BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

sabato, gennaio 07, 2006

Changes.

Nothing left to say, diceva Billy all'inizio di Soma, e forse è proprio così, non c'è niente da dire, sarebbe il caso di spegnere il pc e riaggiornare il blog tra un mese, per vedere se qualcosa è cambiato veramente.
Ma è Changes di Tupac che mi fa da colonna sonora, aveva ragione il Varano, se la giornata è uggiosa devi ascoltarla... e a Londra sul mio divano non facevo che spararmela in continuazione, chiedendomi se quello era il posto in cui volevo essere, se quella era la vacanza che mi aspettavo... un po' di malinconia, pensando agli amigos lasciati qua che scazzavano tra di loro, ma la risposta era sì, anche se l'entusiasmo non era alle stelle, ne valeva davvero la pena. Cazzo tornerò.
E poi... e poi forse vorrei veramente trovare un equilibrio, una dimensione mia, in cui nessun allenatore minchione mi possa far passare la voglia di giocare a calcio... il momento è difficile e forse leggere la biografia di Tony Adams mi darà una mano (però è in inglese e faccio una fatica terribile).
So resistere a tutto fuorchè alle tentazioni, infine, sosteneva Oscar Wilde, il dandy, o il culatùn per dirla alla milanese: anch'io non resisto alle tentazioni, ma questo è il momento di interrogarsi e trovare delle risposte.

Si stava tanto bene, su quel divano ad ascoltare Tupac... le note suonano ancora, lontane, la vita di Milano mi sta già togliendo tutto. Chi può tirarmi fuori di qui? Forse nessuno. Lotterò a modo mio, non per essere simpatico nè per farmi accettare: lotterò per me e questo dovrà star bene a tutti. Nothing left... to say.

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