LA TERZA COPPA DEI CAMPIONI.
Boh. La terza Coppa dei Campioni. Cioè, rendiamoci conto. I gol di Milito, il pianto di Josè, Javier che alza la coppa con quello sguardo da invasato, i racconti che arrivano da Madrid. C'è decisamente ancora troppa roba in testa, materiale da rielaborare, come se, a distanza di cinque giorni, ancora non mi fossi reso conto di ciò che è successo. Ero là ad aspettare i ragazzi, certo, ho resistito fino alla fine, ed erano le sei del mattino ormai. Ho urlato, ho gioito, forse ho pianto per qualche istante (oh, sì). Ma è ancora tutto qui, da metabolizzare. Siamo campioni d'Europa per la terza volta. Continuo a ripensare alla terza volta dei cugini, mille anni fa ormai. Vivere a Milano vuol dire questo, misurarsi con una tifoseria che ha conosciuto la gloria (ma è finita) e le disfatte (com'è il campionato di serie B? Noi non lo sappiamo); la loro terza risale al 1989, ed io me la ricordo bene quella notte, le doppiette degli olandesi, la Steaua umiliata, il tizio che abita di fronte a me che espone una bandiera rossonera ad ogni gol. Non potrà mica averne una quarta, mi dico verso la fine. E invece ce l'aveva. Ne seguirono altre, certo, ed è meglio tacere forse degli anni Novanta. Ma oggi, nel presente, i campioni siamo noi, noi che abbiamo dominato in Italia negli ultimi quattro anni, noi che quest'anno ci siamo presi tutto. Continuo a pensare che niente, nemmeno dieci Coppe dei Campioni consecutive mi restituiranno ciò che altri ci hanno indebitamente tolto; niente mi restituirà il pomeriggio del 26 aprile 1998, che sia chiaro. Continuiamo a volare, con questa fiducia, con questo spirito, senza curarci degli altri. Ripetersi sarà impossibile ma il belllo è proprio questo; averli distrutti, relegandoli al silenzio, è un qualcosa di cui godere all'infinito. Abbiamo vinto tutto ciò che c'era da vincere.
Ancora una volta, è stupendo essere Interisti.
Ancora una volta, è stupendo essere Interisti.
"A me, che sono innamorato
non venite a raccontare
non venite a raccontare
quello che l'Inter deve fare"
2 Comments:
At 28 maggio, 2010 09:05, becks said…
il 26 aprile 1998 ho assistito al più grande furto nella storia dello sport
e sono milanista
e lo dico con onestà
che scandalo
non ho parole
che schifo la juve
At 04 giugno, 2010 15:27, krepa said…
mamma mia lo leggo solo ora...
però mi fai venire davvero le lacrime agli occhi...
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