BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

venerdì, dicembre 29, 2006

And All I'Ve Left To Do Is Run Away From You.

Trovare un motivo, un solo motivo valido per spiegare la fuga dal blog è impossibile. Forse perchè di motivi ne ho un miliardo, o forse perchè anche quell'unico che ho veramente non è comprensibile. Ma tant'è, ormai eccoci arrivati alla fatidica data del 29 gennaio. Joe se ne starà via per un po' di tempo e piano piano anche i più accaniti fan di Breathing ci faranno l'abitudine.
Joe tornerà.
Ma prima dovrà riflettere. Su tante cose, troppe e troppo grandi per poter essere condivise. Come dicevo ieri sera a R.L. (ma quanto c'entra lei in tutto questo?), "sono diversissimo da dieci mesi fa, ma non riesco a capire se questo cambiamento è stato in positivo o in negativo". Ecco, allora mi prendo questi quattro mesi per pensarci un po' su. Quattro mesi che, oddio se ci penso sto male, saranno sicuramente intensi. Innanzitutto perchè il Bagnino Pizzettato Inseguitore Di Sogni parte tra un mese, e lo rivedo a fine aprile. E già qui non è poco. Poi perchè da gennaio, insomma, si cambia un po' vita (ma stavolta non è una promessa fasulla, è un obbligo!).


Mi mancherete. Ecco, l'ho detto, cazzo se mi mancherete. Come utenti del blog, intendo, perchè di persona continuerò a vedervi (meet me @ dundas every thursday after 6pm) ed angosciarvi con le mie paranoie e a divertirvi coi miei discorsi insensati. Mi mancherà da morire il blog, ma sento davvero che questa strada sia l'unica percorribile. Voi, per non sentire la mancanza, spulciate un po' negli archivi. Si trovano dei pezzi notevoli, a cercare bene (questo è il più bello che io abbia mai scritto, per esempio).

Sono sicuro che il Bagnino impazzirà e mi farà un culo così. Accidenti a te Albi, cerca di capirmi... eddai.

Per il resto dunque, Joe saluta e se ne va. Carletto, nel frattempo, ha dato dato compito ad una persona di fiducia di cambiare la password per accedere al blog. Dal 3 gennaio non potrò più scrivere. Non disperatevi eh. Ci si rivede il 26 aprile. Avrò un sacco di cose da raccontarvi, cazzarola (l'altra sera al Sodoma per esempio i buttafuori mi hanno scambiato per un pusher e mi volevano pestare, e tutto perchè parlavo fitto fitto con la mia Socia con dieci euro in mano; pazzesco...).



E quindi non pressatemi in questo periodo, per favore. Se volete avere notizie di Joe, chiedete a Veronica (da questo momento il blog è in mano sua). La potete trovare davanti a questa lavagna. Non sempre, è ovvio.
Non sempre.

(Next post on Breathing Underwater: "Il Posto E' Bello, Ma Come Si Mangia In Italia...")

Sempre Sia Lodato L'Uomo Dell'Anno.

E' stato il PGold, sì.
Sì, non ce n'è, è stato al PGold che il Varanone si è guadagnato l'ambito premio di Uomo dell'Anno Breathing Underwater.
Era aprile.
Arrivammo al Rolling carichissimi. Lui più di me. Era pettinatissimo e sciallatissimo. Io come al solito in sbattimento, che quando si tratta di entrare nei locali me ne vado sempre ammale. L'universo nero e fucsia era lì davanti a me, era stupendo.
Ci bevemmo una birretta al bar davanti al Rolling prima di entrare, perchè il nostro aggancio non era ancora arrivato. La serata prometteva bene. Il Varanone fece sì che la promessa venne mantenuta.
E quella fu una serata davvero storica. Ogni tanto spariva, l'immenso uomo dalle mille risorse, per poi riapparire inaspettatamente, e sempre con un Invisibile alla fragola da offrirmi. Uno spettacolo.
Così come uno spettacolo sono state le nostre serate da quella in avanti. Serate fatte di tanto bere, tanto divertirsi, tanto parlare. Tanto parlare, già. Come quella volta su messenger: "cosa mi riserva il futuro Joe..."
Come quella volta poco tempo fa, alle due di notte scrivo un messaggino e cinque minuti dopo ottengo un'inaspettata risposta. "Perchè il Varano lo sente, quando sei in difficoltà."

Ci vorrebbe una bella foto del Varanone, adesso, giusto per celebrare al meglio l'occasione. Ma non ce l'ho. O meglio, forse ce l'ho ma è troppo sbattimento. Tutto questo è molto Breathing.

Grazie di tutto, Varanuccio. Sei tu l'Uomo dell'Anno.
Stasera ci vediamo e ti abbraccerò un po' più calorosamente.

mercoledì, dicembre 27, 2006

Vergassola Ne Sa (Ridere, Ridere Sempre Per Sopravvivere).

"Oggi Marta mi ha chiamato per parlare all'aria aperta
ma dal tono della voce ho già capito è una giornata di merda
ha iniziato coi discorsi che mi vuole troppo bene
ne ha parlato anche con Mario, anche lui mi vuole bene

ma chi è questo Mario?
cosa vuole sto Mario?
su non smettere di parlare Marta,
cosa mi vuoi dire?

Marta non scherzare sai che soffro di grastrite
forza Marta adesso basta
ho un attacco di colite
e lei:
si lo so che sei sensibile è tutto psicosomatico
me l'ha detto anche Mario
che sei buono e anche simpatico

ma chi è questo Mario?
cosa vuole sto Mario?
su non smetter di parlare Marta
cosa mi vuoi dire?
ma chi è questo Mario?
cosa vuole sto Mario?

su non smetter di parlare Marta
cosa mi vuoi dire?
e lei:
come fai a non saperlo?
cosa vuoi che io ti dica?
sto parlandoti di Mario
ma come è il tuo migliore amico!
ti ricordi l'anno scorso alla settimana bianca
che un giorno non sciavo perchè ero troppo stanca
anche Mario era depresso
e per farmi compagnia
abbiam trombato per sei ore
mentre tu eri in seggovia

ma poi ho pianto, disperata, sai perchè ti voglio bene
anche Mario lo ha giurato
anche lui ti vuole bene

ma mi sposo con Mario
vado a stare con Mario
sono amante di Mario
faccio un figlio con Mario...

ora sono quattro anni
che son sempre più depresso
prendo il tavor con il valium
e poi me ne vado a letto
l'analista mi consiglia
presto detto io ti dico
che per stare un poco meglio
tu hai bisogno di un amico

ma mi è bastato già Mario

quel bastardo di Mario!"

(Dario Vergassola - Mario)

martedì, dicembre 26, 2006

La Chicca Di Santo Stefano.

"Sì perchè devi sapere che questa mia amica ha appeso in sala un Mirò originale. No dico, un Mirò. Non aggiungo altro porco cazzo, un Mirò!"
"Vabbè ma checcazzo vuol dire, anch'io ho avevo un De Chirico originale... cosa mi stai a spiegare..."
"MA SCUSA CHE CAZZO DI FINE HA FATTO STO QUADRO?"
"Eh vabbè era rubato, cioè, potevamo tenerlo eh... lo tenevo sotto il letto... poi... dopo sai come sono ste cose, l'ho venduto... potevo tenerlo eh, accidenti..."

venerdì, dicembre 22, 2006

Quella Sera Alla Fine Non Sono Uscito. Nemmeno Lei. Voleva Chiamarmi Ma Non Lo Fece.

