulla sinistra (probabilmente ho rubato il posto a Seedorf). Primo tempo, attacchiamo verso la curva Nord.
Ad un certo punto contropiede di Martins, io attraverso tutto il campo in diagonale e vado a raddoppiare dietro Cafu. Martins però ci salta entrambi, siamo in area di rigore, ed io da terra, cadendo per via della finta del nigeriano, colpisco il pallone con la mano. Occazzo, non può non avere visto, è rigore nettissimo.
L'arbitro Ancelotti però fischia una punizione a due in area, non il rigore; non si dimentica di ammonirmi e si riparte con una punizione per l'Inter.
Battono a sorpresa, senza aspettare il fischio dell'arbitro, ed è gol.
Incredibilmente, sono proprio il primo a correre a protestare dall'arbitro (nonchè mio allenatore). Gli dico che dopo l'ammonizione per regolamento l'azione può riapartire solo dopo il suo fischio, e lui che fa? Mi ammonisce di nuovo! Non ci credo, gioco il derby e vengo espulso dopo due minuti! Pazzesco.
Boh. Qualsiasi tipo di interpretazione sarebbe sprecato... il sogno finisce mentre me ne torno negli spogliatoi tra i fischi del pubblico... dentro di me però penso, checcazzo, in fondo sono interista e ho lasciato il Milan in dieci con tutta la partita ancora da giocare...

Eccolo...


...il calciatore preferito dalle lesbiche: Wome!!!

mercoledì, aprile 27, 2005

BENE!!!

Non starò a raccontarvi la mia mattinata alle prese con la burocrazia ospedaliera perchè mi farebbe incazzare e basta... vi dico solo che per la seconda volta ho fatto tutto sto sbattimento per niente.
I punti sono ancora lì, la ferita non accenna a chiudersi e per il dottore che mi ha visitato stamattina il rimedio è "non sforzare la caviglia".

Ah, e anche "non bagnare qui mi raccomando".

Per la cronaca, ieri ai Beerbanti dopo una XXXX e un Caterpillar, ci è stato offerto uno strepitoso Black Death e ciaaooooo, il kebab era d'obbligo. Ho finalmente completato la tesserina del Mekan.
Sono soddisfazioni.

Impariamo una parola nuova al giorno: oggi RISPETTO

Quanto vale la parola di un uomo?
La mia poca, se è vero che troppe volte ho promesso e non ho poi mantenuto. Ma dalla mia ho il fatto che ho sempre promesso cose negative (del tipo, o fai questa cosa per me o sparisci per sempre).
Sono sempre stato coerente comunque, ho sempre cercato di non nascondermi dietro a niente. Alibi ne ho sempre cercati tanti, ma per storie diverse dall'amicizia o dall'amore.

Oggi invece vengo deluso da due persone che c'entrano con l'amicizia e con l'amore. Anzi con l'Amicizia e con l'Amore.

Chiedetevi quanto cazzo vale la vostra parola.
Poi sputatevi in faccia da soli.

Ed infine cercate di chiedere scusa, perchè per una buona volta potrei mantenere la mia promessa e mandarvi affanculo.

martedì, aprile 26, 2005

Il Papa mi ispira

Stupenda questa cosa che il Papa sceglie il nome che porterà rifacendosi all'opera di un suo predecessore. Sarebbe incredibile applicare questa regola al calcio.
Metti caso domani un difensore grezzissimo e rissoso viene comprato dall'Inter, potrebbe scegliere di chiamarsi Materazzi II. Un attaccante dopato omosessuale va a giocare nella Juve? Me lo immagino, Del Piero Ventitreesimo. Un centrocampista coloured va al Milan col chiaro intento di trombarsi la moglie del capitano? Gullit Rijkaard XVI.

Un presidente compra l'Inter e in dieci anni regala solo umiliazioni? No vi prego, questo non oso nemmeno immaginarlo...

La Realtà...

...supera sempre la fantasia, è un dato di fatto, un dato certo. La vita fa sempre un po' male, come diceva Emanuela Audisio parlando di Bjorn Borg, lui l'ha vita l'ha scoperta tardi, verso i ventisette anni.
Ma la vita fa davvero male se non sei capace di prendere quello che viene come una finzione scenica, se ti dimentichi degli obiettivi importanti perdendo tempo nelle cose più piccole. Che però sono anch'esse importanti, non vanno trascurate, accidenti, non va trascurato niente.

Amare, gioire, giocare a calcio, bersi una birra, ascoltare un amico in difficoltà, sperare che ce la faccia, consolarlo se non ce l'ha fatta. Dare una chance a tutti.

Andare a Jesolo.

Cercare di capire cosa succederà nel futuro immediato. Mi viene da ridere.
Ridere.
O piangere, come quel pomeriggio di tanti anni fa.
O vomitare, come quel mio amico quella volta là.
Ma pur sempre vivere.

Piccolo quiz (è facilissimo dai)

Cosa accomuna secondo voi Lewis Carrol, Nietzsche, Bill Clinton, Bob Dylan, il Principe Carlo, Bill Gates e Paul Klee?

Al primo che risponderà in maniera esatta, un fantastico premio: la foto originale di Teo che caga a Barcellona leggendo il Wall Street Journal.

lunedì, aprile 25, 2005

TIFFANY'S...


Gli occhi non vi ingannano.

ROTATION ILLUSION


Gli occhi vi ingannano.

Ah ah ah le grasse risate (Miky sei il mio idolo)


Così ha voluto anche iniziare l'udienza scusandosi con una battuta per il ritardo accumulato: «i tedeschi - ha detto - sono noti per la loro puntualità, sembra che mi sono un po' italianizzato. Scusatemi se ho fatto tardi, ma l'incontro con le altre chiese ecomunità ecclesiali era talmente cordiale che è durato un po' di più».


L'avesse detto un Calderoli qualsiasi, che a stare a Roma poi si prendono dei ritmi di vita un po' più lenti, sai le polemiche... ma l'ha detto il Papa, che è notoriamente infallibile (non per tutti).
Quindi italianizzarsi significa arrivare in ritardo.

Calderoli fatti sentire ti prego.

fidatevi di me

il panorama dei blog si arricchisce di due nuove creazioni: ed wood del mio amico dylan, e krepa's korner, l'angolo del krepa.
sono molto felice che questi due miei amici abbiano creato un loro blog personale, perchè sono entrambi persone con molto da dire. oggigiorno non è cosa da poco. e poi sono orgoglione perchè lo hanno fatto seguendo una mia idea (che avevo attuato seguendo un'idea della vale!).
dylan e krepa sono due miei carissimi amici.
dylan lo conosco veramente da prima di nascere. ha la sfortuna di essere nato sei mesi dopo di me, il che, poraccio, quando eravamo piccoli piccoli, doveva essere un bel problema... eh sì perchè quando avevo tipo un paio d'anni era lui la mia vittima preferita. non facevo altro che pestarlo.
a sei anni invece mi faceva incazzare perchè non era capace di scrivere sampdoria. scriveva sandoria e per me era inaccettabile. però non lo pestavo, anzi. sentivo che sarebbe diventato una persona importante.
a otto anni quando giocavamo alla mummia in cortile avevamo una paura della madonna, eravamo i più piccoli.
a dodici anni quando giocavamo alla mummia mettevamo paura a tutti quanti, eravamo i più grandi (capaci di andarci a mangiare un panino a casa sua mentre gli altri ci cercavano ovunque).
a sedici anni ci siamo abbracciati in un pomeriggio di pioggia.
ed anche poco tempo fa ci siamo abbracciati, perchè succede solo nei momenti importanti.

ed oggi dylan mi dedica un post quasi commovente...
sono passati tanti anni, ci sarebbero milioni di aneddoti per spiegare la nostra amicizia, ma vabbè, ci sarà tempo per narrarli, ora è venuto il momento del krepa.
perchè dovete capire che il krepa è così, è capace di prendersela perchè ho scritto per lui meno parole che per dylan.
il krepa non lo conosco da prima di nascere, ma la sostanza non cambia.
krepa ed io abbiamo passato insieme il dopo-partita del 5 maggio, e questo secondo me dice già tutto.
krepa ed io tornavamo a casa insieme dopo le partite dall'orione facendo gli stessi discorsi sul rispetto, sulla mancanza di entusiasmo, sugli stimoli che venivano meno.
krepa ed io all'inizio degli allenamenti ci trasformavamo in francioso e carparelli e ad ogni gol esultavamo come dei napoletani.
krepa ed io litigavamo perchè lui mi faceva sempre quei passaggi alti che non so stopparli, io voglio la palla a terra cazzo ma lui in dieci anni non l'ha mai capito.
krepa ed io litighiamo ancora adesso per i motivi più assurdi, perchè io so essere una vera testa di cazzo a volte, ma lui non è da meno.
krepa ed io apprezziamo rico ricchio perchè c'ha stile.
krepa però ai beerbanti non ci vuole mai venire. omofobico del cazzo. ma krepa è così.
è uno che ti fa incazzare.
è uno che esagera a volte quando scherza. però sa ridere di se stesso e sa sdrammatizzare. però è troppo di sinistra per i miei gusti. però non me ne frega un cazzo. però a volte la butta troppo in politica. però mi fa divertire. però è uno che ne sa, è uno che non ha paura di mostrarsi per come è davvero, con annessi concerti degli 883 e sbronze varie.
bella zio.

mi raccomando, segnatevi i loro blog nei preferiti, perchè meritano. parola di rokocoko. non scherzo un cazzo.

sabato, aprile 23, 2005

Asterisco - Quinta (Ultima) Parte

Ed è ora, a più di un mese e mezzo dall'incidente mortale di Blago e del suo socio, che ho rielaborato il tutto e ho deciso di raccontarlo.

