AND LIVING UNDERGLASS
"Sarò lì con voi ogni volta che direte babbo" (Valeria)
Me lo sono detto più e più volte, anche se da solo, in queste ultime 24 ore. Accidenti se sono il capo dei babbi. Ma cosa volete farci, sono fatto così. Non è che mi disegnano così, è che sono proprio un babbo.
E da buon babbo ho anche creduto nell'esistenza del gran visir di tutti i babbi: Babbo Natale.
Ma a me Babbo Natale non diminuisce le tasse, nè mi offre un buon lavoro o una migliore assistenza sanitaria (remembere proteine?). No, a me Babbo Natale ha promesso, novello Mago Do Nascimiento (4 anni per lui), fortuna in amore.
Avendomela promessa, e fidandomi di lui, ci ho creduto. Ci ho sperato. Ci ho pure perso del tempo. Tanto tempo.
Tanto tempo.
Troppo tempo se non sei un gatto che si può permettere di dormire 18 ore al giorno.
Ma chi si illude, non è per forza un babbo accidenti.
Io lo sono, in toto, perchè mi sono auto-convinto. Perchè ho interpretato delle parole nel modo che più mi erano congeniali. Ma bastava leggere un po' più attentamente per capire cosa significavano quelle parole. Quelle "strade da percorrere". Quei "tentativi".
Quei tentativi di dirmi che non c'erano più tentativi.
Io ci ho provato fino all'ultimo. Ho tirato i fumogeni sul campo della mia relazione (senza colpire Dida) tentando quantomeno di posticipare il fischio finale.
Poi, magistralmente, ho estratto il cartellino rosso e mi sono espulso.
(Potevo fare com il leggendario Mario Basler, che si auto-sostituì dopo aver segnato un gol su punizione, perchè il mister l'aveva tenuto in panchina per troppo tempo. No, io ho fatto di più. Mi sono auto-espulso)
Cerco di andare avanti intanto. Ma le prime sensazioni non sono buone.
Me lo sono detto più e più volte, anche se da solo, in queste ultime 24 ore. Accidenti se sono il capo dei babbi. Ma cosa volete farci, sono fatto così. Non è che mi disegnano così, è che sono proprio un babbo.
E da buon babbo ho anche creduto nell'esistenza del gran visir di tutti i babbi: Babbo Natale.
Ma a me Babbo Natale non diminuisce le tasse, nè mi offre un buon lavoro o una migliore assistenza sanitaria (remembere proteine?). No, a me Babbo Natale ha promesso, novello Mago Do Nascimiento (4 anni per lui), fortuna in amore.
Avendomela promessa, e fidandomi di lui, ci ho creduto. Ci ho sperato. Ci ho pure perso del tempo. Tanto tempo.
Tanto tempo.
Troppo tempo se non sei un gatto che si può permettere di dormire 18 ore al giorno.
Ma chi si illude, non è per forza un babbo accidenti.
Io lo sono, in toto, perchè mi sono auto-convinto. Perchè ho interpretato delle parole nel modo che più mi erano congeniali. Ma bastava leggere un po' più attentamente per capire cosa significavano quelle parole. Quelle "strade da percorrere". Quei "tentativi".
Quei tentativi di dirmi che non c'erano più tentativi.
Io ci ho provato fino all'ultimo. Ho tirato i fumogeni sul campo della mia relazione (senza colpire Dida) tentando quantomeno di posticipare il fischio finale.
Poi, magistralmente, ho estratto il cartellino rosso e mi sono espulso.
(Potevo fare com il leggendario Mario Basler, che si auto-sostituì dopo aver segnato un gol su punizione, perchè il mister l'aveva tenuto in panchina per troppo tempo. No, io ho fatto di più. Mi sono auto-espulso)
Cerco di andare avanti intanto. Ma le prime sensazioni non sono buone.
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