"In consolle per voi... cresciuto in un rave, forgiato dal punk, costruito dai ròbot... OBIIIIIII... BABY!!!"
Ed è l'inizio di venti minuti deliranti. Grazie S O C I A !!!

R U READY?

Mi sveglio. Ho fatto dei sogni assurdi stanotte. La Fayna, Pantanelli che para un rigore a Flachi, io e R.L. che discutiamo, incontri inaspettati a casa mia, sturie malate.
Sto un po' nel letto, mannaggia a me perchè cazzo non so dire di no al kebab dell'una di notte. Risveglio del cazzo, sapore demmerda in bocca.
Suona il telefono. Vado di corsa, rispondo. E' Nick.
Si ride un po', si scherza, si sdrammatizza. Faccio partire dallo stereo "Gabri" di Vasco Rossi, cantiamo a squarciagola, si ride. Oh dai ci si sente più tardi.
Mi è venuta voglia di sentire Moltheni. Il cd è già dentro, ecco che parte "Nutriente", la sparo a tutto volume (il Berti si spaventa). Canto con tutta la voce che ho.
Manchi d'ironia, manchi di ciò che mi occorre al momento, mentre continui a parlare tradisci e mi uccidi lentamente... lentamente...
E poi mi fermo a pensare (dannazione). Sono io che sto parlando a lei (manchi d'ironia) o è lei che sta parlando a me (manchi di ciò che mi occorre al momento). Mi sa che sono io (mentre continui a parlare...).
Ma intanto la canzone va avanti. E ancora con quanto fiato ho in gola:
non è più vera, quella primavera che
mi convincevi ed educavi a scegliere per te
e declinavi le colpe accumulate da
le tue alzate d'ingegno di cui
credo non aver bisogno
oramai.

Ognuno, alla fine, si deve tirare fuori da solo. Io non ho più un freno e non voglio nemmeno averlo. Non mi resta altro da fare che vivere tutto al mille per mille. Certo che incrociare quello sguardo mi farà morire un pochino anche fra vent'anni... Le sue parole di ieri mi hanno allo stesso tempo ucciso e fatto rinascere. Appena nato, mi sono scolato due Slalom. Un buon inizio. Tra una settimana il botto. Are you ready?

giovedì, dicembre 21, 2006

Dodici Minuti A Piedi

Rialzarmi questa volta sarà un po' più dura.

Hai Visto Amici Andarsene Prima Del Tempo E Sei Sicuro Che Dall'Alto Ti Proteggano.

"Ma so che c'è qualcuno che mi sta ascoltando, e so che lassù qualcuno sta guardando proprio me, e se lo sta facendo ci sarà un perchè"
(Nesly - Parole Da Dedicarmi)

"E diceva di non prenderla così... nasce cresce, poi finisce, e se tradisce ti sarà chiaro che la vita non è un film"
(Articolo 31 - Non E' Un Film)

"Se è per questo, neanche La guerra dei fiori rossi lo è."
(Joe Rokocoko, entusiasta del pluripremiato film cinese) (si fa per sdrammatizzare)

Parole Che Mi Danno I Brividi. Quante Ne Sa Quel Pirla Eh...

"L'ho trovata bellissima e serena come non la vedevo da tanto. stava proprio bene. le chiedo del moroso. è sempre lui da tre anni tra alti e bassi dice lei ma è innamorata. e si vede. stranamente, a parte il pensiero di "sono già 3 anni" a cui è seguito il mio di "pirla tu ne hai appena fatti sette", non ho avuto la voglia irrefrenabile di strangolare il perfetto sconosciuto. anzi l'averla vista così serena mi ha dato la certezza che non è uno stronzo e che avrà cura di lei. a volte l'affetto, l'amore, il senso di protezione e l'amicizia si fondono e fanno un sentimento che non ha nome, ma prende solo il meglio di ogni pezzettino che la compone."

mercoledì, dicembre 20, 2006

"Sono Un Vero Esperto Di Periodi Gotici..."

"Guarda che per me fai bene a chiudere il blog, anche se so che scriverai da qualche altra parte, ma so che scriverai...forse è ora che certi sentimenti tu li tenga per te stesso...Joe prenditi tutto il tempo che vuoi...mi mancherà il tuo blog...tanto so dove sei e come venirti a recuperare (con la Varanomobile)...mi fai incazzare non per il blog, ma per tutto ciò che stà dietro ai tuoi periodi gotici...ho detto già troppo...tu sai...io ci sono"


(il Varano, 20/12/06)

Abbiamo detto troppo, già.

Those Were The Days.

Salgo sulla 95, devo andare in via Faenza. Passo davanti al campo dell'Iris, ripenso a quel gol in un torneo ai tempi dell'Under 18. Che anno sarà stato? Mah, il 99 o il 2000, chi se lo ricorda. Cross dalla destra di Nigro, il difensore davanti a me la buca di testa, è questione di un secondo, stop e tiro di destro, la palla si insacca, gran gol alla Crespolino. Esulto come il mio idolo dell'epoca Farinos (Fay', te lo ricordi?), uno a uno e palla al centro.
Se non ricordo male finì con una sconfitta, ma vabbè ("ma tu non puoi risolvere sempre tutto con un vabbè!").

Arrivo all'ufficio ma apre alle 10. Bel colpo, ed ora per 35 minuti che cazzo faccio? Non ho un centesimo in tasca, non posso neanche immalinconirmi un po' in un bar. Vabbè ("ma tu non puoi risolvere sempre tutto con un vabbè!"), mi faccio una passeggiata. Fammi vedere il campo dove si giocava contro l'Aprile 81... che sfide epiche... un campionato perso pur essendo i più forti. Dannazione. Faccio il giro dell'isolato ma è ancora troppo presto. Mi dirigerò più in là, verso il San Paolo.

Certo, potrei chiamare Fabri e chiedergli se ci beviamo un caffè insieme. Ogni volta che passo il ponte di Santa Rita mi viene in mente di chiamarlo, ma poi non lo faccio mai. Comunque, a questo punto non mi resta altro da fare che spingermi più in là, e dare un'occhiata a quella porta dove segnai proprio a Fabri, quando giocava nel Sant'Ambrogio. Che gol ragazzi. Cross dalla destra anche quella volta, stop di petto e poi collo pieno di sinistro, Fabri che esce alla disperata e mi travolge ma la palla è dentro, è dentro, è dentro, cazzo è dentro. Cado male, faccio fatica a respirare per qualche minuto, ma che goduria. Era il 17 marzo (compleanno di Billy Corgan) di non so che anno. Che goduria. Perdemmo, non mi ricordo se due o tre a uno, ma chissenefrega. Io fui sostituito sull'uno a uno. Il mio l'avevo fatto.

