Serata Al C.B. (Mi Ha Dato Del Gay Per Via Del Mio Cellulare)
Tante parole, mai troppe. Tanti piccoli gesti. Gesti che servono, che sono mancati. Mi sono perso in quello sguardo che mi diceva molte verità: molte più di quelle che avrebbe potuto rivelarmi una colossale sbronza. E' sempre stato tutto in uno sguardo. Anche ieri è stato così. Ed è tutto talmente inaspettato e travolgente da lasciarmi, ancora una volta, inebetito, perso nei suoi occhi.
Si stava bene a Formentera...
Ma la parte più bella di tutta la storia è il suo cuore: me l'ha lasciato intravedere tra le mille tenerezze di cui è stata capace. Tornare a ridere, tornare a sedersi lì, in quel posto, tornare a parlare come in fondo non speravamo neanche più di poter fare... tornare ad aver voglia di ridere del destino e di quegli ostacoli che insieme ci siamo buttati addosso. Ridere non è sempre la soluzione giusta, l'ho ripetuto mille volte. Ma vederla sorridere, questo sì che dà un senso al mio mondo, al mio cuore inquieto, alla mia anima da ricucire.
(Mi commuovo a scrivere il suo nome, a pronunciarlo anche solo nella mia mente.)
E questo cuore che batte ancora, sempre troppo forte. E queste mani che tremano. E quel destino infame che, sono sicuro, un giorno saremo noi a beffare. E sarà inquieto e splendido.
Si stava bene a Formentera...
Ma la parte più bella di tutta la storia è il suo cuore: me l'ha lasciato intravedere tra le mille tenerezze di cui è stata capace. Tornare a ridere, tornare a sedersi lì, in quel posto, tornare a parlare come in fondo non speravamo neanche più di poter fare... tornare ad aver voglia di ridere del destino e di quegli ostacoli che insieme ci siamo buttati addosso. Ridere non è sempre la soluzione giusta, l'ho ripetuto mille volte. Ma vederla sorridere, questo sì che dà un senso al mio mondo, al mio cuore inquieto, alla mia anima da ricucire.
(Mi commuovo a scrivere il suo nome, a pronunciarlo anche solo nella mia mente.)
E questo cuore che batte ancora, sempre troppo forte. E queste mani che tremano. E quel destino infame che, sono sicuro, un giorno saremo noi a beffare. E sarà inquieto e splendido.
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