L'ennesima delusione, l'albanese evaso, e quella voglia di vincere che manca da un po'.
Oggi essere interisti è durissima.
E' durissima, forse non quanto quel giorno di due anni fa quando l'euroderby decideva l'ingresso in finale. Ma è durissima lo stesso. E pure il 5 maggio, per quanto sia stato assurdo, ormai lo ricordo come uno degli eventi più assurdi che mi siano capitati, al limite dell'irreale, del grottesco. Se ci ripenso, in fondo mi scappa un sorriso. Quel pomeriggio in oratorio, io e l'amico Krepa, a parlare dei problemi dell'Inter col grande Benito Lorenzi detto "Veleno", uno che i derby li decideva coi suoi gol. E poi quella pizza al Melograno, guardandoci in faccia senza profferire parola, perchè eravamo completamente svuotati da quanto accaduto. Increduli.
Ed anche oggi mi ritrovo incredulo di fronte all'ennesima disfatta, scritta tra l'altro (quella sul campo), se è vero che i bookmakers ci davano spacciati già prima dell'andata.
Ci hanno provato, i ragazzi qui sopra immortalati, tutti a parte l'olandese, è chiaro, ma finchè è durata, la partita, è stata bella. E quanto alla curva, bè, un piccolo pensiero da non dire a nessuno: provateci voi a vivere a Milano e a tifare l'Inter, e poi ne riparliamo... perchè dopo dieci anni di umiliazioni, di promesse non mantenute, bè, lo voglio dire, trenta fumogeni in mondo visione sono assai meno importanti di un rapinatore di ville albanese che evade dal carcere scavando un buco con un cucchiaio.
E magari chi s'indigna oggi, sono gli stessi giornalisti che esaltavano gli striscioni per il Papa durante il derby d'andata. Che vergogna. Ma la gente comune ha capito tutto. Noi interisti abbiamo capito tutto. Si ricomincia daccapo, un'altra volta. Con le più sentite scuse a Dida. Lui, davvero, non c'entrava nulla (posto che nessuno si merita un fumogeno in testa, a parte forse l'albanese evaso, ma questa è un'altra storia).
E i ragazzi? Bè, ieri sera ci hanno capito veramente poco, ma non conta nulla ormai, quest'ennesimo fallimento porta una firma un po' diversa. Sperando che qualcuno capisca, una buona volta per tutte, che per fare il presidente bisogna avere voglia di vincere.
1 Comments:
At 13 aprile, 2005 23:28, Anonimo said…
un fumogeno, e non in testa bensì ficcato in mezzo alle chiappe, se lo meriterebbero i secondini di san vittore e non quel genio d'un albanese che è riuscito ad evadere con il semplice ausilio di un cucchiaio della mensa (che poi secondo me ha continuato la galleria di qualcun'altro e poi si è preso il merito)....lui si che meriterebbe l'oscar!
anche se a dire il vero non so nemmeno perchè stesse dentro (magri era un maledetto stupratore di bambine vergini....che al giorno d'oggi restano pur sempre una netta minoranza....le vergini, intendo!)!
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