BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

sabato, febbraio 16, 2008

Nel Mondo Io Camminerò.

Sono lì sulla panchina in Bande Nere. Rido scherzo parlo del codino della Frick e dei messaggi che mi ha lasciato il Bagnino su messenger. Respiro mi guardo intorno la abbraccio mi faccio cullare. E' il 16 febbraio ed ogni anno sorrido (questa la capiamo in due). Comunque sono lì, e sono lì con lei, e sto bene, e sto bene perchè ci sto bene, niente da dire. Parliamo di fortuna e sfortuna, di aspettative ed illusioni, non ci beviamo un caffè perchè sto volando via con la mente e non solo. Mi faccio travolgere, come sempre, dalla sensazione di allegria, dal suo entusiasmo malamente nascosto (quante difese... quante barriere), dal contesto, dal freddo che combattiamo insieme, ovviamente a modo nostro. E' imballata dalla paura, e la capisco. E mentre sono lì che rido e scherzo esco da me stesso e mi guardo dall'alto: il solito, vecchio Joe. Cosa succederà questa volta?

E poi è questione di un attimo. Devo scrivere un messaggio a Testa Di Cane, devo per forza. Inizio ad agitarmi, lei si preoccupa, le dico che è una cosa importante ma non seria. Scrivo e comincio ad aspettare con ansia la risposta. Le spiego la mia domanda, ridiamo insieme. Allora ripenso a cosa c'era una volta, a cosa eravamo e cosa siamo diventati. Non mi giudico, nè giudico chi faceva parte di quel qualcosa perso ormai per sempre. Testa Di Cane non tradisce e risponde: qualcosina mi ricordavo! Provo a spiegarle il significato di questo scambio di messaggi, e più in generale della malinconia che improvvisamente mi ha atterrito. Fatico a fare un riassunto della situazione, allora semplifico più che posso: eravamo un qualcosa di irripetibile, e dentro di me vive la speranza di non perdere nessuna di queste persone. Persone magari ora lontane, ma che saranno sempre al mio fianco. Se ripenso a come mi ha abbracciato la Sarina ieri quando mi ha visto! Pazzesco. Quel qualcosa è andato perso ma io continuo a non voler perdere nessun filo, sono fatto così.

E allora, mentre mi sto gelando le chiappe su una panchina in Bande Nere, attorniato da balordi di ogni genere e nazionalità, è una gioia sapere che le persone a distanze siderali sono sempre e comunque vicine; molle, bemolle, basano, recita il messaggino di Testa Di Cane. Una dolce poesia che mi fa sentire meno solo: davvero non è stato tutto inutile. Stringo forte la SexyGirl. Un giorno anche lei, inevitabilmente, sarà a distanza siderale. Meglio non perdersi nemmeno un secondo di vita.

3 Comments:

  • At 17 febbraio, 2008 10:39, Anonymous Anonimo said…

    Favourites:
    Bagnino/3

     
  • At 18 febbraio, 2008 10:29, Blogger Mary said…

    ...lacrima...

     
  • At 19 febbraio, 2008 15:21, Anonymous Anonimo said…

    Testadicane non tradisce mai. Latita, si ritira, si allontana; sparisce, svanisce, si dilegua.
    Ma non tradisce. Mai.

    Le parole che hai usato per spiegare il concetto sono perfette. Ma ugualmente non credo che il tuo interlocutore abbia potuto capire fino in fondo. Provo la stessa frustrazione ogni volta che cerco di raccontare ed ho la netta sensazione che chi mi sta di fronte non stia neanche lontanamente intuendo di cosa parlo...
    In fondo, senza averlo vissuto, neppure noi capiremmo, se ce lo raccontassero.

    E' vero, a volte la malinconia diventa davvero terribile. Profonda e blu. Ma il mio filo c'è, ed è saldamente legato.

    So bene come sai bene che le braci non si spengono mai.

     

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