Cos'è successo dopo quella sera, bè, è storia recente.
L'amico Albe, che ha curato in ogni dettaglio le fasi dello "scambio", ha deciso, una volta acchiappati i soldoni, che la Punto Cabrio gli andava troppo stretta; ora se la scialla in Mini Cooper. Progetti ne ha ancora tanti, stranamente sono un po' meno folli del solito, ma ci vorrà un po' di tempo comunque per attuarli ("dobbiamo cominciare a vivere"). La morte di Blago, ma soprattutto il modo in cui questi si era comportato, l'ha ferito profondamente. Per superare il momento difficile, per scacciare i cattivi pensieri, non c'è altra cosa da fare che buttarsi in nuove esperienze; e di certo saranno un po' meno pericolose.
Il buon Silvio alla fine ha avuto la sua parte; inizialmente voleva rifiutare, ma poi deve aver pensato che in fondo accettare quei soldi non poteva essere più di tanto un problema. Si sa com'è fatto, per lui non c'è mai problema. Abbellirà il Dundas e questo è importante.
Tutti felici, quindi.
Quanto a me, bè, ho avuto bisogno di un po' di tempo per riprendermi e per capire quello che era successo.
Nei giorni successivi all'incidente di Blago, mi sembrava di scorgere ogni tanto come un'ombra dietro di me, quando camminavo per la strada. Maledette paranoie. Ma che paura, cazzo. Una sensazione bruttissima. Alla quale ho dato un senso, una logica, da poco tempo.

E' stato l'altra mattina, davanti allo specchio, che ho ripensato a tutto quello che avevamo combinato. A tutto quello che il destino aveva combinato, dalla notte d'amore con Lucia alla fuga dal Dundas. Non che prima non ci avessi pensato. Ma è stato in quel preciso momento che mi sono accorto del senso della nostra avventura.
E' stata questione di un attimo. L'ombra che mi spaventava d'improvviso assumeva una forma a me conosciuta. Una forma che contiene un significato ben preciso.

Dopo tutto quello che era successo, l'asterisco era ancora lì, a ricordarmi ciò che sono e ciò che dovrei invece essere.

venerdì, aprile 22, 2005

Asterisco - Quarta (Penultima) Parte

Mi gelano le gambe. Dunque il passeggero è l'amico Blago, al secolo Aliosha Blagojevic, il ragazzo venuto dalla Jugoslavia che fumava dieci canne al giorno quand'erano poche. Lo conoscevo di vista, ma io dico, proprio lui in questa macchina, proprio oggi, ma come cazzo è possibile? Certo che il destino quando scherza... o forse quando non scherza. Forse lo scherzo sono le vite piatte, le giornate piatte, quelle in cui non incontri un tuo vecchio compagno di classe che non vedevi da dieci anni proprio nel pomeriggio in cui hai parlato di lui... dopo dieci anni che non ne parlavi, chiaro. E allora il destino te lo fa incontrare quel giorno in cui il bagnino ha tirato fuori l'episodio in cui questo tizio alle elementari gli aveva appoggiato il pisello sul banco, così, per dispetto, come gesto di sfida. Cazzo, quando poi lo becchi sull'autobus, quello stesso pomeriggio, gli ridi in faccia perchè ti immagini se lo facesse ora, di spiattellarti davanti agli occhi la sua temibile tega. Il destino scherza sempre; il problema è quando fa il serio. Come le condizioni di Blago. Il suo amico che guida per me non ce la fa. Ma anche lui è ridotto male. Uh, si sta anche sforzando di dire qualcosa. Blago, porca troia. Non doveva finire così questa storia.

"Alberto... hhhhhhh.. (contrae tutti i muscoli, deve sentire un dolore bestiale e fa fatica a respirare). Tu vero amico, io no... provato fatto colpo che tu diceva (un ghigno gli si dipinge per un secondo sul volto insanguinato)... guarda hhhhhhhhh.. (sempre più sofferente). Guarda sotto mio sedile sacchetto come tu chiama giallo eselunga... io tradito te... hhhhhhh io fatto colpo tuta roba qui soto AAAGGGHHH io sto per morire Allllberto..."
"No no no non dire così Blago ci siamo qua noi ora arriva l'ambulanza stai tranquillo..."
"Sì arriva? ambulanza hhhhhhh... ma ora tu come dire guadagnare qualcosa... prendi sacheto mio amico Alllllberto... prendi e scappa io tradito te prima... io... ora... sento male Alberto..."

Sono attimi intensissimi.
Blago perde conoscenza, Silvio è agitatissimo e chiaramente non ha capito nulla di quello che si sono detti Albe e Blago. Io invece ho capito benissimo. Ragazzi, Blago ci ha traditi ma ci sta lasciando in eredità un malloppo della madonna. Magari il tizio che guidava era il tramite per vendere la roba. Chissà. Ebbravi tutti. Ma come cazzo hanno fatto a fare sto incidente? Bè questo purtroppo è un problema ormai irrilevante. Il problema è capire cosa fa l'amico Albe, il festaiolo al quale volevano fare la festa.

"Senti Ca, cosa cazzo facciamo? Qua c'è il sacchetto giallo lo vedi?... Dobbiamo prenderlo dai! Ecco ecco lo tiro fuori ecco... Porca troia prima che arrivi l'ambulanza, andiamocene. Dai dai dai andiamocene, ormai è deciso. Dobbiamo farlo per Blago, me l'ha chiesto lui. Cazzo PORCA TROIA TI VUOI MUOVERE?" Si dirige verso la sua macchina, parcheggiata dall'altro lato della strada. "PORCA TROIA DOBBIAMO ANDARCENE DI QUIIIIIII!!!"
Un attimo porca puttana. Spiego a Silvio di dire che noi non eravamo qui, o se proprio non vuole mentire, che siamo andati via perchè stavamo male di fronte a quella scena, ma è meglio per lui che dica che non siamo qui. Gli faccio capire che il suo silenzio sarà ricompensato. Silvio non potrà che accettare. Per lui non c'è mai problema. Il problema ci sarà per il mio cuore, perchè sta pompando ad un ritmo allucinante da un po' di minuti a questa parte. E ho pure bevuto come un bastardo.

Saliamo in macchina e siamo in un attimo a casa di Albe. Il viaggio dura giusto il tempo di preoccuparci perchè la tizia del centralino avrà sentito due voci diverse, mentre là Silvio era da solo. Poco importa. Silvio non parlerà e non c'è problema. Ho controllato dentro al sacchetto, porca troia che lavoretto che avevano fatto i nostri amichetti. Mai fidarsi degli slavi. Le palline ci sono, e sono pure tante. Ora, è vero, dobbiamo trovare un tramite, non sarà facile ma... in effetti finora è stato tutto troppo semplice. Arriviamo a casa un tantinello agitati, ci chiudiamo in camera ma non saranno certo i Green Day a tutto volume a tranquillizzarci.
Ed in effetti, Billi Joe e soci non ci cambiano l'umore. Ce lo cambiano però i progetti, i sogni, ora che sono a portata di mano, o meglio a portata di cellulare, perchè c'è ancora da trovare un tramite, un compratore. Io e Albe però lo sappiamo che non sarà difficile. No, dopo tutto quello che è successo, ora la strada è in discesa.

Un paio di telefonate del bagnino quella sera stessa, mentre io sclero al telefono con Lucia perchè la gelosia mediterranea si fa sentire ("dove sei non mi hai chiamato con chi sei eri sparito"), ed il gioco è fatto.
Tutto troppo semplice? Forse. Farli succedere, i fatti, è facile. E' rielaborarli che è difficile.

giovedì, aprile 21, 2005

Asterisco - Terza Parte

"Allora senti, due anni fa alla montagnetta di san siro un tizio è riuscito a rubare un kilo di roba ai marocchini. Ti rendi conto un kilo? Allora si parlava di 100mila lire al grammo, fai tu il conto. Questo pazzo, amico di Blago, praticamente cos'ha fatto... ha curato i marocchini dove nascondevano tutta la storia. Li ha curati e poi, tac, di notte gli ha fregato tutto. La roba era tutta in palline da 50 grammi in un sacchetto giallo dell'esselunga, sottoterra. Questo pazzo ha fatto tutto da solo, se quelli lo beccavano se lo bevevano, sereno. Gli tagliavano le mani poi se lo inculavano."
"Non è certo un bel modo per invogliarmi..."
"No no ascolta per noi è più semplice. Vedi, sempre un paio d'anni fa, una banda di terroni delle case popolari di Baggio ha fatto la festa ai marocchini che stavano a trenno. Sono arrivati là in cinque tutti col ferro. Organizzati di brutto... Ma è chiaro che noi non agiremo così. Faremo come il pazzo, di nascosto. Solo che noi saremo in moto. Non ci ferma nessuno. Secondo i miei calcoli, il movimento che c'hanno questi qua al boschetto di Cesano è bello grosso, avranno almeno un kilo e mezzo di eroina, sicuro. Escono tranquilli 20mila euroni a testa per noi due. Non si può sbagliare. E poi insomma... anche Blago è già operativo. Manchi solo tu."
"Sì ma tu come cazzo fai a sapere dei loro movimenti, tu cosa ne sai? sei troppo un babbo, ti inventi le cose..."
"Io non m'invento un cazzo bello. Li ho semplicemente curati. Dopo aver parlato con Blago della tua disavventura in camporella, sono tornato sul luogo che tu mi avevi indicato e ho controllato. Là dove probabilmente tu e... comesichiamalucia stavate pasticciando, nei paraggi c'è nascosta la roba. E' lampante. Anzi sei stato fortunato che non ti abbiano lamato allora... bè saresti morto felice, mi dici che questa lucia stacca dei pompini da urlo... "
"Porca troia... non per i pompini, porca troia per il rischio, cazzo!"
"Già, porca troia, comunque ok, ormai ti ho detto tutto quindi si fa. Ho già controllato tutto, il palo se ne va verso le tre del mattino. Dopo che se ne va, entriamo in azione noi. Oddio, il colpo lo si può fare pure nel pomeriggio, verso le sette di sera che la roba rimane incustodita per un quarto d'ora buono. Ma è comunque rischioso. La notte ci sarà amica. Obiezioni? Domande? Parla adesso o taci per sempre. E poi raccontami di quel pompino in biblioteca che non ci posso ancora credere!"
"Mi sa che taccio. Pure sul pompino, te l'avrò già spiegato trenta volte com'è andata..."

