Vivere, Illudersi, Forse Morire.
Quando, martedì o mercoledì sera (non ricordo, non sono lucido), mi hai detto che stavamo due minutini al telefono perchè poi uscivi ho pensato "ok, dovrà sistemare ancora le sue storie, è giusto così". Non so perchè ho pensato questa cosa, ma mi viene così, spontanea, io in te fatico a vedere il marcio e vedo sempre il puro.
Però sapevo dove andavi e con chi eri, perchè sono un buono, non un pirla.
Quando mi hai detto che saresti venuta a Corvino, ecco, lì invece ti avevo creduto. Lì non avevo capito. Ma non fa niente, Audrey, questi sono solo dettagli insignificanti.
Perchè tutto questo ora non c'è più, come al solito hai azzerato tutto. I miei sogni, la mia voglia di ricominciare, di rimettermi in gioco, la mia voglia di vivere.
Non è da me parlare in modo così esplicito delle cose che mi riguardano, lo sai, lo sanno tutti. E' capitato raramente che lo facessi qui sul blog, ma questa volta è diverso. Per come vedo le cose in questo preciso momento, anche il blog stesso ha finito di avere un senso. Continuerà ad averlo fino al 10 marzo, ma poi chissà.
E chissà se capirai quello che vogliono dire queste righe. Chissà se penserai alle parole che ti ho appena detto al telefono.
Parole che non ho nemmeno bisogno di riportare; tanto se ne accorgeranno tutti che non uscirò di casa fino a venerdì sera, perchè mi vergogno di me, di portare in giro la mia faccia; perchè mi faccio pena e mi faccio rabbia, perchè come ti ho detto quel pomeriggio al parco "a me fa schifo avere ragione, invece porca troia ce l'ho".
Quante volte ho detto scritto pensato che avevo veramente toccato il fondo: ma mai occasione era stata così tragicamente appropriata come questa.
Non voglio ottenere niente, con queste poche righe: solo chiarire a chi mi vuole bene (vogliamo parlarne?) il perchè non mi vedranno per un po'. Mi vergogno come un criminale, mi faccio schifo, sono disgustato da me stesso.
Non pensavo saremmo arrivati a questa conclusione. Che in effetti non è nemmeno una conclusione, perchè non posso accettare che vada a finire così.
Ma stavolta muoio davvero.
Però sapevo dove andavi e con chi eri, perchè sono un buono, non un pirla.
Quando mi hai detto che saresti venuta a Corvino, ecco, lì invece ti avevo creduto. Lì non avevo capito. Ma non fa niente, Audrey, questi sono solo dettagli insignificanti.
Perchè tutto questo ora non c'è più, come al solito hai azzerato tutto. I miei sogni, la mia voglia di ricominciare, di rimettermi in gioco, la mia voglia di vivere.
Non è da me parlare in modo così esplicito delle cose che mi riguardano, lo sai, lo sanno tutti. E' capitato raramente che lo facessi qui sul blog, ma questa volta è diverso. Per come vedo le cose in questo preciso momento, anche il blog stesso ha finito di avere un senso. Continuerà ad averlo fino al 10 marzo, ma poi chissà.
E chissà se capirai quello che vogliono dire queste righe. Chissà se penserai alle parole che ti ho appena detto al telefono.
Parole che non ho nemmeno bisogno di riportare; tanto se ne accorgeranno tutti che non uscirò di casa fino a venerdì sera, perchè mi vergogno di me, di portare in giro la mia faccia; perchè mi faccio pena e mi faccio rabbia, perchè come ti ho detto quel pomeriggio al parco "a me fa schifo avere ragione, invece porca troia ce l'ho".
Quante volte ho detto scritto pensato che avevo veramente toccato il fondo: ma mai occasione era stata così tragicamente appropriata come questa.
Non voglio ottenere niente, con queste poche righe: solo chiarire a chi mi vuole bene (vogliamo parlarne?) il perchè non mi vedranno per un po'. Mi vergogno come un criminale, mi faccio schifo, sono disgustato da me stesso.
Non pensavo saremmo arrivati a questa conclusione. Che in effetti non è nemmeno una conclusione, perchè non posso accettare che vada a finire così.
Ma stavolta muoio davvero.
5 Comments:
At 19 febbraio, 2006 19:21, Anonimo said…
just proud to be your friend.just proud of you, honey.
At 19 febbraio, 2006 21:14, krepa said…
Beh...credo ci sia poco da dirti...posso capire lo stato, non so il motivo, ma capisco come si sta in questi stati. Posso solo dirti che anche se non bellissimo, non devi vergognarti del tuo visino. Sicuramente neppure di ciò che sei, perchè pur con tutti i difetti che hai, sei una bella persona (+dentro che fuori)
Tricche Ballacche
At 20 febbraio, 2006 09:51, Anonimo said…
ti prego non fare così.... :(
At 20 febbraio, 2006 12:17, Anonimo said…
...tieni vicino il bicchiere, e bevi fin che puoi che poi finisce che non mangi, piove? almeno non si vede quanto piangi, guarda e vedi perchè rico-nosco quando è tempo di uscire o di star nascosto...
Pensa alla mamma calata a gambe aperte sopra la torre di Pisa...tieni botta...
At 23 febbraio, 2006 10:33, Anonimo said…
sei l'ultima persona al mondo che debba vergognarsi del suo cuore...
Ti voglio bene...
Vale
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