Attraverso dunque per andare verso il campo, e uh, questo con lo scooterone lo faccio passare perchè mi sembra che arrivi bello convinto. Scooterone... la zona è quella.. ci guardiamo... Figa non ci credo. Scoppio a ridere, si ferma, ridiamo insieme.
E bella Fabri... proprio tu...

Entro in ufficio, finalmente. Sono terzo ma mi scavallano in tre. Dovevo impiegarci due minuti, ci ho messo una mattina intera, ma anche qui no problem. Esco tranquillo, eccomi alla fermata della 95, che però non arriva. Sbattimento. E poi sta minchia di piazza Miani, non si vede se arriva l'autobus, e non c'è l'indicatore elettronico coi tempi d'attesa. Fanculo, cosa faccio? Potrei farmela a piedi, tanto in un quarto d'ora sarei a casa. Ma anche ci dovessi mettere un'ora, cosa mi cambia? Va così ultimamente. Ma no dai, aspetto un po'. No, me ne vado. No cazzo, lo so che se mi giro arriva, porca puttana. Non riesco a stare fermo, devo andare.
Comincio a camminare e mentalmente mi dico "non ti girare a guardare se arriva". Faccio qualche metro e sento il rumore di una frenata. E' arrivata la 95, porco cazzo. Lo so che è la 95, da quella fermata passano anche altri mezzi ma io so che questa frenata è della 95. Ho promesso a me stesso che non mi sarei girato, ed invece controllo. Avevo ragione. L'autobus è arrivato cinque secondi dopo che ho deciso di andarmene a piedi. Ultimamente va così.

Cammino tranquillo, non me ne frega proprio niente. Faccio una fermata, sto arrivando alla seconda e penso che, probabilmente, ci sarà una 95 in arrivo a breve termine. Mi giro, ed infatti eccola. Corsettina di dieci metri, salgo.

La morale della storia, a questo punto, trovatela voi.

Non Vi Fiderete.

Ore zero e ventiquattro del venti dicembre duemilasei. Se voi poteste vedermi

ORA
in questo preciso, fottutissimo istante

Se voi poteste vedere le immagini che mi passano per la mente
immagini delle ultime due settimane vissute tra alti e bassi, tra sorrisi e storie malate

se questo fosse possibile

non mi chiedereste come mai ho deciso di "chiudere col botto" il 31 dicembre (tempo previsto di vacanza forzata: quattro mesi).

Non me lo chiedereste, cazzo; fidatevi di me.

martedì, dicembre 19, 2006

E Poi Tornare A Fare I Coglioni Come Nulla Fosse.

Inaspettata la telefonata di TommyBoy. Inaspettata e graditissima. Ho messo giù tutto preso dalla commozione, ma non potevo mica farmi vedere dai miei compari di sventura, che intanto chiacchieravano amabilmente dall'AliBaba. Certe giornate si risolvono così.
TommyBoy accidenti, che bello averti sentito.

Pur Impegnandosi, il Buon Dade Non Capirà Molto Di Questo Post.

Trovalo un senso, trovalo, trovalo, trovalo, dàgli un senso a sta cazzo di giornata, ma ti ricordi di cinque mesi fa? Stavo camminando e proprio a quell'incrocio mi sono fermato per scriverle un messaggino, stavo percorrendo quella strada che porta da lei, o meglio, porta anche da lei, quella mattina mi sarei fermato cinque minuti prima, la mia destinazione era un'altra, dovevo farmi vedere dalla dottoressa, d'altronde ero dimagrito di 4 kg in pochissimo tempo ed ogni volta che uscivo di casa mi veniva la febbre. Le scrissi perchè c'era un motivo ben preciso, lei non mi rispose perchè c'era un motivo ben preciso, eccolo qua il senso in fondo, mi ricordo di ciò che ho fatto anche se non c'è stato un ritorno. Ho ricominciato a scrivere sul muro della mia scala, nel frattempo, sono ripartito dalla parola "****", ovviamente, e sto cercando di mettere ordine negli sbattimenti assoluti; ho visto The Prestige, oggi andrò a vedere un film cinese (La guerra dei fiori rossi), domani lavoro col Bagnino e intanto qualcuno mi chiede cosa faccio per pranzo. Ma che cazzo ne so, di solito a pranzo mangio qualcosa. Ecco, mi ci voleva proprio mettermi a citare le battute di Jerry Calà (Buddhista? No buddana!). Non so come andrà a finire sta giornata. Meno male che c'è Fabri su messenger. Ieri notte io e la Faina sentivamo la sua mancanza.

Ma Sì, Navigherò Un Po' Per Farmi Passare La Scimmia.

In fin dei conti questo è anche un blog di servizio, non soltanto di buoni sentimenti. Quindi mi sembrava giusto rendervi noto che, così come è stato eletto il calciatore dell'anno (il maledetto napoletano), è stata anche eletta la calciatrice dell'anno. Eccovela qua:
e chi poteva essere, se non la brasiliana Marta?!?

Mi sembrava giusto farvelo sapere (su gazzetta.it si fanno sempre delle scoperte importanti, non c'è che dire).

lunedì, dicembre 18, 2006

I Mille Affratellamenti Di Joe.

Sabato pomeriggio.
Seduto davanti alle macchinette del caffè al centro Crespi. Saranno le cinque, la giornata al mercato volge al termine, sono stanchissimo. Il freddo mi ha annientato, e in cambio non ha neanche congelato i pensieri, mannaggia. Mi bevo un tè caldo e poi si finisce di caricare. Ahhhhh fammi distendere un po' le gambe, va'. Mi svacco alla grande sulla panchina, ecco che entra un marocchino tutto infreddolito.
"Khafemakiatò, khafemakiatò!" dice ad alta voce.
Mi guarda. "Eh scuse amigo KHAFEMAKIATO'!" e poi picchietta col dito sulla macchinetta. Oddio mi pare di averla già vista la scenetta del tipo che picchietta pronunciando frasi incomprensibili. Cazzarola, mi sa che devo proprio aiutarlo sto poveraccio. Mi alzo.
"Eeeeehhhh khafemakiatò!" mi spiega per l'ultima volta.
"Caffè macchiato, caffè macchiato ho capito, eccolo qua. Qua, è questo. Dai, cinquanta centesimi, metti lì. Questo, questo, schiaccia qui bravo ok. Ok. Sì sì di niente ok, tranquillo!".
Torno a svaccarmi col mio bicchierino di tè.
"EEEEEEEEh borchè fa tanto freddo, freddo freddo eh! Io, guarda, due, ah ah due cappelli!" (mi fa segno che indossa due berretti, la cosa lo diverte molto).
"Eh sì, adesso comincia a far freddo, per due tre mesi c'è da soffrire eh!".
"Eh sì tanto tanto freddo due mesi tanto freddo AH AH", improvvisamente si avvicina a me col suo sorrisone, vuole stringermi la mano. E diamogli sta mano. Sorride tutto contento, torna alla macchinetta, prende il caffè macchiato.
"Io dopu, felath, felath (ci pensa un po' su, non sa spiegarsi), felath. Uh? Felath. Io dopu bartire, andare Sicilia. Siciliaaaaaaaaa (gesticola un po') o andare Bari. Andare Bari. Qui boco bagare venti euro dutto il giorno, venti euro. Bari ccccinkuanta euro, io bartire."
"Ahhh ok allora vai a Bari, bravo. Lì non fa freddo come qui eh! Sei contento eh! No, non fa freddo come qui, là si sta meglio!"
"Eh eh eh grazie amigu, eh eh eh ciau eh grazie!" (sorrisone di felicità pura)
"Ciao, ciao, di niente figurati, ciao".
Incredibile la sensazione che mi lasciano gli affratellamenti con questi individui così strampalati. Non la so neanche descrivere. Ma voi riuscite ad immaginarla, non è vero?