Orca troia stavolta ce l'ha fatta. Mi ha convinto. Con tutti i progetti folli che gli ho smontato, gli approvo invece questo che è il più folle in assoluto.
Ora mi parla del Messico, dei fiordi norvegesi, io penso al mio honda zoomer e a ibiza. Come cazzo ha fatto a convincermi? Lui e la sua parlantina brillante del cazzo. Dovevo dirgli di no. Ma gli ho detto sì.
Siamo operativi.
Tra una settimana si fa il colpo.

Silvio si è rassegnato, siamo alla quarta Menabrea, il Dundas è vuoto, anche il Dottore se n'è andato.
L'atmosfera strana ora è fuori dal Dundas. Finchè non usciamo di qui, il nostro piano è come se non esistesse, è ancora solo un'idea dentro il cervello. Ma una volta fuori, saremo realmente operativi. Sarà una settimana di fuoco, ma per chi come me ormai non ha niente da perdere, perlomeno è un'alternativa interessante. Faremo il colpo alla grande perchè non siamo distratti da nient'altro. Oddio, Albe un po' distratto lo è, con quelle feste del cazzo. Io no però. Siamo carichi di brutto. Possiamo salutare il povero Silvio ("scusaci eh se ti abbiamo fatto chiudere tardi". "Non c'è problema ragazzi").
E si va.

In realtà non è che si va molto lontani, perchè fuori dal Dundas c'è sempre una sorpresa che ti aspetta. Nel nostro caso, la sorpresa è una golf nera che a folle velocità sbanda, forse perchè buca improvvisamente, o forse per una brusca manovra, e poi quasi ribaltandosi finisce dentro la vetrina del locale; di fianco a noi, proprio dove eravamo seduti fino ad un minuto prima, dove c'è il frigo con i Solero Tribe. Pazzesco. Fosse successo un minuto prima, eravamo fatti.
Ma non è mica finita.

Io e Albe non riusciamo nemmeno a spaventarci più di tanto, talmente siamo bevuti. Però cazzo, i due dentro la macchina stanno ridotti male.
Cazzarola, quello alla guida è spacciato, ha la testa in un fiume di sangue. Ed anche l'altro non sta messo bene... si lamenta nella sua cazzo di lingua, non capisco cos'è, sbiascica dei lamenti impercettibili, mah... Silvio si sta disperando, urla, sbraita, io e Albe invece siamo immobili ora che ci rendiamo conto di quello che sta succedendo. Passa almeno un minuto prima che Silvio decida che è il caso di chiamare l'ambulanza. Albe, che diversamente da noi comuni mortali è dotato di un cellulare come naturale prolungamento della mano, precede lo stratospheric barman e compone il fatidico 118.
"Sì pronto pronto ecco sono qui in via gonin che c'è... C'E' STATO UN INCIDENTE MOLTO GRAVE E..."
E' questione di un attimo. Il bagnino di città si blocca? Ma come, lui è bagnino, è responsabile e calmo quando tutti intorno sono agitati. Perchè cazzo non sta parlando? Sta guardando qualcosa in macchina... ha visto qualcosa che gli ha nel contempo illuminato lo sguardo e rabbuiato il volto.
"Albi cazzo che cosa fai? Cosa guardi chiedi un'ambulanza cristo!"
"Aspetta un attimo cazzo..." passa il telefono a Silvio e si dirige verso la macchina.
Le parole che stanno per uscirgli dalla bocca sono l'ennesima sorpresa in una sera come tante altre, o come pochissime altre dipende dai punti di vista.

"Blago, mi senti?, sono io, Alberto. Tieni duro stiamo chiamando l'ambulanza... ma che cazzo è successo? Blago mi senti? Rispondi ti prego!"

mercoledì, aprile 20, 2005

Asterisco - Parte Seconda

Chiamo a casa. Dopo tre Menabrea è matematico che non torno per cena. Resto fuori mammà. Sì ok glielo dico che gli spacchi la faccia, se lo meriterebbe anche. Sì torno a dormire, penso. Ci sentiamo dopo.
Olè, la terza Menabrea ora può scendere con un po' più di calma.

"Senti ma tutto a posto con sta storia del goldone? Ma perchè non mi hai detto un cazzo?"
"E' tutto a posto ma ti prego, vai avanti a raccontarmi cazzo..."
"Ok, quella volta che sei andato a imboscarti con... Lucia giusto ecco là dopo Cesano, hai presente quella zona dietro ai capannoni no?... ecco sì appunto, che ad un certo punto era spuntato un marocchino che vi aveva cacciati via, che pensavi volesse rapinarvi invece vi ha cacciato via... ecco, devi sapere che io ho un amico che... frequenta certi ambienti no... lo conosci Blago? dai, lo slavo che avevamo conosciuto in Torchiera, troppo simpatico... che fumava dieci canne al giorno quand'erano poche... bè insomma ora è passato a cose un po' più pesanti... te lo ricordi Blago no? Cazzo dovresti vederlo, è dimagrito almeno venti chili, fa paura. Lo incrocio spesso andando in uni, insomma gli ho raccontato della tua storia e..."
"Ma scusa tu che cazzo vai in giro a raccontare i cazzi miei porca troia per di più ad uno slavo di merda punkettone robboso cagaminchia? io non lo so..."
"... e lui mi ha detto che quel marocchino non era pazzo, faceva semplicemente il palo!"
"Faceva il palo, mmmmm ora tutto mi è chiaro"
"Dai coglione, non hai capito, vuol dire che lì, me l'ha detto Blago e lui queste cose ne sa, i maruega tengono nascosti nientemeno che la robba da smazzare. Robba caro mio. Tanta robba. Panette intere lì tutte per... per noi. Andiamo in moto nei campi e fottiamo la robba agli spacciatori. Poi la vendiamo a Blago, lui fa da tramite con degli altri slavi del cazzo che ce la pagano bene. Mi sono informato. C'è da guadagnare 40mila euro in tenta secondi. Non ho avuto bisogno di pensarci troppo, per me si fa e basta, sono già operativo. Tu sarai il mio socio. Se ci stai ti spiego meglio come fare."

Rubare la droga agli spacciatori? Ma siamo scemi? E poi fidarsi di uno slavo, vabbè che è un amico... Lui la fa facile. Però 40 mila euro cazzo.
Cosa faccio, ci sto?
Devo starci per forza. Ora che ci penso, c'è il mio amico Andrea che con la sua compagnia a Crema si è intrippato con il motocross. Io una volta gli ho piazzato una X-Box e procurato una maglia dell'Olanda. Mi deve quantomeno un favore. Potrebbe prestarcela lui la moto, saremmo già a buon punto.
Ma il rischio è comunque troppo alto, Albe la fa sempre facile, per lui uscire dai casini è un gioco; come quella volta che gli avevo dettato tutte le risposte del compito d'inglese alle medie; lui era davanti alla cattedra, io dietro di lui, e poi a un certo punto mi fa segno "la uno" col pollice dietro la schiena; la prof che gli chiede "cosa c'è Alberto tutto a posto?". Magistrale la replica: "eh no prof è che mi fa male il pollice, allora lo scuotevo un po' per il dolore"
Prese ottimo in quel compito. Io ottimo con l'asterisco.

Un asterisco che mi porto dietro ancora oggi, per ricordarmi di ciò che sono e ciò che dovrei invece essere; un asterisco indelebile pitturato sulla strada che percorro. Un asterisco piantato nell'anima, come una condanna alla non-mediocrità. Cosa ci sarà mai di male nell'essere mediocri, mi chiedo ogni tanto. Ma io mediocre non posso proprio esserlo. C'è sempre quell'asterisco a ricordarmelo. Da allora. Infatti è proprio il bagnino l'unico a vederlo oltre a me.

Alla fine della terza Menabrea, ecco il simpatico siparietto col "Dottore", al secolo Nicola Pecere, pugliese di Barletta che ogni volta che ci vede un po' lenti nel bere ci fa "ragazzi oggi vi vedo proprio male... checcavolo avete combinato?". Niente dottò, è la terza che beviamo... "ah ecco, mi sembravate un pochino strani, di solito quellollà (riferito a me), porco*** eh Silvio, fa un casino quando sta qua, oggi è tutto mogio mogio, ho ppensato che è successglièmmorto il gatto AHAH"
Il Dottore è il Dottore eh ragazzi.

I famosi venti minuti sono passati, è passata più di mezz'ora, chiediamo a Silvio se possiamo rimanere ancora un po', acconsente, per lui non c'è mai problema.

