BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

giovedì, agosto 31, 2006

Billy, Sossio, Giuliano, Brandon, Dylan, La Vale.

Ecco, vorrei avere l'abilità descritta da Billy Corgan in Cupid de locke: "we speak the unspeakable, we seek the unseekable".
Sì, vorrei parlare l'unspeakable, per raccontare di quella mattina di metà maggio, con Sossio Aruta che mi faceva compagnia in tv mentre rielaboravo sdraiato su un divano le follie della notte appena trascorsa.
Ma io quella capacità non ce l'ho. Rimane tutto dentro al cuore, come recitava quel geniaccio di Giuliano Palma.

Domani mattina c'è una superpuntatona di Beverly Hills. Che poi, in realtà non è una di quelle più importanti, per la serie intendo. Ma per me è decisamente un nodo cruciale. Prima di vedere questo episodio, non mi ero mai veramente appassionato a Beverly. Quando, nell'estate del 2002, mi imbattei in Brandon alle prese con un servizio per il giornale della scuola, bè, tutto cambiò. Da lì fu il delirio: Beverly diventò per me un cult al pari di Twin Peaks e Professione Vacanze, e Dylan McKay un idolo assoluto, davvero fuori da ogni paragone.

Certo, a ripensarci, voglio dire, Billy Corgan ne sa una cifra eh. Un pomeriggio a Villasimius, eravamo soli io, lui e i miei momenti di malinconia. Billy intonava le prime strofe di "Soma" ed io le traducevo ad alta voce, incurante della presenza della Vale, che ovviamente mi guardava attonita. "Più nulla da dire, e ora non mi resta che fuggire da te"... e così via, finchè la Vale scoppia a ridere, viene verso di me, mi dà un bacino sulla guancia, mi dice qualcosa tipo "sei proprio incredibile ah ah ah". Allora rido anch'io. Nothing left to say.