BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

giovedì, gennaio 03, 2013

Lo Devi A Lei

Incontro la GemellaAllegra qui sotto casa, è di corsa, agitata, felice, sorridente. E' appena diventata zia. Sei contenta, eh! Guarda Joe non puoi capire è una gioia immensa... finalmente... abbiamo chiuso un cerchio guarda da questo momento cambia tutto. Ridiamo insieme. Le voglio bene, in fondo. Non ci si vede, non ci si frequenta, ma ci si conosce abbastanza. Il quartiere è così. Quando le due GemelleDiverse si trasferirono qui più di quindici anni fa ormai, provocarono un piccolo polverone. Alte, sfrontate, curiose. Una, la GemellaBella, di carnagione olivastra, occhi verdi, prorompente ma menosa a livelli imbarazzanti. L'altra più solare, certamente meno carina ma più di compagnia, allegra anche se a tratti malinconica. Orfane di padre, catturarono da subito la mia attenzione, e quella di Dylan, che a tredici anni eravamo dei gran babbacchioni ma qualcosa l'avevamo capita. Poi col tempo si cresce, ci si perde, ci si incrocia un paio di volte all'anno. Restano alcuni ricordi fumosi, lontani, quasi sempre ridicoli -o toccanti. Posso ben dire, alla fine, di non conoscere le Gemelle. Ma nel profondo, so perfettamente cosa voglia dire quell' "abbiamo chiuso un cerchio".

Cinque giorni dopo, è il turno di Amy.
E qui il cerchio da chiudere è un po' più complesso. Non riesco a spiegarlo, non riuscirei nemmeno provandoci con tutto me stesso. Piango mentre aspetto la notizia, piango quando la ricevo, piango quando finalmente il neo-papà mi risponde via mail.
Tommy, cazzo, ho voglia di parlarti al telefono così piangiamo un po' insieme. 
Ora ti mando una foto così vedi quanto è bella... io me ne sono innamorato!
Vorrei dire che lo capisco, ma mentirei. Mi faccio travolgere dall'emozione, e piango a dirotto mentre siamo in coda per i biglietti al cinema. La Meravijosa mi stringe forte, poi spiega in due parole la situazione al Niki che sembra piuttosto confuso. Mentre la Meravija mi abbraccia, il_Niki mi appoggia una mano sulla schiena, ma io non riesco a fare ordine nella testa, è tutto troppo... troppo. Tommyboy, Amy è nata, lo stesso Tommyboy di mille racconti pazzeschi è appena diventato papà. Ed allora la mente è un fiume in piena, la pista dei cavalli, i viaggi infiniti sulla 95, i ritorni a casa in perenne ritardo, anche di ore, ed il cellulare che squilla in continuazione; i panini preparati da mia mamma, da portare in Cambusa altrimenti stava digiuno per giorni interi; le notti a dormire da lui, il cd dell'amicizia, i primi giorni a scuola da compagni di banco e gli ultimi, sei anni dopo, chiusi nel bagno, cercando di non pensare a niente, affrontando il disastro a testa alta, sperando in un futuro migliore senza riuscire a crederci troppo. Tommyboy, continuo a ripetermi, ce l'ha fatta. Questa è un'emozione inspiegabile. La Meravijosa ieri notte ha sentenziato: tu domani scrivi su quel cazzo di blog. Lo devi a te, lo devi a tante persone, ma cazzo se anche questo non ti smuove, lo devi ad Amy. Devi tornare a scrivere, eccheccazzo.

Amy.
Amy è nata.
Ed io non riesco ancora, nonostante gli sforzi, a fare un po' d'ordine mentalmente. E' tutto troppo... troppo. Amy. Questo sì che è un cerchio che si chiude.

Te la ricordi Tommy, quella volta che tuo padre mi telefonò dal tuo cellulare?

1 Comments:

  • At 05 gennaio, 2013 22:08, Anonymous Anonimo said…

    no quella di mio padre non me la ricordo......ma probabilmente e' meglio che il refresh me lo fai sulla mail....o i lettori si potrebbero scandalizzare. Per ora lasciamoli gioiere per la lieta notiza della nascita di Amy....prima bambina della anno.
    Ciao mitico....Tommyboy

     

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