"Ok penso di poter essere il tuo socio, ma devi essere un po' più chiaro"

Asterisco - (Prima Parte)

Al Dundas quella sera c'era una bella atmosfera. Un po' strana a dir la verità, forse per una questione di luce. Fuori i nuvoloni neri incupivano tutto, ma da non si sa dove un paio di raggi anarchici illuminavano di giallo il locale, entrando dalle vetrate in alto. Io e l'amico Albe, bagnino di città, festaiolo per contratto, conquistador pizzettato che seduce con la parlantina brillante (in terza elementare aveva convinto 20 compagni di classe a provare l'assalto a un blindato portavalori, poi però non se ne fece nulla, proprio perchè D.D., donna del boss della classe, C.C., aveva una tresca con lui e successe un casino), eravamo seduti al nostro tavolo, vicino al frigo con dentro i Solero Tribe, a berci l'ennesima Menabrea (l'ho già sentito sto nome) in un tranquillo martedì d'inizio marzo.

Quella sera l'amico Albe, l'uomo già uomo nel 1990, pianificava l'ennesimo stratagemma per complicarsi la vita.
"Senti io e te dobbiamo fare questa cosa, ho pensato, ma mi devi dire di sì".
Esordio importante, un classico. Fa sempre così, cerca di mettermi pressione, ma io sono un osso troppo duro per lui. Sa che non mi lascio convincere facilmente. Lo lascio parlare di solito, facendo finta di essere all'inizio molto interessato, per poi annichilirlo con il mio secco "non se ne parla nemmmeno". Come quella volta del blindato, ero stato l'unico a mettere in dubbio la fattibilità della cosa. Come milioni di altre volte. Ed anche quella sera ero pronto a dirgli di no.
Perciò gli dissi sì. Sentiamo.

"Allora senti tu hai presente quel film interpretato dal tizio che ha fatto anche Dawson's creek... hai presente no... dove praticamente c'è questo qui, non te lo ricordi dai?"
"Ho visto tre puntate di Dawson creek Albe, la vedo un po' dura"
"Vabbè praticamente ti dicevo c'è questo qui che... che cosa fa... cioè no (risatina) c'ho pensato troppo perchè siamo come... sostanzialmente io e te siamo quelli del film no, allora..."
"Albe cazzo, parla perchè tra venti minuti devo essere a casa, lo sai"
"Facciamo mezz'ora"
"Sto cazzo, ho detto venti minuti lo sai che a casa s'incazzano e non perdiamo altro tempo per dioooo!!!"
Con Albe, il mio personalissimo Max Brod, è sempre così: si perde in un bicchiere... di Menabrea.
"Allora ecco qua: noi dobbiamo solo fare un piccolo investimento no, ecco anzi noi se tu conosci qualcuno che vende una moto da cross, no no no aspetta non mi guardare così, io l'ho guidata l'anno scorso con mio zio ed è una cagata, allora noi ci procuriamo questa moto e..."
Tiridiri Tiridiri Tiridiri-diiiiiiiii: nokia tune. Festaiolo per contratto, l'amico Albe risponde al telefono anche alle tre del mattino (TDC dagli Stati Uniti: "ah bella senti sono nel negozio, qui no, per l'ipod ecco, ah ma scusa ti ho disturbato?").
Bla bla bla.
La tipa non lo molla, gli sta proponendo una festa e bla bla bla.
Mi mangio un po' di noccioline ancora, Silvio intanto ha messo Toxicity dei System of a down, oh, ragazzi, Silvio ne capisce di musica.
Riattacca.

"Niente allora, era una per una festa voleva sapere per le decorazioni, scusami non mi mollava più. Era la tipa per cui ho fatto quel lavoro di Spiderman te lo ricordi? Quei mega palloncini con la ragnatela che scendeva... una roba mastodontica le foto le hai viste"
"Albi ti prego"
"ah giusto ok scusa dov'eravamo rimasti"
"Alla moto da cross (risatina un po' sarcastica mia)"
"Ok ok giusto, la moto"
Con Albe è così, rimane intrappolato nella fitta ragnatela che lui stesso ha costruito, tra un'interruzione telefonica e una decorazione a forma, manco a dirlo, di ragnatela.

"Noi con questa moto ci facciamo i soldi. L'altra settimana, hai presente che mi avevi detto che ti andavi ad imboscare con quella tipa che ti stai schiacciando ultimamente, com'è che si chiama?"
"Lucia diosanto, te l'avrò detto ottanta volte, ma ora cosa cazzo c'entrano le mie avventure in camporella?"
"C'entra c'entra ascoltami, ti ricordi che l'ultima volta ti eri preso uno spavento?"
"Dici la volta che ho bucato il goldone o la volta del marocchino?"
"(preoccupatissimo) Perchè scusa hai bucato il goldone? ma che cazzo dici? non me l'hai mica raccontata cazzo sei un bastardo! e io che ti racconto tutto! ma quando è successo? e cos'hai fatto ma sei scemo? e ora?"
"Albi calmati cazzo, è successo... mo' non mi ricordo quando, comunque oh succede, è successo pure ad un mio amico poco tempo fa, comunque voglio dire, è come camminare sulla grata della metropolitana, una volta su 46mila puoi cadere giù"
"no sei un bastardo... e io ho finito la mia Menabrea. Te lo ricordi vero, che chi beve meno di tre Menabrea oggi è un ricchione maledetto?"
"Sì, purtroppo me lo ricordo."
"Silvio!"
Terza Menabrea per noi. Il progetto di Albi mi appare ancora un po' troppo oscuro. Cosa c'entrano Dawson creek, la moto da cross e il marocchino che ha interrotto prima del tempo il mio coitus?

Introduzione

Ok ok ok eccomi ci sono, ci siamo. Ho finito di scrivere la storia che mi premeva di raccontare, di raccontarVI. E' un po' lunga, ma neanche tanto, e la dividerò in cinque-sei parti. Può anche darsi che all'inizio ogni parte vi possa sembrare un po' troppo una menata da leggere... ma visto che aggiungerò una sola parte al giorno, o anche ogni due giorni, o dipende quanto tempo ho voglia di farvi aspettare, bè alla fine quello che pubblicherò finirà per sembrarvi pure troppo poco.
Sono stato spiegato?
Spero di aver creato un qualcosa di bello, io da parte mia ne sono convinto, ma la miglior risposta me la potete dare voi col vostro ENTUSIASMO.
Vi prego di darmene per ciò che mi spetta.

Perchè alla fine non scrivo per avere una risposta, sia chiaro. Scrivo principalmente per me, per le persone che mi conoscono bene, ed in fondo anche per tutti quelli che mi leggono. E se mi mostrerete un po' di entusiasmo, sappiate che mi renderete felice. It's so easy.

Un ringraziamento particolare ad un amico che mi ha aiutato in questi giorni (fai il bravo).
Si va.

A tra pochissimo

martedì, aprile 19, 2005

Il punto su "La Fattoria"

La Montanarini, gran bella gnocca, da fazendeira si è portata appresso quel terronazzo malefico di Basile. Una mossa che potrebbe favorire il siciliano nella lotta a due per evitare l'eliminazione col grandissimo Edoardo Costa, che quella volta mi ha beccato all'Old Fashion prima che tentassimo il gran colpo al tavolo di Roberto Cavalli (e degli arabi).
Ieri Tonon sembrava molto stanco e demotivato, ma è stato lo stesso Costa, insieme ad Ugo Conti, a tirargli su subito il morale. Mal sembra godere di una buona considerazione nel gruppo, anche come elemento di simpatia. Un po' meno simpatica appare la rumena Ramona, che si dimentica i compiti affidatigli dalla fazendeira e fa arrabbiare la Rossetti.
Clayton ce sta' a provà con la Montanarini, ma i modi rudi del mitico Thornedibiutiful non sembrano piacere alla biondissima Giulia.
Per l'eliminazione, purtroppo vedo male il mio amico Edoardo. Tra l'altro, al ritorno, sa già di trovare un Benigno agguerritissimo... saranno cazzi per tutti.
Ah, c'è ancora Eva Henger eh... ma oggi niente foto, hanno eletto il nuovo Papa (un oscurantista).

Voglio accontentare subito quel pirla di Miky

Roma, 19 aprile 2005
• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani:
Lo Spirito Santo ci protegga.
Non ho molto da aggiungere, e non è uno scherzo, ma un'affermazione preoccupata e serissima.
Ancora nell'omelia di ieri, Ratzinger ha voluto dare una testimonianza impressionante, antimoderna, assolutistica, fondamentalista, qualificando (testualmente!) come "inganno" ogni altra convinzione, ogni altra credenza.
Quanto è lontano Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II...
Occorrerà molta forza e molta convinzione ai laici e ai liberali per dare risposta alle domande (anch'esse laiche e liberali, cioè di libertà, di tolleranza e di dialogo) che vengono dalla stragrande maggioranza del popolo dei credenti.
Con questa scelta, invece, le gerarchie vaticane marcano la loro distanza da quelle speranze e da quelle attese.

Mi sono sempre chiesto cosa volesse dire


KISS THE GIRL SHE'S NOT BEHIND THE DOOR
BUT YOU KNOW I THINK I RECOGNIZE YOUR FACE,
BUT I'VE NEVER SEEN YOU BEFORE

YOU GOTTA ROLL WITH IT

HONDA ZOOMER


Dev'essere mio!!!

lunedì, aprile 18, 2005

Le potenzialità offensive del Siena

Cazzo, il Siena.
Voglio dire, ci gioca Pasquale. Ci gioca Tudor.
Questo è il Siena.
E di gol al Milan gliene ha fatti due.

Ma porca troia cosa cazzo ci voleva. In quattro partite cazzo, dico un gol... mavaffanculo

Champagne...


...per brindare a un incontro...

Gaudeamus igiqualcosa tipo igitur


Quest'uomo non è un pirla (come sembrerebbe dalla foto). Mi sono documentato.

