Haec Omnia Tibi Dabo, Si Cadens Adoraveris Me.
"Devi sapere che, tanti anni fa, ho attraversato un momento un po' particolare. Di sbandamento diciamo, di debolezza, non saprei come meglio definirlo. Questa è una citazione del vangelo di Luca; è il Diavolo che parla a Gesù dopo averlo portato su una montagna altissima. Tutto quello che vedi da qui, gli dice il Diavolo, sarà tuo. Ma dovrai adorarmi, per avere tutto ciò. Gesù rifiuta, ovviamente. Ma per noi... per noi deboli umani, rifiutare non è così semplice, non credi? Saresti capace di resistere ad ogni tentazione? Qualche anno fa, ti stavo spiegando, se fossi stato in cima alla montagna non avrei seguito l'esempio di Gesù. Ti è mai capitata una situazione simile? Io ci ho pensato molto. Il mio rapporto con la religione, devo ammetterlo, è quantomeno complicato; a volte mi sorprendo e mi scopro credente, altre mi rendo conto di non avere quel dono, quello della fede, necessario per non rimanere attanagliato dai dubbi. Dubbi ne ho, a valanga, e me li tengo. Cerco una strada, e non mi stanco. Una volta ridevo ripensando al vecchio Gasp che prendeva appunti durante la Messa di Natale... quanto lo deridevamo! Ma anche a me è successo di prendere appunti, una domenica mattina. Ho estratto il cellulare durante la predica di DonAlessandro, i vecchiardi vicino a me avranno pensato che stessi perdendo il mio tempo, giocando col telefono, mentre in realtà mi stavo segnando una frase che non avrei mai più scordato: siamo sudditi di tanti re, che poi in fondo non ci lasciano molto. Il Diavolo che parla a Gesù. Le tentazioni della vita quotidiana, la strada più facile. Vènerami, e avrai ciò che vuoi. Nel mio piccolo, penso di sapere cosa voglia dire tutto questo. E voglio ricordare per sempre, perlomeno a me stesso, quale debba essere la strada giusta, per non sprecare quell'insegnamento pagato così a caro prezzo sulla mia pelle."
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