Ridere Di Te.
Sono passato da via Celoria, in macchina con la SoCia Ritrovata, dopo un paio di sketch divertenti (anche se Piello era da uccidere). Poi sono passati dei giorni ma io sono ancora lì, su quel marciapiede che un tempo conoscevo un po' meglio. Il tempo uccide, eh Joe? Via Celoria... mi vieni a prendere?, mai una volta che qualcosa andasse per il verso giusto. E poi vennero i litigi, ma più che altro le incomprensioni, l'incapacità di andare avanti, il rancore per quelle piccole cose che erano diventate enormi. Ti vengo a prendere, sì, un giorno forse saremo capaci di sorridere per tutto questo; io non ho mai pensato a come è finita, al significato della parola fine, ma mi rendo conto sempre di più di quanto siamo lontani e non posso che dispiacermi. Non tornerò in via Celoria, mi sembra assurdo non voler/poter condividere niente con te che eri la mia vita. Mi fa ancora un effetto strano ripensare a quando eravamo io&te, non mi chiedo se la strada percorsa è stata giusta, so solo che voglio tenermi stretto quello che ho, perchè è qualcosa di grande e stupendo. Sono passato da via Celoria, in macchina con la SoCiA in cerca di una piadina; ma sono ancora lì, e l'impossibilità di muovermi rende tutto annebbiato, confuso, commovente.
"Mi vieni a prendere, così stiamo un po' insieme?"
"Minchia, ma ci metto un'ora, che palle."
"Mi vieni a prendere, così stiamo un po' insieme?"
"Minchia, ma ci metto un'ora, che palle."
1 Comments:
At 06 marzo, 2009 12:16, Anonimo said…
:(
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