Una Telefonata Ritarda Lo Sbattimento.

"Ma senti dai non ti intristire, non ti buttare giù.. già con sta pioggia e con sto freddo è tutto una merda! Se poi ti abbatti da solo! Dai!"
"No ma devi capire che ci sono dei momenti no... in cui sei così in basso... che anche una giornata di pioggia è meglio della condizione in cui sei. Prima sono uscito e il freddo mi ha svegliato. E poi lo sai che prendere un po' di pioggia mi fa sempre bene..."
"No no no, io lo odio questo clima, e poi il rumore delle scarpe sul pedale, che fastidio quel gnic gnec mammamia!"
"Devi capire che sono temprato. Le mie nike fano gnic gnac dopo due mesi che le metto... in sostanza sento sempre quel rumore fastidiosissimo quando cammino... e io cammino tanto, lo sai... in pratica è come se piovesse sempre, per me. Non sento la differenza, e quindi non impazzisco. E' paradossale eh... ma i paradossi mi aiutano a vivere. Eccome se mi aiutano. Prendi il capodanno. Se sei concentrato su una persona, per esempio..."

It Seems Like Yesterday...

Tre giorni deliranti.
Deliranti.
Eppure avrei ancora voglia di sentire la sua voce, proprio ora, sì, prima di andare a dormire.
"Cazzo Joe non ti ho mai visto così", e quando a dirlo è il buon Ringhio... allora è grave.
Sì, è grave, lo confermo. Sto male, perchè negarlo? Una volta non l'avrei mai e poi mai ammesso... ma oggi le cose sono un po' cambiate. In momenti come questo, in passato, ho sempre trovato come unica soluzione quella di latitare un po' dal blog... anche per difendermi da me stesso... oggi la mia prospettiva è quella di chiudere Breathing entro tredici giorni, quindi non ho voglia di lasciarlo in ammollo per un po'... è più giusto così. Tanto ormai la decisione è presa... mi si ritorcerà tutto contro, va bene... questo è il solito, vecchio Joe... incazzato col mondo intero, incapace di ridere se non in situazioni "al limite". Stamattina ascoltavo "Sally" a tutto volume (grazie Zia)... chi lo sa se piangevo per lei o per qualcos'altro ("ho un'insana passione per le persone che si buttano via"). Ma più probabile che fosse per lei. Lei che leggerà queste parole e si incazzerà, lei che mi dirà "te l'avevo detto che tu stavi correndo troppo, basta leggere quello che hai scritto nell'ultimo post!", lei che non vorrei mai e poi mai perdere, lei che domenica scorsa mi sorrideva in una splendida giornata di sole, lei che non mi sta sorridendo, lei che è ancora capace di travolgermi con un messaggino, lei che è gli ultimi due mesi della mia vita, lei che ancora oggi mi ha preso per mano, lei che mi odierà dopo tutto questo.

Domani è un altro giorno. E qua di fianco al pc cosa c'è? Uh, una cartolina! Dunque allora...

venerdì, dicembre 15, 2006

Lele Fa Brutto.

Ci sono persone che incontri due volte nel giro di pochi giorni, dopo anni che non le vedevi. Lele, cazzo che personaggio, coi suoi 120 kg e i capelli lunghi e quel modo di porsi per sembrare ancora più brutto e cattivo. "Joe, amico caro, tu mi devi ancora due ghiaccioli!" (mi prende la mano e fa per spegnerci sopra la sigaretta) "Te lo ricordi quando ti guardavi le partite del mondiale spaparanzato eh, mentre noi lavoravamo a casa tua!?" Sì Lele mi ricordo ma i ghiaccoli io oh oh occhio la mano oh! "Eddai che sto scherzando! Mi raccomando eh fai il bravo... e ricordati che mi devi due ghiaccioli... non dimentico!". Cazzo sono passati quattro anni e si ricorda ancora. Pazzesco. Poi lo ribecco sul 14, mi chiede dove vado, gli spiego che sto andando al cinema. Di mattina? Da solo? Ma che ccazzo sarebbe il tuo lavoro? Ma mi fai schifo. Ciao Lele, stammi bene, gli dico sorridendo. Chemminchia di personaggio.

E vogliamo parlare di C.? Lo becco tutto fatto al Rolling, gli dico che è un pirla perchè se mi fosse venuto a cercare gli avrei offerto da bere (sigh, non sono più il boss di una volta). Ma tanto la serata se l'è fatta lo stesso. E' sempre magrolino, dieci anni fa era un bambinetto viziato tritacazzi, ora ci sta dentro. Lo ribecco l'altro ieri alla conferenza stampa di Commediasexi. Che gran figa la Santarelli eh, mi fa. Ma quando apre bocca mammamia (mi passa la poesia, penso io). C., porca puttana, ma tu guarda. Ci si becca a qualche altra anteprima eh.

E poi ci sono gli amici che a volte deludono. Io, nel mio solito modo poco pacato ma ultra-trasparente, avevo espresso il mio punto di vista. Così non va! Io non spiego, tuono. Se avete discusso con me almeno una volta nella vita lo sapete. La forza delle mie parole mi sovrasta, mi travolge. Ma poi in fondo do sempre una chance a tutti. Basta riuscire a dimostrare un rapporto di coerenza tra parole ed azioni. Non voglio giustificazioni, le odio, eppure quelle sono arrivate. Insulse giustificazioni. Ora... ora ci si ragionerà su. Rifletteremo insieme su chi era il rompicazzo e chi invece si stava comportando da opportunista. Ci sguazzo in queste cose.
Oddio, sto per tuonare ancora.

Si salvi chi può.

Sviluppo Del Discorso.

"Non è una questione di carestia, no. Non ci si accorge delle cose belle solo quando non si hanno più. Certo, a volte succede, ma non in certi casi, non in questo caso. Voglio dire, quando sono felice, ecco in quel momento me ne vado via di cervello e penso sempre alla felicità. Ma io lo so di essere felice, non è che non me ne accorgo!"

(Joe Rokocoko, 15/12/2006)


(nella foto: non chiedetemi come sia possibile, ma avevamo iniziato il discorso parlando di Silvio Muccino)

Sorteggio Prevedibile.

Sarà ancora Inter-Valencia.


Quanti ricordi... sigh... quanta malinconia... ma ve lo ricordate Farinos in porta? Che serata... e l'anno dopo quella partita allucinante col gol di Bobone e poi il loro assedio per novanta minuti. Brividi...

Zuppa Di Gamberi...

