Dai Fabietto, Dai!
Che sia questione di un attimo, nel calcio come nella vita, lo sappiamo tutti. E sappiamo anche, noi che abbiamo visto il favoloso mondo di Amelie almeno dieci volte, che ci sono più connessioni possibili nel cervello umano che atomi nell'universo. Così, quando Fabio Grosso si presenta sul dischetto del rigore, in quattro secondi mi passa per la mente tutta la mia storia di tifoso.
E' un delirio.
"Io li odio i mancini, perchè i mancini sbagliano sempre i rigori. Non ho nessun supporto statistico, ma ogni volta che c'è un cazzo di mancino a tirare un rigore, sento che la probabilità che sbagli è superiore. E Grosso è mancino, e Grosso non può, non deve sbagliare. In realtà non ho neanche paura, perchè certi sentimenti hanno bisogno di tempo per crescerti dentro. Dai Fabietto, tiragli una mina all'incrocio. Mi fido di te. Se potessi infondere questa sicurezza nei miei compagni di sventura, spiegherei loro che Grosso era uno che faceva il numero dieci, uno che c'ha i piedi buoni, anzi c'ha UN piede buono, per l'appunto il sinistro, quello che mi fa paura. Ha il piede buono e sa dove mettere la palla. La metterà là dove vuole lui e per Barthez non ci sarà niente da fare. Se segna siamo campioni del mondo e, porca puttana, sarà il delirio. Manca solo questo stupido rigore cazzo, e Fabietto è li con l'arbitro che deve ancora fischiare. Sì, Fabio, lo so che la metterai dentro, lo so, lo sento cazzo, e ci abbracceremo e non so cosa succederà, perchè qua in taverna è buio e dal fondo io Dani e Nick partiremo in avanti e calpesteremo chiunque in un tripudio di abbracci, bestemmie e lacrime. Se la metti dentro siamo campioni del mondo, non ho mai sentito un silenzio così, mai nella vita, e non credo che lo sentirò mai più. Dai Fabio, che sei mancino e mi fai paura, ma se ti sei messo quinto rigorista vuol dire che te la sentivi. Non posso fare altro che fidarmi di te, così come mi sono fidato di Andrea, Marco, Daniele ed Alessandro. Così come ho sempre saputo che una finale con Gennaro in campo non la perdi neanche se giochi in sette contro undici. Così come ho sempre saputo che Gigi avrebbe sfornato miracoli come neanche in un bignami del Vangelo. Manca un secondo, e porca puttana siamo noi sopra di uno, e siamo noi che ci abbracceremo se tu la spari là dietro a Barthez. Non ci vuole un cazzo Fabio. Eccoti, sei partito. Tra mezzo secondo cambia la Storia. Hai un mancino delicatissimo, sei bello da vedere mentre corri. La palla sta viaggiando. Un decimo di secondo di silenzio. Ora non vedo più nulla. Grazie ragazzi."
Il cielo è Azzurro sopra Berlino...
E' un delirio.
"Io li odio i mancini, perchè i mancini sbagliano sempre i rigori. Non ho nessun supporto statistico, ma ogni volta che c'è un cazzo di mancino a tirare un rigore, sento che la probabilità che sbagli è superiore. E Grosso è mancino, e Grosso non può, non deve sbagliare. In realtà non ho neanche paura, perchè certi sentimenti hanno bisogno di tempo per crescerti dentro. Dai Fabietto, tiragli una mina all'incrocio. Mi fido di te. Se potessi infondere questa sicurezza nei miei compagni di sventura, spiegherei loro che Grosso era uno che faceva il numero dieci, uno che c'ha i piedi buoni, anzi c'ha UN piede buono, per l'appunto il sinistro, quello che mi fa paura. Ha il piede buono e sa dove mettere la palla. La metterà là dove vuole lui e per Barthez non ci sarà niente da fare. Se segna siamo campioni del mondo e, porca puttana, sarà il delirio. Manca solo questo stupido rigore cazzo, e Fabietto è li con l'arbitro che deve ancora fischiare. Sì, Fabio, lo so che la metterai dentro, lo so, lo sento cazzo, e ci abbracceremo e non so cosa succederà, perchè qua in taverna è buio e dal fondo io Dani e Nick partiremo in avanti e calpesteremo chiunque in un tripudio di abbracci, bestemmie e lacrime. Se la metti dentro siamo campioni del mondo, non ho mai sentito un silenzio così, mai nella vita, e non credo che lo sentirò mai più. Dai Fabio, che sei mancino e mi fai paura, ma se ti sei messo quinto rigorista vuol dire che te la sentivi. Non posso fare altro che fidarmi di te, così come mi sono fidato di Andrea, Marco, Daniele ed Alessandro. Così come ho sempre saputo che una finale con Gennaro in campo non la perdi neanche se giochi in sette contro undici. Così come ho sempre saputo che Gigi avrebbe sfornato miracoli come neanche in un bignami del Vangelo. Manca un secondo, e porca puttana siamo noi sopra di uno, e siamo noi che ci abbracceremo se tu la spari là dietro a Barthez. Non ci vuole un cazzo Fabio. Eccoti, sei partito. Tra mezzo secondo cambia la Storia. Hai un mancino delicatissimo, sei bello da vedere mentre corri. La palla sta viaggiando. Un decimo di secondo di silenzio. Ora non vedo più nulla. Grazie ragazzi."
Il cielo è Azzurro sopra Berlino...
6 Comments:
At 09 luglio, 2007 19:45, il capitano said…
La pelle d'oca, le ginocchia brasate per la scivolata sulla moquette, i pizzicotti, gli abbracci, le lacrime....siamo campioni del mondo!!!
...è già passato un anno.
At 09 luglio, 2007 21:23, fayna said…
bellissimo.
ma sai che è stato lippi a dirgli che lui sarebbe stato il quinto?
gli ha detto:
"tu tiri il quinto, sei l'uomo dell'ultimo minuto, quello del rigore all'australia e del gol alla germania: l'ultimo lo tiri tu"
At 09 luglio, 2007 22:42, krepa said…
cazzo un anno
quante emozioni....uno dei momenti più belli della mia vita
At 10 luglio, 2007 08:35, Anonimo said…
io vado controcorrente...si le immagini mi provocano una certa emozione...ma alla fine non è cambiato un cazzo...si sono campione del mondo...ma la merda è sempre merda...
At 10 luglio, 2007 08:36, Anonimo said…
ho i brividi...
At 10 luglio, 2007 23:49, théo said…
time of my life
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