(...)
La dottrina e la giurisprudenza francesi sono state profondamente influenzate dall'affermazione sopra riportata, che sembra inoltre aver frenato l'espansione della responsabilità da informazioni inesatte. I due soli casi, tra quelli noti, di chiaro superamento della soglia della malafede riguardano fattispecie di informazioni carenti in pubblicazioni destinate al grande pubblico ; e tale superamento viene giustificato, nel primo caso, in virtù delle regole professionali che esprimono "esigenze di informazione oggettiva" ; nel secondo caso, in considerazione delle conseguenze dell'omessa informazione, consistenti in gravi danni alla persona. Nel primo caso (affaire Branly), uno storico nello scrivere per l'Almanach populaire (anno 1939) un saggio sulla storia della "Telegrafia senza fili"(Historique de la T. S. F.) aveva omesso di ricordare i contributi - pur riconosciuti come determinanti dallo stesso Marconi - di E. Branly, al quale non andavano le proprie simpatie ; i giudici di merito l'avevano ritenuto non responsabile (dei danni lamentati dagli eredi di Branly) per l'accertata mancanza di "malizia e intenzione di nuocere". Il parere della Cour de Cassation andava invece nel senso opposto : nella sentenza del 27/5/51 si legge che "l'informazione carente, anche se non determinata da malizia o intenzione di nuocere, comporta la responsabilità dello scrittore, a cui si rimprovera di non essersi comportato come uno storico prudente e consapevole dei diritti di obiettività che professionalmente gli incombevano".

9 gennaio 2005: Inter-Sampdoria, 94esimo minuto. Alvaro Recoba ci regala l'unica gioia della stagione. Grazie Alvaro.

Ci sono...

Tra una Red Bull e una conversazione su messenger, mi sono messo un po' al lavoro in questi due giorni... per il blog dico.
Cercherò di finire al più presto, magari già stasera, e... bè, poi starà a voi giudicare.
Così, tanto per farvi capire che non sono sparito.
A presto.

domenica, aprile 17, 2005

in&out

Cose belle di oggi:
- Rimembrare in macchina con Riky le Roi e Miky i bei tempi del liceo, con particolare attenzione al mitico Rocco ("perchè alla fine il Pollina percepiva l'odore della paura", Miky) e all'indimenticabile gita di Barcellona
- i due panini salamella cipolle peperoni mayonese che ci siamo sparati un'oretta fa io e Riky (Miky si è fermato a uno, ma a cena cos'ha mangiato...)
- la lettera che mi è arrivata da Santiago de Compostela (immenso Valerian)
- i bambini che volevano annullare un gol in partitella perchè "ha tirato di punta"
- rimembrare con Teo il viaggio di ritorno da Budapest, con la spiegazione al poliziotto austriaco del mio passaporto mangiucchiato dalla Camillina
- progettare il weekend a Lubjana, ci sono anche Miky e Riky
- rimembrare il diciottesimo di Riky, con annesso regalo (una penna) e la poltrona spaccata da Thomas
- il servizio al tg3 su uno dei miei nuovi idoli: Makinwa

Cose non belle di oggi:
-il senso di smarrimento, ad un certo punto del pomeriggio, perchè chissà cosa succederà, ed io non ho proprio la forza di affrontare gli eventi che verranno, e mi sento male solo a pensarci.
- il pensiero che lei sa comunque di aver sbagliato in passato, ma questo non cambia le cose, ora è tutto un altro discorso
- Biaggi settimo tempo all'Estoril
- outlook che ha deciso di non funzionare più
-il nuovo Murphy's Law, così maledettamente diverso da ciò che era e da ciò che sarebbe dovuto essere per sempre (prima, tutto buio e musica altissima; ora, troppa luce e musica bassissima; allora me ne vado al rew o al cafè savona, o meglio al Frog): Pinketts avrebbe non poco da ridire su questa nuova gestione

Sperando di riuscire a dormire con tutti quei peperoni sullo stomaco

sabato, aprile 16, 2005

Forse è un'illusione frutto della mente di un guaglione

Mi chiedo adesso dove sei cosa fai chissà se tu avrai mai pensato a me, al nostro fuoco che bruciava e mo' è cenere, ma tutto passa piano e pure se fa strano io sorrido perchè so che oggi non ti chiamerò quel che viene venga e mi sta bene, quel che è stato è già passato, e mo' il passato se lo tiene piove già da un tot , la pioggia bagna la mia pelle ma mi asciugherò perchè so che il tempo è ciclico, e so che un po' di tempo è quello che ci vuole...

"Non mi sto facendo i cazzi miei"
"Cos'abbiamo fatto nel 2002?"
"Ho provato a dirtelo"


In pochi capiranno, ma è giusto così.

AND LIVING UNDERGLASS

"Sarò lì con voi ogni volta che direte babbo" (Valeria)

Me lo sono detto più e più volte, anche se da solo, in queste ultime 24 ore. Accidenti se sono il capo dei babbi. Ma cosa volete farci, sono fatto così. Non è che mi disegnano così, è che sono proprio un babbo.
E da buon babbo ho anche creduto nell'esistenza del gran visir di tutti i babbi: Babbo Natale.
Ma a me Babbo Natale non diminuisce le tasse, nè mi offre un buon lavoro o una migliore assistenza sanitaria (remembere proteine?). No, a me Babbo Natale ha promesso, novello Mago Do Nascimiento (4 anni per lui), fortuna in amore.
Avendomela promessa, e fidandomi di lui, ci ho creduto. Ci ho sperato. Ci ho pure perso del tempo. Tanto tempo.
Tanto tempo.
Troppo tempo se non sei un gatto che si può permettere di dormire 18 ore al giorno.
Ma chi si illude, non è per forza un babbo accidenti.
Io lo sono, in toto, perchè mi sono auto-convinto. Perchè ho interpretato delle parole nel modo che più mi erano congeniali. Ma bastava leggere un po' più attentamente per capire cosa significavano quelle parole. Quelle "strade da percorrere". Quei "tentativi".

Quei tentativi di dirmi che non c'erano più tentativi.
Io ci ho provato fino all'ultimo. Ho tirato i fumogeni sul campo della mia relazione (senza colpire Dida) tentando quantomeno di posticipare il fischio finale.
Poi, magistralmente, ho estratto il cartellino rosso e mi sono espulso.

(Potevo fare com il leggendario Mario Basler, che si auto-sostituì dopo aver segnato un gol su punizione, perchè il mister l'aveva tenuto in panchina per troppo tempo. No, io ho fatto di più. Mi sono auto-espulso)

Cerco di andare avanti intanto. Ma le prime sensazioni non sono buone.

Voi ve la ricordate...

... "Children" di Robert Miles? Ragazzi, che pezzo... Io e il bagnino l'abbiamo sentito l'altro ieri sera, eravamo esaltatissimi. Nostalgia canaglia.

Uh, ancora problemi col pc. Sono cazzi.

giovedì, aprile 14, 2005

L'ultima mail della giornata.

Stavo per spegnere tutto e andare a dormire (domattina sveglia alle 6.30, e come il buon Raffaello non ci sono abituato), quand'ecco che mi accorgo che ho una mail da leggere.
E, sì, è proprio di quella persona dalla quale aspettavo una risposta.
Una persona che, a maggior ragione dopo quanto mi ha scritto, posso reputare una vera amica.

Grazie Vale, come già ho avuto modo di dirti (o meglio di scriverti), sei una persona stupenda.

Cerca di non dimenticarlo MAI .

mercoledì, aprile 13, 2005

Progetti futuri?

Oggi quelle cazzo di graffette che ho alla caviglia mi bruciano un bel po'.
Domani vediamo come va il primo controllo. Speriamo bene visto che è il primo ma anche il penultimo, d'ya know what i mean.
Fatto sta che oggi è stato uno sbattimento paura. La caviglia nel frattempo non accenna a sgonfiarsi.

Ah, qualcuno ieri si è gentilmente premurato di chiedermi come va il mio ginocchio; bè, considerando che non ho avuto nessun problema al ginocchio, direi che va bene, sì insomma, tutto a posto, ma la richiesta mi sembra alquanto bizzarra (taccio il nome dello svagato consolatore, perchè è persona rispettabile, bacio le mani, e non faccio lo sbirro) (e comunque oggi mi ha chiamato per rettificare la sua precedente dichiarazione, che uomo d'onore!).

Quanto ai progetti futuri, c'è l'imperdibile festa di Travedona, c'è da andare a Lubjana con Teo e Paul, a luglio la Love Parade a Berlino, prima del 18 aprile la mostra di Enzo Mari (Mari, Mari, questo nome non mi è nuovo...) alla Triennale, la mostra a Siena su Hugo Pratt, il weekend ad Amsterdam, imperdibile, e, uh, già che ci penso, vado a vedere cosa fa la Juve, prima di scoprire chi viene eliminata dalla Fattoria.

Scappo ciau

L'ennesima delusione, l'albanese evaso, e quella voglia di vincere che manca da un po'.


Oggi essere interisti è durissima.
E' durissima, forse non quanto quel giorno di due anni fa quando l'euroderby decideva l'ingresso in finale. Ma è durissima lo stesso. E pure il 5 maggio, per quanto sia stato assurdo, ormai lo ricordo come uno degli eventi più assurdi che mi siano capitati, al limite dell'irreale, del grottesco. Se ci ripenso, in fondo mi scappa un sorriso. Quel pomeriggio in oratorio, io e l'amico Krepa, a parlare dei problemi dell'Inter col grande Benito Lorenzi detto "Veleno", uno che i derby li decideva coi suoi gol. E poi quella pizza al Melograno, guardandoci in faccia senza profferire parola, perchè eravamo completamente svuotati da quanto accaduto. Increduli.
Ed anche oggi mi ritrovo incredulo di fronte all'ennesima disfatta, scritta tra l'altro (quella sul campo), se è vero che i bookmakers ci davano spacciati già prima dell'andata.
Ci hanno provato, i ragazzi qui sopra immortalati, tutti a parte l'olandese, è chiaro, ma finchè è durata, la partita, è stata bella. E quanto alla curva, bè, un piccolo pensiero da non dire a nessuno: provateci voi a vivere a Milano e a tifare l'Inter, e poi ne riparliamo... perchè dopo dieci anni di umiliazioni, di promesse non mantenute, bè, lo voglio dire, trenta fumogeni in mondo visione sono assai meno importanti di un rapinatore di ville albanese che evade dal carcere scavando un buco con un cucchiaio.

