BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

sabato, settembre 26, 2009

a questo punto me ne vado pure io a dormire, c'è un po' d'amarezza certo, lo devo dire, ma a volte mi piace far scorrere gli eventi...

Me ne sono accorto quasi subito, anzi forse prima di subito. Non so perchè, non so come ho fatto, io non mi accorgo mai di un cazzo. Ma che questo Joe Rokocoko, con la sua esistenza fantasma e fantasmagorica, potesse rappresentare un bel problema, bè... l'avevo capito da prima di subito.

Poi è successo quel che è successo.

I fatti mi danno ragione, ma solo se non sono talmente fatti da rimanere imbastiti. I fatti parlano chiaro, sono ineluttabili persino all'occhio inumano del Bagnino, l'uomo già uomo nel 1987 e ancora bambino nel 2009. Vi ho mai parlato di questa strana creatura che si aggira per il Dundas ordinando bucket di Corona e nachos con annessa salsina piccante?

Credo di aver fatto mille cose oggi. E sono quasi le due e la giornata non è finita. Parlo di musica house/elettronica con la Lindina, riascolto pezzi dimenticati (Danz, Baby when the light, A me ricordi il mare, sto impazzendo), faccio ordine per la partita di domani contro l'Alcione, anche se non abbiamo scampo; rileggo vecchi post miei e non, cerco il sonno mentre la Minou mi guarda con la testolina messa di sbieco dall'alto del suo davanzale, resisto alla tentazione di finirmi il pacchetto di Dixie che mi chiama dalla cucina. Ripenso agli infiniti se. Un libro di Pinketts, una capatina in ufficio, Mara che non mi saluta, Valeria che canta quel pezzo assurdo delle Scissors Sisters.

Camminavo per raggiungere l'Orion Square Garden Paradise Circus oggi pomeriggio, quando mi sono tornati in mente i progetti del vecchio Joe, che poi sarebbe il giovane Joe, ormai andato e sepolto. Il Joe quindicenne post-Premeno, che sognava passeggiate mano nella mano, che poi si sono realizzate ma tanto non erano come nei sogni. I sogni non andrebbero mai realizzati, chioserebbe Obdulio Varela, ma questo che parla è Joe, e non va bene. Joe dovrebbe starsene in disparte, perchè intorno a lui ci sono solo danni, fattoni e sbattimenti.

Anche se continuo a chiedermi quanto di me ci sia veramente in Joe. Perchè cazzo, un pochino Joe mi rappresenta. Non lo si può negare. Bisogna stare attenti, io lo dico sempre, a volte me ne dimentico ma cazzo, Joe è un pericolo pubblico. Va limitato.

Ma vuoi vedere che ho trovato proprio la cosa giusta da fare? Joe va limitato. Mi piace questa frase.

A quindici anni, di certo, non lo potevo sapere.