Come Bubba e Forrest Gump, ma molto più fighi.
(photo by Joe Rokocoko)

giovedì, dicembre 14, 2006

Si Illumina il Display...

... ed ecco proprio il nome che avrei voluto leggere.
"Ti stavo pensando, mi chiedevo chissà dov'è, ha finito oppure no, insomma sono dieci ore che non ci sentiamo e, oh, mi manchi."
Sento che sorride.

Il racconto della telefonata può concludersi qua, sì.

mercoledì, dicembre 13, 2006

Party Of The Year 2006.

15 Aprile 2006, Festa Degenero* a casa del Bagnino Pizzettato Scultore Gonfiante. Festa dell'Anno 2006.
No, lo dico seriamente, mi spiace per chi non c'era. Non sapete cosa vi siete persi... e non vi dirò neanche nulla per colmare questo vuoto, a parte che ad un certo punto sono riuscito ad intravedere, in mezzo alla fittissima nebbia (macchina del fumo, che acquisto!), il padrone di casa a piedi nudi che ballava sopra al camino... E' già leggenda...
Vorrei poi che fosse chiaro che non mi sono dimenticato di altri eventi di una certa portata: mi basta pensare alla festa a sorpresa per il blog ("Ci pensa Saddam", il Dundas che si riempiva sempre di più, la sparizione finale di Joe...), al compleanno del Perkovic a Corvino con annesso rapimento e pestaggio (quanto facevamo brutto coi passamontagna nascosti dietro alle macchine?), alla Laurea del Bagnino Episode One, alla Laurea della Vale ed alla festa di luglio sempre a casa del Bagnino con annesso compleanno del Varanone...
Ma davvero, come quel 15 Aprile non c'è stato niente.
*Definizione coniata dal Bagnino.

martedì, dicembre 12, 2006

Tempura Ebi Maki.

Mattina, Joe in forma, conversazione in macchina col Bagnino.
"Ma dove la vuoi parcheggiare? Eccheccazzo sei Schumacher?"
"Guarda che Schumacher non sa parcheggiare."
"Ma fidati che quello ne sa una cifra..."
"Oh tu dimmi, gli hai mai visto fare una retro? Eh? Una manovra in retro con gli specchietti?"
"Ma cosa c'entra... gli ho visto fare altre manovre... cazzo un anno era in lotta con suo fratello per il mondiale di formula uno... oh dico, il fratello! Sangue del suo sangue! E sai cos'ha fatto? Gli ha zigzagato davanti a trecentoventi all'ora per non farlo passare... porco cazzo piuttosto che farsi superare uccideva il fratello... E quella volta a Indianapolis? Vogliamo parlarne? Sei macchine lungo una pista di quattro chilometri, e porca puttana è riuscito lo stesso a mandare Barrichello nell'erba... vuoi che uno così non sia anche un mago nel parcheggio???"
Un vecchio attraversa di corsa per prendere il tram e costringe il Bagnino a una frenatina un po' brusca: Joe ha una parola buona per tutti.
"Porca puttana ma come cazzo sta la gente... ci lamentiamo dei ventenni che muoiono di ritorno dalle discoteche... ma io dico, cazzo a vent'anni sei giovane, puoi sbagliare... ma a settant'anni perchè devi ammazzarti per prendere una merda di tram? Perchè? Porco cazzo perchè? Morire per prendere un tram... e poi ci lamentiamo della cultura dell'eccesso..."
Il Bagnino ridacchia. Joe è un fiume in piena.
"Comunque, aveva ragione l'allenatore di Michael Jordan. Il doping di questi grandi campioni è la voglia di vincere. Jordan prima di una finale NBA si era beccato un'intossicazione alimentare, a letto con 39 di febbre, robe di questo genere... il giorno dopo ha voluto a tutti i costi giocare. Segnò tipo 40 punti, finale vinta, bla bla bla. Schumi è della stessa pasta... vincere sempre..."
Pranzo con la Vale.
"Stordita, non ce ne frega un cazzo dei regali di Natale. Però se non ci fai un bigliettino ti prendiamo a testate in faccia. Vedi tu."
Pomeriggio, Joe in mini-sbattimento.
"E' inutile che dici così, anche per gli sbandati c'è una possibilità di redenzione... e non dirmi che il successo di 50cent è tutta una questione di marketing! Non dirmi così perchè ti mando affanculo!"
Sera, sbattimenti risolti, a cena da Sakana, il Bagnino è contento.
"Certo che di tutto avrei immaginato, ma non di riuscire a portarti fuori a mangiare dal giapponese... Incredibile!"
"Eh eh eh... però mi sa che questo tipo di cucina non fa per me. Cioè... non è che posso farci una cena fuori, mi capisci? Mangio solo Tempura Ebi Maki..."
Telefonata della MarySuperStar.
"Hey Joe, sono al concerto di The Game, ho qui davanti a me Adriano e Patrick Vieira. Che faccio te li saluto?"
"Bè guarda di Adri chissenefotte... ma Patrick... cazzo è troppo un grande..."
"Senti più tardi dovrebbe arrivare anche la EliCanalis, che faccio ti saluto anche lei?"
"Ma no, lo sai che con le mie ex non ci parlo! Cioè non con tutte in realtà (la SuperStar se la ride)... Sì esatto con lei non ho risolto... eh ma se tu leggessi tra le righe dei miei post lo sapresti... sai com'è, ha parlato male di me alle mie spalle... sono cose che notoriamente non tollero..."

Era Una Carta Di Caramella.

Perchè alla fine se ho avuto una fortuna nella vita, è quella di aver incontrato delle persone straordinarie. Chissà cosa ne sarebbe delle mie convinzioni, del mio stile di vita se non avessi mai conosciuto TommyBoy. E pensare che non lo vedo da quasi un anno. Ma vabbè, a volte, tipo stasera, queste valutazioni non contano. Conta solo l'importanza di quelle lezioni che la vita ci ha impartito così aspramente, che ci si trovasse al parchetto in via Carlini o nel cesso della scuola. E allora sì, a distanza di anni posso dirlo, quanto amaramente ho sofferto, quanti schiaffi ho preso perchè incurante di tutto correvo a mille all'ora, sperando di poter abbattere quel muro che invece diventava sempre più duro. Cosa sarebbe di me se non avessi conosciuto TommyBoy? Non voglio nemmeno pensarci... E allora vado avanti fiero di me e di ciò che così a caro prezzo ho imparato.

lunedì, dicembre 11, 2006

Mobbing*

La Donna Della Mia Vita, dopo aver letto il mio ultimo post, ha pensato bene di correre a scaricare She's so dei Royksopp. No, dico, ma è ovvio che io abbia perso la testa per lei!

D'altra parte sua sorella, invidiosa, mi ha minacciato come solo un tabbozzo del Giambellino avrebbe saputo fare ("ti apro") (la ragazza frequenta dei brutti ambienti, lasciate che ve lo dica).

Rimane solo una cosa da dire: se proprio proprio volevate trarre spunto dai miei post e scaricare un bel pezzo, allora facevate meglio a buttarvi su To Forgive degli Smashing Pumpkins. Cioè, se non vi fidate chiedete pure al Varanone (ne ho parlato sempre così bene che ormai anche per voi è diventato una figura di riferimento affidabile. E pensare che nella vita reale è un pirla di prima categoria cazzo).

