Those Were The Days.
Salgo sulla 95, devo andare in via Faenza. Passo davanti al campo dell'Iris, ripenso a quel gol in un torneo ai tempi dell'Under 18. Che anno sarà stato? Mah, il 99 o il 2000, chi se lo ricorda. Cross dalla destra di Nigro, il difensore davanti a me la buca di testa, è questione di un secondo, stop e tiro di destro, la palla si insacca, gran gol alla Crespolino. Esulto come il mio idolo dell'epoca Farinos (Fay', te lo ricordi?), uno a uno e palla al centro.
Se non ricordo male finì con una sconfitta, ma vabbè ("ma tu non puoi risolvere sempre tutto con un vabbè!").
Arrivo all'ufficio ma apre alle 10. Bel colpo, ed ora per 35 minuti che cazzo faccio? Non ho un centesimo in tasca, non posso neanche immalinconirmi un po' in un bar. Vabbè ("ma tu non puoi risolvere sempre tutto con un vabbè!"), mi faccio una passeggiata. Fammi vedere il campo dove si giocava contro l'Aprile 81... che sfide epiche... un campionato perso pur essendo i più forti. Dannazione. Faccio il giro dell'isolato ma è ancora troppo presto. Mi dirigerò più in là, verso il San Paolo.
Certo, potrei chiamare Fabri e chiedergli se ci beviamo un caffè insieme. Ogni volta che passo il ponte di Santa Rita mi viene in mente di chiamarlo, ma poi non lo faccio mai. Comunque, a questo punto non mi resta altro da fare che spingermi più in là, e dare un'occhiata a quella porta dove segnai proprio a Fabri, quando giocava nel Sant'Ambrogio. Che gol ragazzi. Cross dalla destra anche quella volta, stop di petto e poi collo pieno di sinistro, Fabri che esce alla disperata e mi travolge ma la palla è dentro, è dentro, è dentro, cazzo è dentro. Cado male, faccio fatica a respirare per qualche minuto, ma che goduria. Era il 17 marzo (compleanno di Billy Corgan) di non so che anno. Che goduria. Perdemmo, non mi ricordo se due o tre a uno, ma chissenefrega. Io fui sostituito sull'uno a uno. Il mio l'avevo fatto.
Attraverso dunque per andare verso il campo, e uh, questo con lo scooterone lo faccio passare perchè mi sembra che arrivi bello convinto. Scooterone... la zona è quella.. ci guardiamo... Figa non ci credo. Scoppio a ridere, si ferma, ridiamo insieme.
E bella Fabri... proprio tu...
Entro in ufficio, finalmente. Sono terzo ma mi scavallano in tre. Dovevo impiegarci due minuti, ci ho messo una mattina intera, ma anche qui no problem. Esco tranquillo, eccomi alla fermata della 95, che però non arriva. Sbattimento. E poi sta minchia di piazza Miani, non si vede se arriva l'autobus, e non c'è l'indicatore elettronico coi tempi d'attesa. Fanculo, cosa faccio? Potrei farmela a piedi, tanto in un quarto d'ora sarei a casa. Ma anche ci dovessi mettere un'ora, cosa mi cambia? Va così ultimamente. Ma no dai, aspetto un po'. No, me ne vado. No cazzo, lo so che se mi giro arriva, porca puttana. Non riesco a stare fermo, devo andare.
Comincio a camminare e mentalmente mi dico "non ti girare a guardare se arriva". Faccio qualche metro e sento il rumore di una frenata. E' arrivata la 95, porco cazzo. Lo so che è la 95, da quella fermata passano anche altri mezzi ma io so che questa frenata è della 95. Ho promesso a me stesso che non mi sarei girato, ed invece controllo. Avevo ragione. L'autobus è arrivato cinque secondi dopo che ho deciso di andarmene a piedi. Ultimamente va così.
Cammino tranquillo, non me ne frega proprio niente. Faccio una fermata, sto arrivando alla seconda e penso che, probabilmente, ci sarà una 95 in arrivo a breve termine. Mi giro, ed infatti eccola. Corsettina di dieci metri, salgo.
La morale della storia, a questo punto, trovatela voi.
