Forse Senza Calcio Sarai Più Felice.
Ronnie. Venire a vederti era uno spettacolo, un'emozione intensissima, fino a quel momento sconosciuta. Anche se alla prima fu Recoba a regalarci la vittoria, con quei due missili all'incrocio dei pali che a ripensarci... che giocatore sarebbe potuto diventare. Ma non si possono avere rimpianti sul Chino... con te sì però. Ronnie, il primo gol a Bologna e dover aspettare Novantesimo Minuto per gustarlo. Sublime. La cavalcata d'inizio anno ed il primo stop proprio quando non ci sei tu, in quel di Udine. La vittoria sulla juve ed un periodo difficile... Ronnie, il milan annichilito nel derby con quello scatto che culmina in un pallonetto al volo. La partita contro il Lecce a far coppia con Kanu, il gol contro lo Spartak Mosca sentito via radio durante gli allenamenti, correndo con gli auricolari, uno io e uno Sfo: ue ragazzi il Fenomeno deve aver segnato un gol dei suoi, qui il cronista sta impazzendo! Ronnie, un pomeriggio di Aprile che mai nessuno mi restituirà e che oggi in molti, in troppi, si dimenticano. Ronnie. Una stagione complicata ed il doppio infortunio. L'inquietudine di quella sera di primavera del 2000, e la mattina dopo Fabri che scherza mimando la caduta: io con uno sguardo gli intimo di smetterla. L'attesa, la speranza, le inevitabili cadute, dolorosissime e frequenti. Ronnie, il giocatore che più abbiamo amato e che forse non tornerà più. E invece. Il 4 Novembre del 2001 contro il Lecce, ma te ne vai fuori per un piccolo risentimento dopo pochi minuti. Il ritorno a Brescia, un mesetto dopo, ed io sul pullman che mi porta a Legnano ad ascoltare la radio, piango di nascosto al tuo gol, seduto in un angolino là in fondo. Ronnie, quante volte abbiamo pianto per te? La doppietta contro il Brescia al ritorno, allo stadio col Krepa e Sfo. La punizione contro il Piacenza, noi là nell'angolino al primo anello blu. La trasferta contro il Chievo, cazzo eri ad un metro da me mentre esultavi per il 2-1 che ci avrebbe spianato la strada. Ricordo il tuo sguardo, il tuo sorriso, e poi vado ad abbracciarmi con cento sconosciuti là giù nel parterre del Bentegodi. Ronnie, le lacrime di chi si è perso al momento sbagliato ad inizio Maggio. Le dichiarazioni sballate dopo aver sollevato la Coppa del Mondo, le rivelazioni di Cadena Ser, non poterci credere. No. Ronnie. Il tuo addio, la tua fuga inspiegabile, il tuo ritorno quantomeno irritante. Nessuno ti ha mai amato quanto noi, Ronnie. E' bene che tu lo sappia. Io ti ringrazio per ogni volta che hai toccato il pallone con indosso la maglia nerazzurra. E' stato qualcosa di magico ed irripetibile. Ronnie, quanto t'abbiamo amato. Chissà se lo capirai mai.
2 Comments:
At 18 febbraio, 2011 11:57, Mary said…
R9, indossavo la sua maglia guardando la finale del 22/05/2010, mi sentivo tranquilla e sapevo di avere addosso la maglia del giocatore più forte che l'Inter abbia mai ingaggiato.
Mi ricordo tutto, cose stupende e sofferenze atroci, come quel goal nel derby con la maglia del milan, ero in tribuna rossa e ho detto a mio padre: "dimmi solo che non ha segnato Ronnie"...e invece si, ma che importa?Loro non lo hanno mai nè avuto, nè amato come noi.
Il Fenomeno ce l'abbiamo noi, ce l'abbiamo noi, ce l'abbiamo noiiiii!!!
At 18 febbraio, 2011 14:24, CristianoRonaldo10 said…
Ronaldo è stato "un" anzi "il" patrimonio del calcio,
sicuramente voi lo avete fatto esplodere e conoscere in Italia
ma Ronaldo è ed era di tutti
anche di noi milanisti, seppur grasso e stanco, con una finta dribblava ancora il mondo, Ronaldo è stato il prototipo di calciatore del 2000 già nei primi anni'90,
Ronaldo è stato un simbolo planetario e totale come forse nemmeno Messi e CR sono adesso;
Ronaldo è stato Ronaldo
insomma inconfutabilmente primo solo unico e vero Ronaldo del calcio
non solo per un nome o un soprannome diverso
ma davanti a lui, a lui al top
i Cristiani e i De Assis non erano per niente Ronaldo
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