E magari chi s'indigna oggi, sono gli stessi giornalisti che esaltavano gli striscioni per il Papa durante il derby d'andata. Che vergogna. Ma la gente comune ha capito tutto. Noi interisti abbiamo capito tutto. Si ricomincia daccapo, un'altra volta. Con le più sentite scuse a Dida. Lui, davvero, non c'entrava nulla (posto che nessuno si merita un fumogeno in testa, a parte forse l'albanese evaso, ma questa è un'altra storia).

E i ragazzi? Bè, ieri sera ci hanno capito veramente poco, ma non conta nulla ormai, quest'ennesimo fallimento porta una firma un po' diversa. Sperando che qualcuno capisca, una buona volta per tutte, che per fare il presidente bisogna avere voglia di vincere.

SEMPRE CON TE

Dopo quanto accaduto stasera, tornano prepotentemente d'attualità i due propositi che mi ero prefissato per lo scorso weekend: spettinare quel frustrato di Alberto Brandi, e far rinnegare la fede rossonera a quel ministro della propaganda irakena che risponde al nome di Mauro Suma.
Con rinnovato entusiasmo.
Mauro Suma tu abiurerai!!!

Silenzio, parla Tonon

"Da fazendeiro a guardiano dei porci... la vita cambia in un nanosecondo. LA VITA CAMBIA IN UN NANOSECONDO!"

RAFFAELLO SEI UN GRANDE!!!

Partita sospesa: protesta o farsa?


Le prime indiscrezioni parlano di un atto premeditato dagli ultras per dare un segnale forte alla proprietà.
E se così fosse realmente, bè, da interista, mi spiace ammetterlo, ma un segnale ci doveva essere. Non in questo modo, non così, non colpendo quel gran bastardo (sportivamente parlando) di Dida, non davanti a tutta Europa, ma neanche se non fossimo stati in un contesto di competizione europea. No, così non si deve fare, è tutto così maledettamente brutto. Brutto e senza stile, perchè suvvia, il motorino al secondo anello sarà stato un atto incivile, ma in fondo il grottesco fa sempre ridere.
Non c'è da ridere invece per quello che è successo stasera, e i cugininfami rossoneri sono più incazzati che mai: "ora saremo equiparati ai porci romani". Già, siamo come i romani, quelli che sospesero la partita per un bambino morto mai esistito (forse si trattava di un aborto).
Io posso solo sperare che Moratti capisca.
Sugli altri, no, non ci conto nemmeno. Giocatori, giornalisti, "addetti ai lavori", no, non capiranno.
Ma noi interisti sì che lo sappiamo cosa è successo.
Noi sì sappiamo cosa vuol dire sentirsi umiliati e derisi da dieci anni.
Questa storia deve finire, e può finire solo se quel gran gentleman (non si può negare) del nostro patron lascia l'Inter, anche al primo che passa (scienziati della NASA hanno stabilito che "il primo che passa" è più competente di Moratti in materia calcistica; il problema è, il primo che passa DOVE???).

Della partita, cosa dire, tanto cuore come al solito, tanta confusione, Van der Meyde che manda in campo il suo gemello scarso (ma dei due gemelli, quello meno scarso non è che sia sto fenomeno), e l'ucraino bisessuale che ci castiga appena può.

Tutto maledettamente brutto.

(e Veron, che rientra in campo e corre subito dall'arbitro a dirgli "hai visto cos'hai combinato è tutta colpa tua", chissà lui cos'ha capito di tutta questa storia... o forse ha ragione lui, niente di premeditato ma vabbè... allora è proprio una farsa)

lunedì, aprile 11, 2005

Il punto su: "La Fattoria" (parlare di cose frivole aiuta a vivere meglio)

Partiamo dalla puntata serale di martedì scorso.
Eliminato lo scontroso Benigno, porta a casa la pellaccia ancora una volta invece il saggio ma un po' strano Clayton (il mitico "Torndibiutiful"). Benigno ha pagato secondo me l'atteggiamento un po' da mafiosetto, mostrato non solo da fazendeiro, ma anche da semplice contadino.
Dopo un'epica sfida due contro due a calcetto, Raffaello si guadagna il titolo di nuovo fazendeiro.
Accoglie la buona notizia spiegandoci la sua vita prima di entrare nel reality: "di solito non do udienza (non mi sveglio, ndr) prima delle 13. Leggo i giornali, mi informo, poi esco. Ogni giorno alle 18, aperitivo con un Negroni. Qui la mancanza dell'alcol comincia a farsi sentire".
In nomination, la rumena Ramona e la ex del Martello (al secolo, Zanetti Cristiano) Francesca Lodo. La quale secondo me ha buone probabilità di uscire, dopo il litigio in diretta (supportata da Giulia) con Patrizia.
Raffaello, intanto, cerca di portare armonia durante la settimana, ma la quiete del gruppo viene turbata dai dolori del giovane Basile (chi è costui?); il quale litiga furiosamente con Giulia, sempre lei, prende a calci un secchio e minaccia: "per me il gioco è finito". Staremo a vedere.
Ultime notizie: tutti ce l'hanno col pappagallo, e Giulia (sempre lei) denuncia: "è una manovra di Basile contro di me, tutti sanno che mi sono affezionata al pappagallo (come diceva il mio compagno di letto in ospedale)".
Edoardo e Ugo continuano a scherzare e ridere come pazzi, Mal è sempre Mal, e per il resto, niente da dire, appuntamento a mercoledì sera (ma no mica guardo Juve-Liverpool).
Nella foto: c'è anche lei, Eva Henger, ma ancora non ci sta facendo vedere di cosa è realmente capace...

Trionfo

Ogni tanto capita che ci sia giustizia.
E quando capita, allora tutto quanto ti sembra così diverso, tutto maledettamente bello. Cambia tutto, e una ventata di ottimismo spazza via tutte le incertezze, le tristezze.
Oggi è successo qualcosa che mi ha fatto pensare "una giustizia c'è".
Allora, penso, una speranza c'è davvero.
Anche per quelli che pensano di non averne più.

No cazzo, una speranza c'è.
Me la giocherò fino in fondo.

domenica, aprile 10, 2005

El ritual

Erano i giorni, quelli in cui ascoltavo i Mùm e i Sigur ròs (metto gli accenti perchè fa figo), che io e il mio amico Sfò, in attesa di un'illuminazione precisa, ci vedevamo tutti i giorni e cercavamo di inventarci qualcosa.
Erano bei giorni, in cui mi sembrava non succedesse mai niente, ed invece a ripensarci bene:
-abbiamo scoperto il cadavere di un albanese abbandonato nel cantiere di via Savona
-abbiamo fatto rissa con dei peruviani al Bowling dei fiori dopo una partita a biliardo
-abbiamo preso un'accoppiata alla quinta di Firenze con Teddy Yahoo vincente e Shadow Light secondo
-abbiamo miseramente perso la scommessa sull'Italvolley che batteva la Grecia 3 set a 0 (risultato finale 0-3)
-ci siamo mandati tipo trenta messaggini al giorno dal sito della Blu per due settimane con su scritto semplicemente "sei un pirla"
-abbiamo incontrato David Bowie e Antonio Banderas ai cessi della Stazione Centrale
-abbiamo pianificato di uccidere Mauro Suma, o quantomeno di spettinarlo insieme ad Alberto Brandi
-ho cercato di salvare da un incendio una donna che non c'era
-abbiamo bevuto un chupito con el ritual limon azucar cafè molto tempo prima della pubblicità
-ci siamo chiesti che cazzo ci facesse ancora Sorondo nella rosa dell'Inter

Poi le strade si sono un po' separate, ma l'amicizia resta, così come i bei ricordi, eccome se restano, ed è tutto molto bello.

Sempre contrario

Ho riascoltato oggi dopo un tempo immemore "Green grass of tunnel" dei Mùm, band islandese salita alla ribalta qualche anno fa, quando Massimo Coppola conduceva brand:new. Bei tempi, quelli.

Ah, those were the days.

Comunque, gli ignorantoni che non conoscono i Mùm clicchino al seguente indirizzo http://www.ondarock.it/Mum.html

Non parliamo poi dei Sigur ròs, anche loro dimenticati da troooooppo tempo...
Merito del bagnino se ho recuperato dalla memoria questi gruppi davvero meritevoli, e della competenza tecnica del grande oppositore Perkovic, contrario tanto al matrimonio di Carlo e Camilla quanto a Striscia la notizia, per non parlare delle professioni di fede degli scout e dei funghi allucinogeni.

Ieri sposi

Sebbene il Perkovic abbia espresso il suo giudizio contrario, alla fine Carlo e Camilla si sono sposati.
Cioè cazzo si amavano da sempre.

E poi con tutto il rispetto per Diana, che tutti dipingevano come la principessa triste... ora io dico, Diana dichiarò che prima di sposarsi con il poco orecchiuto principe del Galles, si erano incontrati (lei e Charles, appunto) soltanto 18 volte.

Ora io dico, ti sposi con uno che hai visto 18 volte, e poi mi fai la triste perchè lui ti trascura va con il baronetto di corte piuttosto che con Camilla eccheccazzocenedovrebbe fregare a noi con chi cazzo se la voleva fare quel babbazzo di Carlo.

