Dignità Senza Scampo.
Ripenso a tutto quanto mentre in macchina con la SoCiA e la Silvye cantiamo a squarciagola Angels di Robbie. Riassaporo quell'atmosfera, tutto era magico. Salgo sull'autobus ed attraverso una zona di Milano tanto famosa quanto ignota, tanto pericolosa quanto caratteristica. Scendo e mi perdo con lo sguardo tra il verde, le case, gli inevitabili disordini di vario genere che lì sono obbligatori. Entro, mi fa strada timidamente, dopotutto ci conosciamo così poco, non può certo sapere che io non mi potrò mai formalizzare in queste occasioni; non sono a mio agio nel lusso, nella ricchezza e nel comfort, negli sbattimenti invece ci sono nato e ci starò sempre alla grande. Eccoci, siamo arrivati, mi faccio pervadere da quella sensazione di umanità, di dignità senza scampo che riempie l'atmosfera: qui vivono persone che hanno vissuto lottando sempre duramente, ottenendo ogni cosa senza aiuti e senza espedienti. Mi dice che sembro un'anima in pena, cerco di spiegarmi ma non è possibile. Sono felice di essere lì, non facciamo paragoni con altri posti perchè non è il caso, io qui ci vivrei più che volentieri. Il percorso a ritroso regalerà ancora emozioni, che quando piove e fa freddo e c'è vento sento i profumi dei miei mille innamoramenti passati: salgo di corsa sull'autobus che mi farà attraversare la città un'altra volta. Chiamo il Bagnino che ho bisogno, e voglia, di vedere soltanto lui. Poi la Silvye si gira e mi ride in faccia, ma cos'hai, cosa fai col cappellino, hai freddo? Le mie due splendide compagne di viaggio mi deridono, io cerco di spiegarmi.
"Ma no, è che quando sono in macchina mi perdo via". Mi prendono ancora un po' in giro, ridiamoci su. Io torno a pensare a quella storia malata in cui non mi sentivo mai adeguato. Oggi più che mai penso di esserne uscito a testa alta. Vai per la tua strada, amore mio, vattene cazzo, io ho toccato il fondo mille volte, so che sapore ha la sconfitta: tutto ciò che ne sta un millimetro sopra per me merita di essere vissuto, questa è la differenza tra me e te. Sarò inadeguato finchè vuoi, sarò tamarro, sarò un coglione, ma io so che cazzo vuol dire nascere perdenti e cercare di stravolgere il destino. A questo punto non ci sono più dubbi: dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
4 Comments:
At 14 gennaio, 2008 08:34, Anonimo said…
magico viaggio davvero, ho ringraziato la Socia per aver insistito, perchè ne è valsa la pena, come sempre succede con voi.
bacio
sy
At 14 gennaio, 2008 11:19, Anonimo said…
Questo è Breathing Underwater e, quando regala un post che racchiude queste mille e una emozioni, puoi solo Amarlo.
At 14 gennaio, 2008 16:02, Mary said…
scusa Vale,hai per caso un euro che devo comprare le sigarette?...ahahahha...io credo che siamo meravigliosi anche quando non vogliamo...non ho pensato a nulla...grazie a tutti...
At 14 gennaio, 2008 16:31, Anonimo said…
...ci sono delle volte in cui le serate migliori saltano fuori dal nulla...magari da uno sbagliato ribaltato addosso a qualcuno...hihihih...
ho riso davvero di brutto e ne avevo bisogno.. ;)
grazie a voi...e alla grandissima Vero...ma che corsa abbiamo fatto per perndere il pullman?!!??!
vi voglio bene...a lot...
V@Le
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