BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

giovedì, febbraio 21, 2013

La Canzone Dell'Amore Perduto

E' il Bagninazzo, sempre lui, che ultimamente tira fuori una chicca dietro l'altra. Ascolta questa canzone, mi dice, la conosci?, forse sì, forse no, l'apatia mi sorprende alle spalle e non so più reagire, apparentemente; qualcosa va sempre storto in questa testa di legno, in questo cuore che sta guarendo, in quest'anima inquieta che da troppo tempo si è assopita, snaturata, quasi avvilita. Me ne vado a Venezia Fez, sei contento? E lui risponde rilanciando la posta, mandami la foto dal centro culturale Don Orione, te lo ricordi "l'hotel della gita", che poi hotel non era... (ne ho parlato distrattamente qui). Obbedisco, gli sbattimenti in giro con la Meravijosa sono tutta un'altra storia, riesco a non immalinconirmi grazie al suo entusiasmo, possibile?, mi scappa una mezza risata, un sussulto, uno sguardo nel vuoto verso un cortile che ho sicuramente calpestato, ma i ricordi sono andati, annebbiati, com'è triste Venezia, soltanto diciott'anni dopo. Inviamo la foto, il mandante dei miei atti eroici e sconsiderati  è contento. Sbuffo.

E la canzone? La ascolto, non mi ci ritrovo inizialmente, allora faccio passare qualche giorno, la tengo in standby finchè non mi faccio travolgere, "e quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai"; improvvisamente sembra che qualcuno stia cercando di comunicare con me da un passato remoto, da una galassia parallela, da un pomeriggio veneziano, da un angolo opposto dell'Universo, outside ideas of right doing and wrong doing, là qualcuno mi sta chiamando, io stringo i pugni e vorrei forse gridare... Ma scelgo ancora una volta la strada del silenzio, perchè non ho la forza di raccontare a me stesso tutto ciò che sta succedendo. Subisco, resto appeso, verrà il momento di fare i conti con tutto quanto. Il Bagninazzo, sempre lui, un uomo per mille stagioni, sentenzia a fine telefonata: lo sai che sguazzo quando posso vestire i panni del Bagnino... lo sai che per me è la massima goduria immaginabile. Ma qui sei tu che devi deciderti. Prima o poi Fez, tu devi chiudere quel dannato cerchio. E così sia.

martedì, febbraio 19, 2013

Distrattamente Mi Accorgo Dei Marta Sui Tubi

E io sarei
con te sarei pronto a fare tutto un'altra volta
e tuffarmi nella tua purezza
perchè ormai non posso più, più stare senza
quando tornerà, quando tornerà l'essenza
la raccoglierai tu

Chiedo perdono ai punti cardinali dello stare al mondo
per non averli riconosciuti
chiedo perdono a ognuna delle lacrime
che non ho bevuto
e io vorrei, e io vorrei
vorrei prenderti le mani e berci dentro
e tuffarmi nella tua purezza
 

Solo se lo vuoi tu

lunedì, febbraio 11, 2013

Anche Solo Per Un Fatto Statistico

Provo a non pensare a ogni concetto (ce ne fosse uno che mi faccia rigar dritto), ma sono preda di me stesso, delle mie piccole grandi ansie, dei traumi irrisolti del passato. Sogno la scuola, il banco là in fondo, le chiacchiere con Fabri e Teo, poi mi faccio prendere dall'angoscia, saranno sei mesi che non interroga in Storia, e nemmeno in Filosofia, cazzo Teo ma come facciamo?, quest'anno c'è la matura! E devo sforzarmi di reagire, per rispondermi da solo, sei vecchio ormai, che cazzo dici la maturità si fa una volta soltanto, e tu hai già dato... perfino la Calatti mi fece i complimenti, impossibile dimenticare. Una, due, tre volte al mese, o forse a settimana: ultimamente va così. Ma è davvero possibile lasciarsi tutto alle spalle? Io ci credo, ma non ci riesco. Mercoledì parto per Venezia, ci penso un po' su e poi vi saprò dire. Nel frattempo è tornato anche il Bagnino. Che quando è via dall'Italia è sempre un bel casino.