BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

martedì, marzo 15, 2011

Sentirsi Birichini.

Vado a farmi una pennica, che ormai sono le cinque del pomeriggio e sono esattamente 24 ore che beviamo e mangiamo come dei maiali. Corvino non è sempre stata così, o meglio; si è sempre mangiato e bevuto, ballato ed esagerato, riso e scherzato. Ma le corvinate si sono rinnovate, evolute, trasformate di volta in volta; sempre in meglio, anche se ormai gli anni passano, i muri avrebbero migliaia di storie da raccontare e superarsi sembra impossibile. Qui, in questa stanza, dove stanotte ho dormito con la Morosona, in passato ho diviso il letto con personaggi del calibro del Perkovic, del Varano (che si ritrovò la mattina sul pavimento), il prode Arlino, il vecchio Nikodejan... e ora sono qui, semi-dormiente, mentre i miei compari di sventura sono di sopra a tentare di digerire il pantagruelico pranzo domenicale svaccati sul divano. Corvino ha saputo rinnovarsi sempre: è qualcosa di pazzesco, soprattutto se ripenso a quella grigliata del luglio 2005 che sancì una fine ma soprattutto un nuovo inizio. E qui ci siamo ritrovati, uniti, divertiti ma soprattutto rifugiati, ogni volta che ne avevamo bisogno; è ancora così. Mi sparo questa oretta di sonno, ma sono sopraffatto dai ricordi, dai volti dai nomi dalle bottiglie di Jaeger dalle incredibili peripezie dai cori per il Gianfra... Corvino, ancora una volta, mi ha stordito e rapito; tre quarti d'ora di macchina e sei a una vita da Milano, fino a quando gli ultimi cori echeggiano per le scale, il vetro è buttato e le macchine fanno manovra. Sorrido, se mi avessero detto che un giorno, molto lontano, qui a Corvino sarei salito con la Sylvie ed il suo fidanzato, che io le ho presentato, non mi sarei messo a ridere... di più.

Siamo noi che ci rifugiamo, che ci reinventiamo, che vogliamo godercela ogni tanto, perchè cazzo ce lo meritiamo anche. Io non vorrei mai abbandonare questa casa, questo paesaggio (ho mille foto della collina di fronte a noi, tutte ugualissime, ma non posso farne a meno!), il viaggio di ritorno è spesso muto, sette anni fa Corvino non era Travedona, oggi è un luogo irrinunciabile.

Non c'è altro posto dove voglia andare, non c'è altra gente con cui voglia stare.

1 Comments:

  • At 15 marzo, 2011 11:52, Anonymous Sy said…

    potrei scrivere 1000 parole, ma non riuscirei ed esprimere nemmeno la metà di quello che mi hai fatto sentire, quindi te ne dirà solo una: GRAZIE, per la voglia di esserci e per la voglia di reiventarti con me e con noi, per essere parte fondamentale di questo nuovo gruppo di pazzi, per avermi presentato quel tamarro del mio moroso,per avermi detto che volevi dormire lì e per il tuo esserci e non esserci che ti rende prezioso ogni giorno. "oggi resta qui con me, niente può dividere....."

     

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