Ma porca troia!

Ha trionfato l'Amore!
Che notoriamente è cieco (e qui ci starebbe bene una bella foto della felice neosposina, ma mi rifiuto perchè l'estetica è comunque importante)

Ora tocca a Gibernau confrontarsi con il "Simpatico&Umile"

Dopo la faccenda del Qatar, Sete Gibernau, che aveva vinto, era stato definito da qualcuno "un bambino che va a fare la spia; non è un campione, queste cose i campioni non le fanno".

Giustissimo.

A parte il fatto che uno come Sete Gibernau che non partecipa agli eventi in memoria di Daijiro Katoh (esibendo ad ogni telecamera il numero del giapponese stampato sulla sua tuta come ricordo) per poi farsi vedere in giro con modelle e puttanelle varie, non solo non è un campione, ma è pure un uomo di merda.

Ora sarebbe da discutere che cosa sia quell'altro.

Quello che, a differenza del mio amico Max Biaggi, non è arrogante, non si lamenta quando perde (vedi Qatar o improvvisa scoperta l'anno scorso che i punteggi della motoGP sono ingiusti perchè Gibernau aveva vinto molto meno di lui e lo stava recuperando...), è simpatico, ma soprattutto è umile.

E' umile vacca di quella puttana troia.
Dovremmo imparare tutti da uno come Lui.

sabato, aprile 09, 2005

Le potenzialità offensive del Brescia

Ho appena scoperto che il Brescia sta pareggiando 1-1 col Milan; ha da poco segnato Wome. Non so quanto manchi, non m'interessa che stiano pareggiando, però certo un dato balza all'occhio.

Il Brescia, al Milan, un gol gliel'ha fatto.
Dico, almeno un gol cazzo.

Il Brescia, porca puttana.

I miei progetti per il sabato sera

-uccidere Mauro Suma
-uccidere Tiziano Crudeli
-anzi uccidere solo Tiziano Crudeli
-Suma: minacciarlo fargli credere che lo si ucciderà e fargli rinnegare la fede rossonera
poi
-lasciarlo libero di blaterare (Cafu degno erede di Tassotti, grazie a Paul)
-vedere le stelle
-giocare a trivial
-scaricare musica sull'iPod dal pc del bagnino pizzettato
-spettinare Alberto Brandi e Mauro Suma
-chiedere un autografo a Mauro Suma
-ho cambiato idea non uccido neanche Tiziano Crudeli, gli taglio solo quei ridicoli baffetti di merda
-uccidere Massimo Moratti (e su questo non penso che cambierò idea)
-chiedere al Perkovic se viene o no al Flippaut festival
-ucciderlo in caso di risposta negativa
-tenere la gamba un po' in alto così si sgonfia la caviglia
-gufare contro i gobbi maledetti affinchè si facciano male in modo serio almeno dodici-tredici componenti della rosa, tra cui tassativamente Cannavaro e Blasi
-pronosticare chi sarà il nuovo Papa
-pronosticare quando il Bufalo diventerà papà
-mangiarmi un panino con doppia salamella peperoni cipolla mayonese (ma quest'ultimo punto mi sa che sarà un po' difficile da attuare)

Da oggi

Niente più messaggini che scorrono su MTV.
Una decisione presa in segno di rispetto?


Già, proprio così.

(Si è accodata anche All Music; oggi tale Fede 93 festeggiava i suoi dodici anni... che tempi ragazzi)

Un attimo in cui credere per sempre.

Noi siamo quelle delle rimonte impossibili. Noi siamo quelli che si complicano la vita, ma poi a volte ce la fanno a salvarsi.
Noi siamo quelli pazzi.
Noi siamo quelli che ci credono comunque.

Siamo quelli che si sono abbracciati al gol di Ronaldo contro il Chievo in quel lontano aprile di tre anni fa.

E poi pazienza, quello che è venuto dopo non conta.

"Il Gran Coniglio dice che l'attimo della realizzazione vale più di mille preghiere."
(Natural Born Killers)

Non conterà nemmeno stavolta.
Ci crederemo ancora, qualsiasi cosa accada.

Per lo sbattimento

Io e il bagnino di città, meno abbronzato ma meglio vestito, conquistador cortese dal pizzetto ben curato e il capello (troppo) ingellato, l'altra sera si ascoltava questa canzone, e la si cantava pure, per quel che ci ricordavamo.
Un bell'album, non c'è che dire, notevole. Un bel pezzo.


Non c'è rimedio, no, se ti da fastidio quello che ho, non sono cazzi miei se non digerisci che ho pagato le mie rime e adesso loro pagano me. Adesso senti DJ Jad :" Inedito, curo la salute del groove tipo medico, mi butto con la rima tipo ballerina di danza classica, questo e' il saggio fai un assaggio della mia metrica, senti qua dieci anni fa mi muovevo con... e quando con la mano il piatto giro in tondo, casca il mondo, non c'e' guerra, i suker sono gia' per terra, contaminato come gun jazz ma tazz, je t'ammazz, e non cagarmi il cazz! Mi son comprato il 1200 facendo l'operaio, e adesso voglio gli interessi come un usuraio, scorro liscio, la rrrr e' l'unica cosa che ho di moscio. Funkynando confeziono funky suono, da Garbagnate e so cos'e' la fame e non mi piace". A volte mi piglia un nervoso e mi si vede ombroso, ti sembro pensieroso, mi sento pericoloso, sale l'acido nello stomaco, e quando mangio merda non sempre cago zucchero. Vorrei spaccare coni come Johny, non è il Costanzo Show ma lo stesso boni, state boni, specie quei coglioni che ci credon ricchi come Berlusconi. E se 31... se la ruota gira, la tromba tira, vorrei una lira per ogni attimo della mia ira aaarrgghh ! ! Se sei fra quelli fanculo eccomi, le palle ingrossami, e annusami : per te io sono come l'aglio per il vampiro, fai un respiro. Nel mio passato non c'e' oro, e nel presente l'unico oro e' il disco che c'ho appeso al muro con sopra il platino, zero diamante, quello e' il titolo con quanto punta attaccante di sfondamento, attento tipo elefante non mi dimentico di niente, perdono i miei nemici ma tengo i loro nomi in mente. E i cazzoni fanno produzioni, che durano quanto un flash, e se mi vuoi dammi cash, sono un fratello per i miei, ma per il business sono un prince come fresh. E fresh come Jay salvo rime nel disk drive, il mio cervello ha un sistema operativo innovativo come il Windows '95. Zero funky deficent, io non sono stato mai "for president" e voglio solo ciò che è giusto per lo sbattimento, in quanto ho gia' assaggiato che sapore c'e' nel fondo, ne ho mangiato tanto tipo, ...sput ! !, e mi fa schifo ! ! ! Non c'e' rimedio, no, se ti da fastidio quello che ho, non sono cazzi miei se non digerisci che ho pagato le mie rime e ora loro pagano me. Io c'ho la storia tipo ! E c'ho la voglia tipo ! E non la giro solo per la gloria o il mito, e mi spiace se saro' la mosca nella tua minestra, ma tranqi che non gira piu' la giostra se non metti il gettone. Siccome suonavo e dopo dormivo in stazione, si eccome, quando i party non pagavano neanche le spese, e mo' non son capricci e zero pretese, se voglio il Motel, Hotel Holiday In, e una grande TV, con gli MTV, e bodyguard tipo Sugar Hill, gang. Senti il mio sleng, da energia tipo ginseng, mi rubano le rime come piccoli Lupen, ma se sul bip manopolo il mic tipo jostick, il mic suona buono come il latte col Nesquik. Come Ice K faccio il trick, so cos'e il rispect come alleanza etnique. E do il pound, in quanto il mio background sta nell'underground, e ora produco hip hop alla Best Sound, con la rima sopra, stile ciliegina, e ci siam fatti anche noi le storie giu' in cantina, ma quel giorno a Venezia la gente dal palco è scesa, e da allora per me non e' piu' la stessa cosa : sul palco rimasero Zippo, Enzo e Skizo e adesso so quanto vale il tuo sorriso ! Quindi mangio la pietanza in abbondanza, se tu sei senza te ne lascio solo se mi avanza, non c'e' rimedio per te io non mi sbatto più, egoista certo, me l'hai insegnato tu, Spaghetti Funk : zero posto per l'infame, vado via, e così sia, Amen ! ...fanculo... ! ! ! Non c'e' rimedio, no, se ti da fastidio quello che ho, non sono cazzi miei se non digerisci che ho pagato le mie rime e ora loro pagano me

Non c'è rimedio - Articolo 31

"voglio solo ciò che è giusto per lo sbattimento, in quanto ho gia' assaggiato che sapore c'e' nel fondo, ne ho mangiato tanto tipo, ...sput!!!, e mi fa schifo!!!"

Sturie

Quando mi vengono in mente delle belle sturie da mettere sul blog, inevitabilmente sono lontano ore ed ore dalla mia postazione pc, quindi finisce poi che mi dimentico tutto.
Ora per esempio, dovevo scrivere a proposito di due cose, un libro e un film, ma mi ricordo solo del libro.
In realtà sono tre libri. Il primo che vi segnalo è "Il dente del pregiudizio" di un Pinketts davvero su ottimi livelli.
Gli altri due sono opera del buon Charles Bukowski. Ho pensato fosse giusto dedicargli due righe sul blog, perchè tra i miei libri preferiti non ho messo nè "Pulp" nè "Hollywood, Hollywood!", due libri che però mi hanno segnato abbastanza.
Ci pensavo stamattina, la grandezza di Bukowski sta nel farti respirare l'aria pesante di un appartamento sudicio e perennemente in disordine; sta nel farti venire il mal di testa con tutto il vino che i protagonisti del libro bevono; sta nel farti venire la nausea cazzo, perchè non entri soltanto in avventure al limite del grottesco (anzi, ben oltre il limite in Pulp), entri nei peggiori bar, senti gli odori, vivi il disagio del risveglio dopo aver bevuto troppo, ti viene il mal di stomaco, e tutto in un modo così naturale da farti capire che, cazzo, stai leggendo l'opera di un genio.
Van Gogh diceva che "se un quadro di contadini sa di pancetta, fumo, vapori, non è malsano, va bene; se una stalla sa di concime,va bene, è giusto che tale sia l'odore di stalla".