E per finire mi voglio scusare anticipatamente con Fabri: domani ho un po' di sbattimenti da fare, perciò non so se riuscirò ad aggiornare il blog. So di darti un dispiacere, e ti prometto che non succederà più. Scusami Fabri, tu sei il boss. Sei negro, ma rimani comunque un boss.

*Titolo scelto da Fabri.

... And You Will Be Mine...

"I will give you my obsession, I will get you and you will be mine" cantava quella tipa tanto tempo fa. Un giorno mi metterò anche a cercarla, questa canzone: non oggi, ovviamente, qualsiasi altro giorno ma non oggi.

Nel frattempo, riascoltare She's so dei Royksopp è stato abbastanza emozionante. E poi To Forgive degli Smashing, una volta soltanto altrimenti mi mando ammale da solo. Ma i Royksopp quante ne sanno...

E così è andata a finire che ho saltato il terzo PGold consecutivo. Non c'è più il Joe di una volta eh (forse). Ma è che col nero e fucsia mi esaltavo di più. Da gennaio si torna alle vecchie ed insane abitudini, promesso. Sì, sì, qualsiasi altro mese ma non dicembre.

E poi un giorno (non certamente oggi) parlerò di questa foto, parlerò di Budapest, parlerò di Nepliget, e forse anche della nascita di Breathing Underwater. Sì, lo farò, promesso.

Qualsiasi altro giorno, ma non oggi.

domenica, dicembre 10, 2006

E Ora Che Ti Ha Sgamato Con Quel Libro Cercherà Di Investire Pure Me.

Dunque ieri sera ho rivisto Miky dopo tanto tempo, abbiamo preso per il culo Teo perchè stava per cioccare sotto casa mia, ho insultato Ballerazzi, ho mandato un messaggino a Paul, ho abbracciato calorosamente il Varanone, ho rischiato di beccare qualcuno al Goganga, ho sgridato il Bagnino per gli orari del pullman, ho preso uno schiaffo da Nick, ho restituito uno schiaffo a Nick (non fortissimo ma di cattiveria ragionata: di sinistro, perchè col destro avevo in mano la birra), mi sono fatto requisire il cellulare da Miky ricordando i tempi della vacanza in Salento, ho risposto ad un messaggino immaginando una scena che dev'essere stata fantastica, ho cercato di mandare in paranoia Ballerazzi, ho rivelato ai raga che il sogno della mia vita è assistere a tutte le conferenze stampa di Josè Mourinho ("Shevchenko non deve considerarsi un intoccabile, perchè nella mia squadra gli intoccabili sono nove e lui non è tra questi: Terry, Carvalho, Essien, Lampard, Makelele, Ballack, Drogba, Joe Cole e Cech quando tornerà a giocare"), mi sono mandato in paranoia da solo dopo un messaggino della Silvia, ho cercato di rincuorare il Bufalo (altrimenti noto come "l'unico uomo che ha più schede telefoniche di Moggi"), ho spiegato al Varano che la carta delle Brooklyn la piego così da quando ho quattordici anni ("allora ti fai da quando avevi quattordici anni, perchè per piegarla così, vuol dire che ti fai"), mi sono fatto riprendere, come al solito, dal tizio della sicurezza del Goganga (Krepa ma ti ricordi quella volta?), ho apprezzato le cameriere del Maya, ho puntato la sveglia sapendo che tanto non mi sarei mai e poi mai alzato alle nove di stamattina, ho bevuto un sorso di Fanta e mi sono addormentato ascoltando Gabri di Vasco Rossi.

Poi stamattina ho ricevuto un messaggino stupendo, ma questa è un'altra storia.

sabato, dicembre 09, 2006

Arrivo Alla Fine Col Cuore A Tremila Battiti.

Sensazione di qualcosa già visto, già vissuto.
Il secondo post più bello che io abbia mai scritto...

Rileggetevelo, dai.

venerdì, dicembre 08, 2006

Ci Sono I Presupposti Per Lavorare Bene Insieme A Fabri

must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
sto prepardando una vangata di lavoro per te
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
stagista del cazzo
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
morirai sotto il mio lavoro
joe rokocoko scrive:
pezzo di merda
joe rokocoko scrive:
io ti DISISTIMO
joe rokocoko scrive:
IO TI DISPREZZO
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
e iao ti licenzio
joe rokocoko scrive:
tu non sei il mio capo
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
te sei sotto di me
joe rokocoko scrive:
tu sei un negro di merda

must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
ti posso maltrattare
joe rokocoko scrive:
AHUAHAHHAHA

must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
huuhuhhu
joe rokocoko scrive:
tu sarai il capo
joe rokocoko scrive:
ma io ti riderò sempre e comunque in faccia
joe rokocoko scrive:
e ti darò del negro davanti a tutti
joe rokocoko scrive:
mancandoti di rispetto
joe rokocoko scrive:
e facendoti fare figure di merda colossali
joe rokocoko scrive:
HAHAHAHAHAHAAHAAAAAHAHAHA
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
hehehehee
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
tu sarai il mio segretario
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
ti rendi conto
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
ti potro dire
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
ohhh il caffè
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
schiavo
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
e te dovrai farlo
joe rokocoko scrive:
AHHAHAHAH
joe rokocoko scrive:
MA TU SI' SCEMO
joe rokocoko scrive:
ma tu sippazz'
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
hehehe
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
dovrai subire
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
i miei sopprusi
joe rokocoko scrive:
HAHAHA TI DARò DEL NEGRO DAVANTI A TUTTI
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
verrai sempre deriso davanti agli altri e ridicolizzatpo
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
ti presenterò come schiavo
joe rokocoko scrive:
NO tu non hai capito
joe rokocoko scrive:
io nel giro di tre settimane
joe rokocoko scrive:
ti avrò soppiantato
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
mjuahuahuahuhauauhaha
joe rokocoko scrive:
verrai umiliato dalle mie capacità
joe rokocoko scrive:
non sarai piu nessuno
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
per scavalcarmi devi diventare socio al 50
joe rokocoko scrive:
verrai relegato in un angolino
joe rokocoko scrive:
trattato come un lebbroso
joe rokocoko scrive:
ti sputtanerò
joe rokocoko scrive:
racconterò tutti i tuoi segreti
joe rokocoko scrive:
mi inventerò di tutto per screditarti
must listened #3 - Won't get fooled again - The Who scrive:
muahuahuahuahauhauauuhahuauhah
joe rokocoko scrive:
SARO' IL PIU' INFAME DEGLI INFAMI

Dal Cocorico Al Bingo.

