Hey Jude
Com'è, come non è, non riesco ad andare a dormire prima delle tre nemmeno quando sono stanco morto come ieri sera. Con tutto il freddo pomeridiano che mi aveva distrutto e la conversazione al telefono col bagnino pizzettato scultore gonfiante che mi aveva dato una scossa bella potente. Non c'è verso, devo ascoltare Hey Jude tutte le notti altrimenti non riesco ad addormentarmi. Unitelo al fatto che non riesco più a mangiare a pranzo, ed il periodo gotico è presto raccontato.
Ma c'è dell'altro... eccome, se c'è.
C'è un universo parallelo fatto di possibilità mai esaminate, di rapporti mai approfonditi, di esperienze che so di dover fare per non dover mai rimpiangere nulla.
C'è che mi sento svuotato di tutto, perchè mi è stata rubata l'anima e non ho più la forza di lottare. Ci sono gli amici, per fortuna, che capiscono e che sono molto più incattiviti di me. Io non ne sono capace, è troppo dura... non so se mi lascerò "agire" dalla realtà circostante come ho fatto per tutto questo tempo; non so se andrà anche stavolta così. Spero di no, spero di riuscire a reagire. Ma tutto è vago, indecifrabile, poco chiaro: è il sogno di un ubriaco, è un discorso di Ghezzi alle due di notte con l'audio sfasato dal video, è un passaggio in profondità di Cristiano Zanetti. Tutto questo è il mio periodo gotico.
Ma c'è dell'altro.
C'è che la dimensione parallela, alla fine, è quasi a portata di mano; ci sono la paura e la curiosità. C'è la voglia di tornare a sentire quei profumi, quelle sensazioni, quegli stordimenti sentimentali.
C'è anche la consapevolezza di vivere davvero, in un'altra dimensione: ma poco importa, per dare un senso al tempo che passa dovrò muovermi prima o poi. Tanto ai calci in faccia ci sono abituato.
E' tutto molto gotico.
Ma c'è dell'altro... eccome, se c'è.
C'è un universo parallelo fatto di possibilità mai esaminate, di rapporti mai approfonditi, di esperienze che so di dover fare per non dover mai rimpiangere nulla.
C'è che mi sento svuotato di tutto, perchè mi è stata rubata l'anima e non ho più la forza di lottare. Ci sono gli amici, per fortuna, che capiscono e che sono molto più incattiviti di me. Io non ne sono capace, è troppo dura... non so se mi lascerò "agire" dalla realtà circostante come ho fatto per tutto questo tempo; non so se andrà anche stavolta così. Spero di no, spero di riuscire a reagire. Ma tutto è vago, indecifrabile, poco chiaro: è il sogno di un ubriaco, è un discorso di Ghezzi alle due di notte con l'audio sfasato dal video, è un passaggio in profondità di Cristiano Zanetti. Tutto questo è il mio periodo gotico.
Ma c'è dell'altro.
C'è che la dimensione parallela, alla fine, è quasi a portata di mano; ci sono la paura e la curiosità. C'è la voglia di tornare a sentire quei profumi, quelle sensazioni, quegli stordimenti sentimentali.
C'è anche la consapevolezza di vivere davvero, in un'altra dimensione: ma poco importa, per dare un senso al tempo che passa dovrò muovermi prima o poi. Tanto ai calci in faccia ci sono abituato.
E' tutto molto gotico.
1 Comments:
At 28 novembre, 2005 21:25, Valeria said…
Hey, Jude, don't make it bad
Take a sad song and make it better
Remember to let her into your heart
Then you can start to make it better...
Ecco Carlo.. now you can star to make it better...
Adesso scarico Hey Jude e stasera la ascolto insieme a te.
E anche da lontano penserò di farti le coccole..
Posta un commento
<< Home