Quattro.
Un po' più stanco e affannato, rispetto a quattro anni fa; sempre notturno e pensieroso però, a metà fra la malinconia e l'incertezza. Ieri c'erano il Barça di Ronaldinho ed il Chelsea del mio amico Josè; c'era quel Capodanno appena passato, apice ed allo stesso tempo epilogo di una stagione d'amicizia e d'amore; c'era tanta voglia di esprimere i miei sentimenti, renderli indelebili e duraturi, perchè troppe cose avevo da dire e volevo che non andassero perse.
Oggi, bè, Josè si gioca tutto contro il Manchester e l'attesa è agitata; il mio amico "muto" ha dichiarato di non essere un pirla (proprio come Josè), ed anche oggi posso essere felice dei consigli che gli ho dato; la mia ex fidanzata si è laureata, mentre la mia morosona bella si trova nel suo continente d'origine.
No, non festeggio questi quattro anni di blog. Penso che non ce ne sia motivo. So soltanto che ogni tanto mi rileggo, e trovo spesso qualcosa di cui compiacermi (dal punto di vista letterario, s'intende). Questa è forse l'unica cosa che conta. Il resto è Breathing Underwater: lo puoi amare, lo devi odiare, non devi capire a tutti i costi, e non devi chiederti perchè.
Oggi, bè, Josè si gioca tutto contro il Manchester e l'attesa è agitata; il mio amico "muto" ha dichiarato di non essere un pirla (proprio come Josè), ed anche oggi posso essere felice dei consigli che gli ho dato; la mia ex fidanzata si è laureata, mentre la mia morosona bella si trova nel suo continente d'origine.
No, non festeggio questi quattro anni di blog. Penso che non ce ne sia motivo. So soltanto che ogni tanto mi rileggo, e trovo spesso qualcosa di cui compiacermi (dal punto di vista letterario, s'intende). Questa è forse l'unica cosa che conta. Il resto è Breathing Underwater: lo puoi amare, lo devi odiare, non devi capire a tutti i costi, e non devi chiederti perchè.
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