L'idea iniziale, ebbene sì, era quella di andare a Riccione. Sven Vath al Coco era un evento imperdibile, ne parlavamo da Agosto (il mese più freddo dell'anno). Però.
Però Sven ha annullato le due date precedenti ed allora cosa si fa e se poi ci bidonano e allora cosa ce ne frega andiamo a sentire il dj dei dj, Sua Altezza Roger Sanchez from New York City ("If I Had Another Chance Tonight, I'd Try To Tell You That The Things We Had Were Right") direttamente all'Amnesia. Perchè poi non ci siamo andati? Non me lo ricordo.
Tralasciamo le altre varie opzioni, dalle sei alle undici e mezza per cercare di decidere che cosa fare, a volte è più bello progettare qualcosa che farla veramente (uhm, questa frase mi si ritorcerà contro). Intanto beviamoci una birretta, ho un'amarezza da curare my friends, anche se la sua voce al telefono mi ha messo tranquillità.
Ed ora? Non si può mica tornare a casa eh. Certo che si potrebbe andare al Bingo, dice qualcuno.
No.
Eddai andiamo al Bingo? Oh! Dai andiamo?
No no no che cazzo andiamo, portami a casa.
Ma dai!!! Andiamo al Bingo!
No cazzo ho detto di no...
Senti ormai è deciso, andiamo, magari vinciamo pure!
Ma no cazzo... Ma al Bingo... Figa dovevamo essere al Cocorico... e siamo al Bingo mapporcaputt...

Ok, entriamo. No, non ne prendo due, ne prendo una perchè altrimenti non riesco a seguire i numeri. Non ci sto dentro più sono le due e mezza, le due Tennent's mi hanno stonato. Però, intrippante sta storia del bingo. Uh, senti senti quello che grida. Cinquina in venti numeri, e come cazzo ha fatto? Sarebbe bello vincere eh? Sia chiaro che si divide tutto.
Eddai, ora mi mancano solo tre numeri... niente da fare, bingo chiamato dall'altra parte della sala. Giocate ancora, vado in ufficio. Viavai, facciamo un'altro paio di partitine.

Ok dai questa è l'ultima. L'Ali intrippatissima comincia a segnare mentre io ho ordinato una Nastro Azzurro. Sai che bello vincere sti 360 euro eh? Intanto la cinquina è già andata via, accidenti. Però, Ali, ne stai segnando una cifra. Oh guarda, gliene mancano tre.
Oh! Gliene mancano due!
Non ci credo oddio ci rimane solo il 59. Cazzo cazzo cazzo improvvisamente dal torpore generale ci siamo svegliati tutti e siamo addosso all'Ali, sguardo fisso su quel cazzo di numero che deve uscire. Il tipo ci dice "esce, esce, tranquilli che esce", ah ah ah ma t'immagini?

CINQUANTA-NOVE.

Un decimo di secondo di sbigottimento generale. Poi l'urlo.
EEEEEEEE-EEEEEEEEEEEEEEH BINGOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Non so cosa abbiano potuto pensare i nostri vicini di tavolo, nè tutto il resto del personale, ma è il delirio, abbraccio l'Ali, ognuno si prende i meriti di una vittoria che in fondo è proprio di tutti. Stupende le mie ragazze... fuori come delle mine, una più dell'altra... ma che serata mi hanno regalato... Proprio quando ne avevo bisogno, una serata fuori dagli schemi, insensata dall'inizio alla fine, con la sola voglia di stare fuori insieme, e ridere e scherzare ed essere anche troppo seri a volte, nel chiuso della macchina noi cinque a questo punto ci possiamo dire proprio tutto.

E pensare che dovevamo andare a Riccione. E pensare che alle otto ero sdraiato sul letto, con il libro di poesie di Billy Corgan comprato un mese fa e mai aperto; dai, mi va di leggere una poesia, apro una pagina a caso e trovo "The Restless Word".

Già lì dovevo capirlo che sarebbe stata una serata straordinaria.

giovedì, dicembre 07, 2006

Bersi Via Le Paure - Non Ne Parlavamo L'Altra Sera?

"Portami l'ultima birra fammi compagnia
lei è andata via spero che poi la vedrò a casa mia
che tra due ore ripartono i tram
fammi fumare
tanto chi ti può multare a quest'ora mi sa che è a dormire
e abbassa pure la saracinesca
non credo che né io né te domani si andrà a messa
curami un po' questa amarezza che ho

perché ero io quello che non parlava
il bambino così magro che il bullo picchiava
il ragazzino che tutto voleva
e quando non poteva rubava
ci sono quelle sere
che sono più dure
dove serve bere
via le paure
e dentro ci si sente
piccoli per sempre"

(J. Ax - Piccoli Per Sempre)

mercoledì, dicembre 06, 2006

I Don't Know Why We're So Restless...

Eccola la stanchezza mentale, eccolo il vuoto, ecco il giorno che

la pioggia che ho preso, i mezzi che non passavano mai, le maledette cuffie dell'ipod ed il pensiero che tornava a ieri sera. Spettacolo il martedì della cambusa, mi sembrava il giovedì del Chiringuito, quanti bei ricordi in un'estate così tormentata. Il reggae, gli sbattimenti, le persone che ti hanno trattato male e che HO trattato male. L'aggressività che mi è rimasta, i dubbi, le cose che vorrei e che non so se sono pretese, le lettere ritrovate quando non è il momento, quel cassetto che deve rimanere sempre chiuso, il senso che voglio dare al blog e che invece sta svanendo nel nulla. Devo ancora

no, minacciare no, smettere no, chiudere no, tornare in me stesso forse, dannazione la mia incapacità di vivere le cose con leggerezza e superficialità, oggi non avevo il mio giubbotto tamarro della Energie ma uno più serio, serio serio ma senza cappuccio, allora è vero che è meglio essere tabbozzi, l'ho sempre detto

e poi la confusione. La confusione di questo post con le frasi lasciate a metà, la delusione per quelle parole veloci al telefono mentre non trovavo le mutande e gironzolavo nudo per casa, la confusione dopo l'ultimo messaggino di ieri notte, dopo il silenzio di queste ore, i cattivi pensieri che non mi lasciano un istante, le lamentele vostre dopo che avrete letto questo delirio, ma questo è pur sempre il mondo di Joe, this is Breathing Underwater, e potrebbe finire domani, devo solo annunciare l'Uomo dell'Anno 2006 e poi andrò in vacanza, sì mi sa che

ah poi quella storia è andata a finire bene, bella Fabri sempre e comunque

ecco mi hanno appena chiamato dalla tipografia, e vai con gli sbattimenti, meno male che arriverà Roger Sanchez, ho voglia soltanto di

distruggere qualcosa di bello. E Breathing è qualcosa di stupendo, non è vero?

"O mamma io mi sveglio che ho paura
nella notte buia a piangere da sola
questa pioggia scura bagna la pianura
finoa a quando a primavera torna il sole e un fiore
nascerà"
(Irene Grandi - Terra)

"And no one else fails like me
in my eyes i burn alive
fly like a bird
no more words just you and i
high in the sky"
(Smashing Pumpkins - Starla)

"Ho camminato per le strade
col sole dei tuoi occhi
ci vuole un attimo per dirsi
addio"
(Zucchero - Il Volo)

"La strada è ancora lunga
ma io l'orizzonte
lo vedo così"

(Joe Rokocoko - Cartolina)

martedì, dicembre 05, 2006

Non E' Semplicissimo Iniziare Una Conversazione Su Messenger Con Me.

