Asterisco - Quinta (Ultima) Parte
Ed è ora, a più di un mese e mezzo dall'incidente mortale di Blago e del suo socio, che ho rielaborato il tutto e ho deciso di raccontarlo.
Cos'è successo dopo quella sera, bè, è storia recente.
L'amico Albe, che ha curato in ogni dettaglio le fasi dello "scambio", ha deciso, una volta acchiappati i soldoni, che la Punto Cabrio gli andava troppo stretta; ora se la scialla in Mini Cooper. Progetti ne ha ancora tanti, stranamente sono un po' meno folli del solito, ma ci vorrà un po' di tempo comunque per attuarli ("dobbiamo cominciare a vivere"). La morte di Blago, ma soprattutto il modo in cui questi si era comportato, l'ha ferito profondamente. Per superare il momento difficile, per scacciare i cattivi pensieri, non c'è altra cosa da fare che buttarsi in nuove esperienze; e di certo saranno un po' meno pericolose.
Il buon Silvio alla fine ha avuto la sua parte; inizialmente voleva rifiutare, ma poi deve aver pensato che in fondo accettare quei soldi non poteva essere più di tanto un problema. Si sa com'è fatto, per lui non c'è mai problema. Abbellirà il Dundas e questo è importante.
Tutti felici, quindi.
Quanto a me, bè, ho avuto bisogno di un po' di tempo per riprendermi e per capire quello che era successo.
Nei giorni successivi all'incidente di Blago, mi sembrava di scorgere ogni tanto come un'ombra dietro di me, quando camminavo per la strada. Maledette paranoie. Ma che paura, cazzo. Una sensazione bruttissima. Alla quale ho dato un senso, una logica, da poco tempo.
E' stato l'altra mattina, davanti allo specchio, che ho ripensato a tutto quello che avevamo combinato. A tutto quello che il destino aveva combinato, dalla notte d'amore con Lucia alla fuga dal Dundas. Non che prima non ci avessi pensato. Ma è stato in quel preciso momento che mi sono accorto del senso della nostra avventura.
E' stata questione di un attimo. L'ombra che mi spaventava d'improvviso assumeva una forma a me conosciuta. Una forma che contiene un significato ben preciso.
Dopo tutto quello che era successo, l'asterisco era ancora lì, a ricordarmi ciò che sono e ciò che dovrei invece essere.
Cos'è successo dopo quella sera, bè, è storia recente.
L'amico Albe, che ha curato in ogni dettaglio le fasi dello "scambio", ha deciso, una volta acchiappati i soldoni, che la Punto Cabrio gli andava troppo stretta; ora se la scialla in Mini Cooper. Progetti ne ha ancora tanti, stranamente sono un po' meno folli del solito, ma ci vorrà un po' di tempo comunque per attuarli ("dobbiamo cominciare a vivere"). La morte di Blago, ma soprattutto il modo in cui questi si era comportato, l'ha ferito profondamente. Per superare il momento difficile, per scacciare i cattivi pensieri, non c'è altra cosa da fare che buttarsi in nuove esperienze; e di certo saranno un po' meno pericolose.
Il buon Silvio alla fine ha avuto la sua parte; inizialmente voleva rifiutare, ma poi deve aver pensato che in fondo accettare quei soldi non poteva essere più di tanto un problema. Si sa com'è fatto, per lui non c'è mai problema. Abbellirà il Dundas e questo è importante.
Tutti felici, quindi.
Quanto a me, bè, ho avuto bisogno di un po' di tempo per riprendermi e per capire quello che era successo.
Nei giorni successivi all'incidente di Blago, mi sembrava di scorgere ogni tanto come un'ombra dietro di me, quando camminavo per la strada. Maledette paranoie. Ma che paura, cazzo. Una sensazione bruttissima. Alla quale ho dato un senso, una logica, da poco tempo.
E' stato l'altra mattina, davanti allo specchio, che ho ripensato a tutto quello che avevamo combinato. A tutto quello che il destino aveva combinato, dalla notte d'amore con Lucia alla fuga dal Dundas. Non che prima non ci avessi pensato. Ma è stato in quel preciso momento che mi sono accorto del senso della nostra avventura.
E' stata questione di un attimo. L'ombra che mi spaventava d'improvviso assumeva una forma a me conosciuta. Una forma che contiene un significato ben preciso.
Dopo tutto quello che era successo, l'asterisco era ancora lì, a ricordarmi ciò che sono e ciò che dovrei invece essere.
1 Comments:
At 25 aprile, 2005 01:02, Anonimo said…
Ciao Carlitos... Ho apena finito di leggere la penultima parte della tua storia....davvero avvincente. Nonostante quasi tutte le carte siano state scoperte c'è ancora un casino di suspance....complimenti. Cmq volevo farti una domanda....a proposito di quanto ci siamo detti qualche giorno fa al telefono. Sai ho appena messo su Adore, era davvero un casino che non riascoltavo le magiche parole di Tear e For Martha...e mi è venuto in mente che questo disco era uscito proprio qualche mese prima che partissimo per la nostra vacanza di Cesenatico....e che un casino di volte abbiamo cantato a squarciagola le canzoni di billy....per questo mi è venuto in mente di chiederti....eravamo veramente soltanto dei "ragazzini" ?
Dio che bei tempi....sarà che sono un maledetto nostalgico (paranoico....e sto scrivendo ad uno che vive delle paranoie altrui) ma questo disco è stupendo....e te la ricordi"crestfalen" in versione live....basta che se no mi taglio!
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