BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

venerdì, aprile 22, 2011

Quanta Simpatia Puoi Trovare!

Quando, a cinque giorni dal Natale, dei simpatici ladruncoli sono entrati qua a creare del simpatico sconquasso, mi sono da subito impegnato per non dare troppo peso a questa storia; piangere, disperarsi, strapparsi i capelli e spiattellare tutto quanto sarebbe stata una doppia sconfitta, mentre io volevo riportare il conteggio in parità. Avranno anche rubato ciò che era mio, ma io non darò mai loro la soddisfazione di mostrarmi affranto, o fuori di testa per la rabbia, o afasico, apatico, a-qualsiasicosico.

Ma soprattutto, quel pomeriggio promisi a mia'amma che mi sarei trovato un nuovo lavoro e che avrei ricomprato tutto.

Il 23 notte, 72 ore circa dopo il simpatico misfatto, parto per Mahè, lasciando un po' nello sconforto i miei e la mia sorellona: mentre io passo il Natale -scusate l'espressione- con le palle in acqua (la caldissima, trasparente acqua dell'Oceano Indiano), i tre rimanenti Rokocokos si deprimono vicendevolmente.

Ho riso rileggendo pochi giorni fa l'sms post-pranzo di mia sorella, che mi implorava di non ripetere mai più una simile esperienza: mai più il Natale senza di te!, sembra volermi intimare. E pensare che per merito suo il Natale scorso sono dovuto SCAPPARE DI CASA, trovando rifugio per tre giorni in quel di Baggio. (è difficile seguire un senso logico quando la cena è quasi pronta e la serata al Dundy è ancora tutta da organizzare)

Quindi. Torno nel gelo milanese dopo 16 giorni a trenta gradi, e per prima cosa mi ricompro un pc. Senza pensare a quel che ho perso (foto di una vita -ma non tutte- mail di una vita -ma non tutte- bozze, racconti a metà, appunti vari); fatica immane ma doverosa, dovuta, voluta, solitaria. Io odio affrontare i rischi della vita da solo, ma quando accade scopro sempre un me stesso diverso da come mi immagino; confrontarsi, auto-sfidarsi, è sempre positivo. Facile a dirsi... Comunque sia, grazie anche all'aiuto del Bagninazzo e della BigMoreFromAfrica, riprendo possesso di un pc ad inizio Gennaio e aiuto mia'amma ad acquistare quello di Timoteo (altro caso impossibile da raccontare... ci vorrebbero mille blog per spiegare quanto è successo nei giorni successivi alla consegna... forse un giorno scriverò un libro, ve l'ho mai detto?).

E arriviamo a ieri mattina. Mi vesto di corsa, sette del mattino, ho il mio lavoretto pregno di piccole difficoltà ed effimere soddisfazioni; ma è un lavoro. Vero. Che mi tira giù dal letto alle sei e mezza del mattino (ma a settimane alterne!) e non mi fa uscire la sera (ma a settimane alterne!). Sfodero l'occhialata tamarra, che con il taglio di capelli made in China ci sta che è un piacere. Ed a quel punto penso: l'orologio. Il mio cazzo di orologio stra-arrogante della Diesel, che quei simpatici farabutti mi hanno simpaticamente preso a prestito senza simpaticamente restituirmelo. Quanto cazzo ci starebbe bene oggi che mi sento (dunque sono) iper-tamarro. E penso alla promessa fatta a mia'amma piangente quel pomeriggio in via Vico, a cinque giorni dal Natale, con la Minou che era appena saltata fuori, una consolle che non sarei mai riuscito a cablare e mille sbattimenti ancora da affrontare prima di partire per il continente Nigga. Mi manca il mio orologio tamarro. Ho promesso a mia'amma che me lo sarei ricomprato quanto prima. Lo devo a lei, lo devo A ME. Per dimostrare a lei, a me, al mondo intero, che alle volte so essere uomo ed affrontare tutto ciò che ne consegue. Ecco, la morale in fondo è tutta qui.

Così, quando mi vedrete con il mio nuovo orologio, tamarro, arrogante, stratosferico, sappiatelo per certo: avrò chiuso un capitolo amarognolo della mia esistenza, e sarò davvero, finalmente, felice.

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