Se non ricordo male finì con una sconfitta, ma vabbè ("ma tu non puoi risolvere sempre tutto con un vabbè!").
Arrivo all'ufficio ma apre alle 10. Bel colpo, ed ora per 35 minuti che cazzo faccio? Non ho un centesimo in tasca, non posso neanche immalinconirmi un po' in un bar. Vabbè ("ma tu non puoi risolvere sempre tutto con un vabbè!"), mi faccio una passeggiata. Fammi vedere il campo dove si giocava contro l'Aprile 81... che sfide epiche... un campionato perso pur essendo i più forti. Dannazione. Faccio il giro dell'isolato ma è ancora troppo presto. Mi dirigerò più in là, verso il San Paolo.
Certo, potrei chiamare Fabri e chiedergli se ci beviamo un caffè insieme. Ogni volta che passo il ponte di Santa Rita mi viene in mente di chiamarlo, ma poi non lo faccio mai. Comunque, a questo punto non mi resta altro da fare che spingermi più in là, e dare un'occhiata a quella porta dove segnai proprio a Fabri, quando giocava nel Sant'Ambrogio. Che gol ragazzi. Cross dalla destra anche quella volta, stop di petto e poi collo pieno di sinistro, Fabri che esce alla disperata e mi travolge ma la palla è dentro, è dentro, è dentro, cazzo è dentro. Cado male, faccio fatica a respirare per qualche minuto, ma che goduria. Era il 17 marzo (compleanno di Billy Corgan) di non so che anno. Che goduria. Perdemmo, non mi ricordo se due o tre a uno, ma chissenefrega. Io fui sostituito sull'uno a uno. Il mio l'avevo fatto.
Attraverso dunque per andare verso il campo, e uh, questo con lo scooterone lo faccio passare perchè mi sembra che arrivi bello convinto. Scooterone... la zona è quella.. ci guardiamo... Figa non ci credo. Scoppio a ridere, si ferma, ridiamo insieme.
E bella Fabri... proprio tu...
Entro in ufficio, finalmente. Sono terzo ma mi scavallano in tre. Dovevo impiegarci due minuti, ci ho messo una mattina intera, ma anche qui no problem. Esco tranquillo, eccomi alla fermata della 95, che però non arriva. Sbattimento. E poi sta minchia di piazza Miani, non si vede se arriva l'autobus, e non c'è l'indicatore elettronico coi tempi d'attesa. Fanculo, cosa faccio? Potrei farmela a piedi, tanto in un quarto d'ora sarei a casa. Ma anche ci dovessi mettere un'ora, cosa mi cambia? Va così ultimamente. Ma no dai, aspetto un po'. No, me ne vado. No cazzo, lo so che se mi giro arriva, porca puttana. Non riesco a stare fermo, devo andare.
Comincio a camminare e mentalmente mi dico "non ti girare a guardare se arriva". Faccio qualche metro e sento il rumore di una frenata. E' arrivata la 95, porco cazzo. Lo so che è la 95, da quella fermata passano anche altri mezzi ma io so che questa frenata è della 95. Ho promesso a me stesso che non mi sarei girato, ed invece controllo. Avevo ragione. L'autobus è arrivato cinque secondi dopo che ho deciso di andarmene a piedi. Ultimamente va così.
Cammino tranquillo, non me ne frega proprio niente. Faccio una fermata, sto arrivando alla seconda e penso che, probabilmente, ci sarà una 95 in arrivo a breve termine. Mi giro, ed infatti eccola. Corsettina di dieci metri, salgo.
La morale della storia, a questo punto, trovatela voi.
3 Comments:
At 20 dicembre, 2006 16:02, il capitano said…
persa una 95 ne arriva un'altra?
....tempi duri Joe....io non mi giro....al limite la 95 mi suonerà per salire, magari tra una fermata e l'altra.
Nikodejan
At 20 dicembre, 2006 23:38, krepa said…
che i treni, o le 95, passano sempre più volte...soprattutto quando si è giovani e molto sprovveduti...insomma sognatori
e vale anche per le donne
At 21 dicembre, 2006 08:19, Anonimo said…
Per me dovresti preoccuparti il giorno che di 95 non ne passeranno più...
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