Venti Mesi...
... e non ho ancora trovato la mia strada. "Non l'ho cercata abbastanza"; così dirò sottovoce per farmi forza, per amor del vero, per ripudiare il nero, e il grigiume, di questi giorni in attesa del mancato rinnovo contrattuale. Ma si può aspettare qualcosa che è già arrivato? Qualcosa che è nell'aria, nelle sensazioni, nelle indiscrezioni, nei paradossi di un universo che non si può spiegare... Volevo qualcosa che non potevo avere? Ho osato troppo? O forse mi sono spinto troppo in là... Non hanno senso queste domande, nè questi giorni, sto massacrando me stesso e le poche persone che mi stanno intorno; una risposta ci sarebbe, ma voglio aspettare perlomeno mercoledì, tanto temuto giorno del giudizio. Prima, bè, prima proverò a far finta di niente. Poi mi dirigerò all'Agorà per accogliere i maledetti bolzanini, stonarmi con un paio di birre e cantare, cantare a squarciagola ogni coro, fino a perdere la voce, il fiato, la memoria di quel che dovrà accadere da lì a poco. Sono giorni intensi come non mai, ed io sono un pugile suonato ormai all'angolo. Aspetto il gong, aspetto il colpo del KO, il lancio dell'asciugamano, qualcuno verrà a difendermi, a tirarmi su, lo so per certo, ma intanto è tutto un fremito, una bruciatura, una ventata di sabbia negli occhi. Non ci si può fermare mai. Devo trovare la mia strada, che fino ad oggi non l'ho cercata abbastanza.