Alby scrive:
uomo sbattimentoso
Alby scrive:
ci sei
Alby scrive:
?
joe rokocoko scrive:
TU SEI NEGRO
joe rokocoko scrive:
LO DEVI CAPIRE
joe rokocoko scrive:
LO DEVI ACCETTARE
joe rokocoko scrive:
SEI NEGRO CAZZO
joe rokocoko scrive:
FATTENE UNA RAGIONE!!!

lunedì, dicembre 04, 2006

Let's Leave Before The Lights Come On.

Scene di vita quotidiana, non è questo che vi aspettate da me?
(stasera vi odio T U T T I)

Domenica mattina, un tizio in motorino cade qua all'angolo sotto la mia finestra, è lì a terra, non è nulla di grave ma la botta l'ha presa, ha picchiato la faccia poveraccio. E ovviamente chi è che corre ad aiutarlo? Ma chiaro, una decina di maruega che si sbattono, gli offrono assistenza e lo curano amorevolmente, ed io dall'alto mi godo la scena e per un secondo mi dimentico che questi cazzuti di marocchini, figa, ne combinano di ogni tipo... scene di affratellamento del genere le vedo solo alle serate Pervert ma quella è un'altra storia... i marocchini che aiutano e curano l'italiano ferito... ste cose mi colpiscono sempre.

Oggi scopro che i miei mitici bambinetti hanno vinto il campionato. Un campionatino del cazzo di sole undici giornate, ma sempre un campionato vinto. Tutti felici oggi all'allenamento, tutti euforici, io sto al gioco, e prima di iniziare l'allenamento gli faccio un discorsetto nel chiuso dello spogliatoio. "Ok, avete vinto il campionato, siete stati bravi, va bene, ma sappiate che per me rimanete tutti dei pirla!". Risate generali, escono e cominciano a correre intonando, sulle note del tormentone mondiale, "SIAMO TUTTI DEI PIIIRLAAAA". Contentezza generale dei genitori presenti, soprattutto di quelli che lavorano nel campo dell'istruzione e quelli che spendono fior di quattrini per farli studiare nelle migliori scuole di Milano. Ma con un allenatore così...

Intanto, mentre ascolto Revolution 909 dei Daftpunk (Fabri una volta mi confessò che, ascoltando questo pezzo, vedeva le lamette da barba che gli parlavano), penso alla telefonata di stasera, a come l'adrenalina sia totalmente svanita nel giro di un istante... e poi penso che il blog debba contenere solo scene di vita quotidiana (vi odio tutti stasera), quindi zero spazio per gli sbattimenti personali, sono partiti gli Arctic Monkeys e quello che dovevo dire l'ho detto.

Questa La Capiamo In Tre


Quindi, oltre a me, una persona che sorriderà ed un'altra che s'incazzerà... e che poi sorriderà lo stesso.

"i miei quindici anni tetri..."

Ricordate Berinoff?


E' passato tanto tempo, ma il ricordo rimane nitido...
Signori, questa è una foto storica.

(se siete tra quelli che intorno a maggio avevano deciso che potevo anche non esistere, e per questo non controllavate il mio blog in quel periodo, bè allora digitate "Berinoff" in alto a sinistra, cliccate su Search this blog, e leggete...) (La Strada Di Joe, 24 maggio 2006)

Il Tuo Sguardo Mi Uccide.

Ogni tanto capitano quei weekend in cui non vai nemmeno a vedere l'Inter allo stadio e non ti cambia un granchè. Anzi. Benedetto il Varanone che mi ha paccato, altrimenti avrei dovuto paccarlo io.
Capitano le serate in cui preferisci il freddo di una panchina al parco, con la cricca di ragazzetti che fanno casino in lontananza ("Ciccio, Ciccio nella mmerda!"), piuttosto che un locale tranquillo e confortevole (ottima musica, tra l'altro). Perchè i discorsi, gli abbracci, quello sguardo che uccide (venature di giallo...), i piccoli gesti ti portano lontano, al caldo... e a fine serata ti si saranno anche ghiacciati i piedi, ma ne è valsa la pena.
Capitano quelle domeniche in cui il cielo ti asseconda e ti piange addosso, e non resta altro da fare che godersi la purificazione: al massimo mi metto su il cappuccio ma di certo non mi nascondo, non scappo via, questa pioggia è tutta per me.
Capita di riascoltare una canzone dimenticata da anni, e se qualcuno non apprezza Irene Grandi si dovrà ricredere.
E poi capitano foto come queste che mi fanno pensare:


ha sempre avuto ragione Riki, lui sostiene da quando mi conosce che ho la camminata impostata da zarro del Giambellino... non che questa cosa mi giunga nuova, appunto... perchè la tabbozzaggine è dentro di me, non è una scelta estetica casuale... quanta gente negli anni mi ha rimproverato di essere troppo tabbozzo... ih ih ih... tra l'altro, ieri sera mi hanno dato del disadattato sociale (d'altra parte quella famosa volta al Mac in Pagano mi avevano scambiato per un pusher, Silvi do you remember?), ed io ho risposto utilizzando un insegnamento appreso da pochissimo tempo: il modo in cui mi vesto è un modo di comunicare, di esprimere me stesso; ed io in giro voglio portare il mio quartiere.

Alla fine, voglio dire, è incredibile sta foto. Dai, cazzo, cammino troppo da tabbozzo. (ma immaginatemi, anzichè con lo smanicato bordeaux che Marina tanto odia, con il piumino bianco della HellyHansen e la cresta... sarebbe troppo, lo ammetto...)

sabato, dicembre 02, 2006

Dicembre - Scrivere, Sognare, Stravolgersi, Sopravvivere.

Di Agosto parlerò più avanti. Settembre mi ha sempre dato delle gioie, Ottobre dei pugni nello stomaco, Novembre è pungente, ed ecco che arriva lo stomachevole, nauseante Dicembre.
Novembre è un mese di quelli seri, succede sempre qualcosa, che io lo voglia o meno. Quest'anno è andato via liscio (liscio liscio liscio, mi viene da dire), soprattutto di giorno. Delle notti meglio non parlare, in fondo comincia a far buio presto e c'è troppo tempo per angosciarsi, si rischia di non risvegliarsi più (ma poi basta un suo messaggino per farmi tornare a sorridere).
Sempre una questione di luce, quindi. Perchè, in effetti, c'è una notevole dissonanza cognitiva tra ciò che sento ed il modo in cui lo esprimo. Ne parlavo ieri con la SDDDMV (Sorella Della Donna Della Mia Vita), anche quando sembro sciallato mi porto dentro qualche goccia d'insana inquietudine. Bisogna spegnere la luce perchè le manie, le paure, le piccole follie quotidiane escano allo scoperto, si facciano guardare, toccare, prendere.

Dicembre. Camminerò al buio, non mi farò trascinare dall'euforia, deciderò cosa fare sempre e solo all'ultimo secondo, mentre tutti saranno tranquilli nelle loro convinzioni. Ultimo mese dell'anno, poi si fanno un po' di conti eh Joe.
C'è ancora tempo, intanto. E luce.

Sognare, dunque, stravolgersi (ma non troppo), e cercare di sopravvivere. Ne riparliamo nel MMVII.