BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

domenica, luglio 18, 2010

And The Law Won.

Sto tornando a casa in una domenica da pazzi, per il caldo e per l'attesa (vogliamo dire l'ansia) degli impegni dei prossimi due giorni. Mi sono gustato un cielo da brividi, non sembra neanche Milano, lo dico ma non lo penso, perchè in fin dei conti di Milano sono innamorato anche perchè ogni tanto regala dei colori così.
Mi bevo un cocacolone in post-serata, la Morosona è alle prese con libri, costumi e pareo; beata lei. Domani è un gran giorno, oh sì, mentre io divido caldo e ventilatore col Morosona's Brother. Sono chiacchiere leggere, nonostante questo orecchio maledetto che non mi dà tregua da una settimana ormai.

Allora sono arrogante sul mio timido pick-up, e quando arrivo in Tirana decido che no, non ho voglia di tornare a casa; mi faccio un giro. Passo allora davanti al Dundas, butto un occhio ma è domenica sera, cosa spero di trovare? Proseguo per stradine e semafori conosciuti anni e anni orsono, e mai più abbandonati (seppur poco frequentati). Penso alle persone lontane, a Jodie, a TommyBoy, alle vite degli altri, ai destini che si incrociano ed a volte si separano, al luglio di due anni fa, con la Morosona in montagna e Ermes che mi sfidava ogni sera alla play. Un luglio clamoroso, quello del 2008; e ci voleva, visto l'apocalittico luglio '07 (sul quale taccio). E oggi, Joe, quale bilancio in questo afoso, umido, de-bagninizzato luglio '10? E' strano da dire, ma certe cose non cambiano mai. Il Dundas, luogo degli incontri più imprevedibili e sconvolgenti, da sempre patria di disperazione ed allegria; i mille compleanni da festeggiare, tutti importanti. Le vacanze da prenotare senza una minima idea, il cielo delle nove di sera e quello delle sei del mattino; i sedici week-end consecutivi in compagnia della Sylvie, ovviamente, gli sbattimenti lavorativi ed il poco tempo da dedicare al blog. Qualcosa di nuovo c'è allora, in questo eterno ritorno di buoni pensieri e cattive azioni. Questo è Joe targato 2010, una sorpresa dietro ogni angolo, uno sclero dopo ogni errore, un progetto in cui credere per la prima volta dopo nove anni. Ci sto davvero credendo. E ancora non ci credo.