BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

domenica, luglio 29, 2007

Beach, On The Beach.

Quando torni dalle serate così, il giorno dopo è un mix di immagini montate a caso che devi cercare di rimettere in ordine. Il tempo è un concetto che non ha senso in questi casi, ma le chiamate partite dal cellulare sono un buon inizio per capire a che ora è successo cosa. L'albanozzo dice che l'ho chiamato e lui mi ha messo giù. Ma dov'ero? Ma dopo il suo messaggino? Ah ero nel cesso delle signore. Con una mano tenevo il cocktail che il Varanone mi aveva gentilmente offerto. Appoggio il bicchiere e la tiro su ma lei non vuole. Il tempo... questo concetto senza senso... la porta che non si può chiudere ma la convinzione che tutto si risolverà per il meglio. Perchè, come dice il Perkovic, quando c'è Joe queste situazioni sono sempre sotto controllo. Straverissimo. Non è la prima volta che mi ritrovo a fare ciò che sto facendo. Villalobos è stato l'apice. Certo stavolta è diverso, certo stavolta c'è un pizzico di preoccupazione in più, ma non farò trasparire niente di tutto questo. Andrà tutto bene. Ecco, è arrivata la NonFotogenica a darmi il cambio. Mi faccio un giro dal Varano, ma dopo pochissimo torno sul luogo del misfatto. Lo sapevo che non dovevo lasciarle sole, ora sono spetasciate per terra. C'è nervosismo, ma io col mio Vodka Alla Pesca E RedBull Più Varie Ed Eventuali Aggiuntine Sciroppose in mano non perdo la calma. Ora sistemiamo tutto. Certo che ve l'avevo detto che nei locali il cellulare va portato. Diegone, devo sentire Diegone. Intanto sti due tizi del cazzo mi stanno facendo incazzare con sta storia che la ragazza non puzza d'alcol. Non mettetele in testa strane idee porca di una puttana troia. L'epilogo è inaspettato. Ora andiamo a prenderti il cellulare e poi vediamo cosa succede. Questa è la fine della serata, all'incirca. Ma prima?

Storie di sbattimenti più o meno velati. L'inquietudine mi aveva assalito prima di arrivare al Boh, un posto che io odio senza un motivo valido. E poi al Boh ci ho fatto serate interessanti... ma che ne so... Chiacchiere leggere con la Silvi, l'incontro con la Zaza, oddio, c'è sempre troppo da dire e sempre troppo poco tempo. Il tempo... quello che non ho neanche adesso, quello che non ho avuto nemmeno ieri sera, quello che so già di non avere perchè partirò sempre e comunque troppo presto rispetto a quello che vorrei fare. Non c'è via d'uscita, stavolta. Non sono mai stato capace di rinunciare a qualcosa, piuttosto ho annullato me stesso totalmente. Ma qui non c'è via d'uscita, qualcosa (qualcuno) salterà. Se il Perkovic avesse saputo che quella non era una battuta, bè. Ma lo sembrava, lo ammetto. Nessuno capirà questo finale.

Io sì però.

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