Bukowski riesce in questo. A farti sentire gli odori, farti soffrire fisicamente, perchè è una realtà quella che ti racconta, e devi viverla al 100%.

Il film di cui dovevo parlare non me lo ricordo, anzi mi è venuto in mente in questo istante, ma ve ne parlerò più avanti.
Comunque per non farvi impazzire vi dico subito che è "Bull Durham-un gioco a tre mani" con Kevin Costner Susan Sarandon e Tim Robbins.

venerdì, aprile 08, 2005

Back home

A casa come nuovo. Con dei forellini al posto delle vitine. Punti metallici. Sbattimento di stampelle per un paio di settimane. L'ho voluto io d'altronde.

Un ringraziamento a:
Miky, Valeria (il messaggino più bello), Sy, Albe, Sara.J, Perkovic (quarantottomila mega heeeeerrrtzzzzz), Krepa Ringhio Sfò e Luki, Alice, Valentina (non ti ho risposto perchè dormivo!), Carlo C/T/U/N, Tommyboy, il dott. Oliva, Paul, il signor Alfonso, l'ortolano, il Bufalo quasi papà, le tre carampane che hanno guardato la Fattoria con me, Paolo che ne avrà per un mese ancora, Fiammetta Tania e Mike, Francesco Toldo, Paul Oakenfold, la mia Camillina che mi ha fatto un sacco di feste, Andrea Pinketts, e Audrey per il supporto morale mercoledì.

(Ho dimenticato i due ragazzi che vengono da Genova?)

martedì, aprile 05, 2005

L'ho voluto fortemente, ora vediamo.

E' arrivata la chiamata tanto attesa.
Nemmeno il tempo per pensarci.

Signor Rokocoko buongiorno, come va? Viene oggi pomeriggio?
Nemmeno il tempo per pensarci, già avevo detto di sì.

E così il blog rimarrà qua solo soletto per qualche giorno.
Io solo soletto non sarò. Con me, i 15 giga di canzoni nell'iPod, un sacco di cari amici e un sacco di pensieri... soprattutto riguardanti il derby... domani sera... si può perdere un euroderby?

Si può, si può.
Parto oggi pomeriggio.

Ma non penso che vi manderò una cartolina.
Bè, dai, sono felice.

lunedì, aprile 04, 2005

Bè, certo, pure in Polonia e in Messico

Vi segnalo questo articolo da indiscreto.it.


Olivari si è superato. O forse no, ma semplicemente condivido il 100% delle cose che scrive.


Il dolore esibito.
I messaggini che scorrono su MTV, mandati da 14enni del cazzo in cerca di gloria, neo-delusi degli anni duemila, schiavi del cellulare, esibizionisti per moda.
E questo, al Papa "dei giovani", avrebbe dovuto fare piacere.

Mi torna in mente la famosa battuta di Totò: ma mi faccia il piacere!...

Quando le statistiche ci azzeccano (chissà).

Leggevo una statistica qualche tempo fa, che diceva che circa il 90% dei proprietari di animali domestici parla con il proprio animale. Mi sono messo a ridere, perchè alla fine io faccio parte di quel 90%.
Ho pensato a questa statistica l'altra mattina, quando uscendo di casa ho salutato la mia Camillina con un"torno presto non ti preoccupare", e poi, attraversando il cortile, ho salutato lo splendido GAS (diminutivo di Gaspare. Gaspare Gaspare, l'ho già sentito sto nome) che subito mi è corso incontro. GAS è un proprio un bel gatto, non c'è che dire, e poi è un coccolone. Volevamo portarlo in casa un paio di estati fa, ma lui ha cortesemente declinato l'invito, facendoci capire (arrampicandosi sulle tende) che la casa per lui è una gabbia troppo stretta.
Con GAS non faccio molti discorsi, più che altro gli chiedo come sta e ogni tanto lo riprendo perchè si lava poco. Col mitico Berti non ci parlo molto, non so perchè, insomma, lui è uno molto riservato (pure troppo).
E' con la Camilla che faccio i discorsi più ampi, che spaziano dai suoi problemi di convivenza col Berti (ultimamente lei lo sta menando un giorno sì e l'altro pure, ed io cerco di capire come mai), alle mie vicissitudini quotidiane; eh sì, perchè alla fine quando non mi sento tanto bene, è la Camilla che viene sul letto per fare due chiacchiere.
Quando poi vado da mia sorella, bè, lì è un delirio. A Minou devo dire sempre che lei è la più bella (ma se lo sa la mia Milly...), a Naboo che è la più brava, a Morgana e Ufo e Winni che lo so che esistono anche loro, ma ogni tanto mi perdo via...

Uh ecco è arrivata la Camilla a farmi compagnia. Milly cosa c'è? MEOW? che risposta è "MEOW"? Ah, ok, ti accucci li un attimo e schiacci un pisolino. E' solo il terzo che fai stamattina. Eh sì oggi è proprio dura. Quanto ti adoro Milly, lo so che lo sai, in fondo te l'avrò detto un milione di volte...

domenica, aprile 03, 2005

Top Ten: April Update

Ecco la mia personalissima top ten, i dieci brani più ascoltati nel mio ipod

Honeymoon day - Arrested Development (40)
All Apologies - Nirvana (32)
Dumb - Nirvana (30)
Em calls paul - Eminem (27)
About a girl - Nirvana (23)
Toxicity - System of a down (21)
Daffodil lament (live) - The Cranberries (18)
Mesecina - Goran Bregovic (17)
Groovejet (live) - Sophie Ellis Bextor (16)
Nightswimming - R.E.M. (15)

Cosa vuol dire vivere in Italia

Vuol dire che non puoi giocare a calcio se il Papa sta morendo.
Vuol dire che a calcio ci puoi giocare, se negli Stati Uniti sono morte cinquemila persone.
Vuol dire che al TG5 intervistano una vecchia che dice "come l'ha portata lui (il Papa) la croce, non l'ha portata nessuno", ed allora non ti trattieni più e un vaffanculo al televisore lo mandi.
Vuol dire che Zoff dichiara "in questo clima non si poteva giocare": me li vedo proprio i fiorentini sconvolti per la scomparsa del Papa... (n.b.: una recente statistica affermava che la Toscana è la regione con la più alta percentuale di studenti che saltano l'ora di religione... no, tanto per dare un'idea) e che non si godono la sfida con la Juve (aspettano questa partita da tre anni).
Vuol dire che ieri in oratorio non ho trovato un genitore che fosse d'accordo con la disposizione del CONI, perchè è vero che il Papa stava morendo, ma lo sport è vita, ed è proprio svolgendolo che si onora al meglio una persona che viene a mancare.
Vuol dire in Piazza S.Pietro sentivi la gente intonare in coro "Giovanni Paolo", e ti chiedevi che cazzo avessero capito queste persone, perchè cazzo fossero lì a cantare, forse, anzi sicuramente, per farsi belle, per darsi un tono... quanto è lontana da loro la figura di un Papa che combatte contro la malattia, non per darsi un tono ma per restare aggrappato alla vita.

Vuol dire che ti senti ridicolizzato dalle istituzioni, che come al solito prendono decisioni lontane dal sentire comune.
E in Spagna, tanto per dire, ebbene sì, a calcio ci hanno giocato.

sabato, aprile 02, 2005

Sogni; riflessioni importanti; scambi alla pari; il concetto di Storia.

Oggi ho parlato con Valeria su messenger e sono molto felice, perchè le ultime volte ci eravamo un po' scannati, sempre in amicizia per carità, mentre oggi è stato tutto molto easy... tanto che le ho raccontato pure un sogno che ho fatto che la riguardava in parte (ma che parte! AH AH AH).

Nel frattempo, l'altro giorno, prima di preparare gil striscioni per TDC, si rifletteva io il bagnino e Sy su un animale che, secondo noi, Dio ha creato così, svogliatamente, senza un'idea precisa: il camaleonte.
Ebbene dovete sapere che la questione era: il camaleonte ha il colore del camaleonte solo quando si posa su un altro camaleonte? Tutti convinti per il sì, chiaro.
A questo punto irrompe Silvia, aggiungendo che anche questo secondo camaleonte deve essere posato su un altro camaleonte.
Quindi si crea una spirale oserei dire infinita (non è possibile immaginare camaleonti nello spazio, perchè assumerebbero un colore nero con puntini bianchi, nè immersi in un ambiente decolorizzato), per cui abbiamo, cari signori, appena creato un paradosso.
Il Paradosso del Camaleonte, altrimenti conosciuto come il Postulato di Silvia sui camaleonti.
Cioè, non è che noi si perda del tempo nella vita eh.

Comunque, a parte ciò, ora passa il Perkovic a prendermi, ci siamo appena sentiti: lui mi porta sette giga di stelle e io gli ri-presto il cd di Franchino 50° compleanno...

Vi saluto, e come dice sempre il mio amico *****, vado a fare la Storia AH AH AH con la s minuscola però.

Un ringraziamento particolare a Riky e Biba per la serata di ieri.