BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

martedì, novembre 07, 2006

Altrimenti Non Ci Credo.

Eccola, è arrivata la bottiglia finalmente. La stavo aspettando, che ho portato qua al Rolling un po' di amici e voglio che si divertano. Voglio che mi vedano come un boss, ah ah, ma chi ci crede. Io sono già a posto (grazie Mary, anche se in ritardo...), mezzo VodkaRedBull mi ha fatto entrare nel giusto mood. Mi distraggo un attimo e la bottiglia di vodka è già finita: poco male, sono un uomo dalle mille risorse (forse solo al Rolling), eppoi la gente sta cominciando a scaldarsi.
Vedo Forme scatenato, sento un clima sereno, non è una cosa così scontata. Mi concedo una Redbull così, senza nessuna aggiuntina alcolica... una roba mai vista. Comincio coi miei giri. Scherzo con la Sarina, mi metto a parlottare con la Silvia, mi informo sugli spostamenti di Arlo e co., obbligo Toro a seguirmi in ufficio perchè ho paura che mi vogliano rapinare (ih ih ih).
Torno al tavolo, ballo, rido e scherzo con la Vale, il livello alcolico sale, non vertiginosamente ma sale. Mi sento veramente bene. E poi ecco che una mano mi prende.

Mi prende e mi faccio prendere, e mi faccio prendere perchè mi prende. In poche parole: mi prende.

Sì, balliamo. No, non c'è bisogno di parole. Senza parole, quindi, ci avviciniamo e, uh, siamo in mezzo alla pista ma la gente è sparita (un classico? forse no). Neanche gli spintoni mi svegliano da questo fremente torpore, non sento niente se non la dirompente forza d'urto emozionale e fisica dell'abbraccio. La vedo sorridere anche se ho gli occhi chiusi, non è un sogno, le carezze le sto sentendo davvero. E pure, ahahahah dai così mi fai venire i brividi!, tutto questo, le mie guance sì, ooooddio ho bisogno di bermi un cocktailino va'...

Il Varano (sempre sia lodato) mi guarda e sorride, e mi prepara "il solito" (vodka alla pesca e redbull - gli Invisibili alla fragola me li tengo per le serate house). Scende che è una meraviglia... e vabbè ma qua è tutta una meraviglia. Stringimi, più forte altrimenti non ci credo, più forte, più forte... altrimenti non ci credo.

Ok, torniamo a controllare cosa succede al tavolo. Oddio ma sono tutti stravolti... e siamo a metà serata! Unbelieveble, sono stravolto anch'io ma non dall'alcol. Ancora qualche giro, grasse risate, la Sarina che soccombe nello sbiascichìo, "non capisco questa musica" entra direttamente nella leggenda, mi ribalto sul divanetto. Ma chi è che fa gruppetto laggiù? Proprio loro... e chi l'avrebbe mai detto...

Mezzo cocktail ancora, l'Ale si scatena (più avanti dichiarerà: "ieri mi sono divertita tantissimo, giovedì portami 4 euro", sto ancora ridendo), appaio e scompaio, se Toro si alza dal divano proverà l'effetto "botola che si apre improvvisamente sotto i piedi": non ce la fa più.

Ed ancora un momento intenso, un lamento che racchiude mille desideri e mille giorni passati ad inseguire l'orizzonte, fantastichiamo, vorremmo essere proprio... proprio là, per vedere se davvero il mare non si può mai sposare col cielo. Ma chissà poi perchè...

Tienimi per mano, ti tengo per mano, sparirò al momento dei saluti (senza volerlo). I tuoi messaggini mi scalderanno l'anima, non c'è tempo per i rimpianti. La serata è finita. La serata. E che serata.

Davvero, davvero speciale.

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