Ma Io Non Volevo Parlare Di Barcellona.
"I ricordi sono per sempre: teniamoceli" mi sussurra Fabri su messenger. E' tardi e non è tempo per quei ricordi. Per quella gita, per la scritta OKUPA Y RESISTE su quel tetto che si vedeva dall'alto del Parc Guell. Troppo tardi per pensare a questi sette anni e mezzo volati via velocemente. Chi eravamo, allora? E chi siamo ora? Ma davvero c'è un filo comune che ci lega a quei giorni?
Mi guardo intorno adesso: ritrovo ben poco eppure so che è ancora tutto qui. Parole banali? Eppure il concetto non lo è. Il calcio, gli sbattimenti, i sentimenti che comandano, oggi come ieri, l'intensità dei momenti con gli amici condividendo qualcosa che ti rimarrà per sempre.
E' l'ultima sera, siamo in camera delle ragazze e la vodka scorre dolcemente: Guido si è addormentato nella vasca, la Gomba entra ed io faccio lo show, Paul prova a trattenermi. Ma dov'è Teo? Teo, cazzo, dove minchia ti sei cacciato. E Fabri? Me lo son perso sulla rambla a canticchiare "una pallina un cerchio" insieme a Paul, personaggione di spicco in questa Barcelona TwoThousand. Mi sono messo CkBe stasera, ragazzi se sono fresco. Le mie donzelline tutte qua, non si sente la stanchezza eppure in gita si dorme sempre così poco. Il Parc Guell è stato l'apice, non ci sono dubbi. Niente cellulare per me anche se ho diciannove anni compiuti: ieri sera ho telefonato a casa da una cabina per sapere se eliminavano Cristina o l'Ottusangolo. Io e Riky di corsa per le viuzze fino all'Hotel Principal... Il Romani non muore mai, ma il punto di svolta è stata l'incursione al Maremagnum: cocktailini, balli, rose regalate. Ed ora come cazzo ci sistemiamo nei letti? C'è sempre troppa gente in questa stanza... e casualmente è la mia (e di Teo) (e inizialmente pure di Riky, che però con la sua doccia alle sette del mattino si è attirato la mia non-simpatia) (ma crisbio, vi pare che uno in gita si alza due ore prima della teorica sveglia -che da noi non suona- per farsi la doccia? e tira fuori lo shampoo dal sacchettino creando quel fastidioso rumorino a due cm dal mio orecchio? eccheccazzo).
Fabri e la tribù dei Coloccini, le sceneggiate napoletane... vorrei non perdermi in questi ricordi eppure ormai ci sono immerso. La grata alla finestrella, i musei visitati di corsa alla ricerca dei divanetti, l'ultima mattina prendo chi so io sottobraccio e gli offro una cocacolina: così parliamo un po' e ti ripigli, porca puttana! Those were the days, diciannove anni appena, e chiudo con le parole iniziali di Fabri, sempre lui. "I ricordi sono per sempre: teniamoceli."
Mi guardo intorno adesso: ritrovo ben poco eppure so che è ancora tutto qui. Parole banali? Eppure il concetto non lo è. Il calcio, gli sbattimenti, i sentimenti che comandano, oggi come ieri, l'intensità dei momenti con gli amici condividendo qualcosa che ti rimarrà per sempre.
E' l'ultima sera, siamo in camera delle ragazze e la vodka scorre dolcemente: Guido si è addormentato nella vasca, la Gomba entra ed io faccio lo show, Paul prova a trattenermi. Ma dov'è Teo? Teo, cazzo, dove minchia ti sei cacciato. E Fabri? Me lo son perso sulla rambla a canticchiare "una pallina un cerchio" insieme a Paul, personaggione di spicco in questa Barcelona TwoThousand. Mi sono messo CkBe stasera, ragazzi se sono fresco. Le mie donzelline tutte qua, non si sente la stanchezza eppure in gita si dorme sempre così poco. Il Parc Guell è stato l'apice, non ci sono dubbi. Niente cellulare per me anche se ho diciannove anni compiuti: ieri sera ho telefonato a casa da una cabina per sapere se eliminavano Cristina o l'Ottusangolo. Io e Riky di corsa per le viuzze fino all'Hotel Principal... Il Romani non muore mai, ma il punto di svolta è stata l'incursione al Maremagnum: cocktailini, balli, rose regalate. Ed ora come cazzo ci sistemiamo nei letti? C'è sempre troppa gente in questa stanza... e casualmente è la mia (e di Teo) (e inizialmente pure di Riky, che però con la sua doccia alle sette del mattino si è attirato la mia non-simpatia) (ma crisbio, vi pare che uno in gita si alza due ore prima della teorica sveglia -che da noi non suona- per farsi la doccia? e tira fuori lo shampoo dal sacchettino creando quel fastidioso rumorino a due cm dal mio orecchio? eccheccazzo).
Fabri e la tribù dei Coloccini, le sceneggiate napoletane... vorrei non perdermi in questi ricordi eppure ormai ci sono immerso. La grata alla finestrella, i musei visitati di corsa alla ricerca dei divanetti, l'ultima mattina prendo chi so io sottobraccio e gli offro una cocacolina: così parliamo un po' e ti ripigli, porca puttana! Those were the days, diciannove anni appena, e chiudo con le parole iniziali di Fabri, sempre lui. "I ricordi sono per sempre: teniamoceli."
7 Comments:
At 10 luglio, 2008 08:38, Anonimo said…
...già, i ricordi, maledetti dolci ricordi, che ti tengono legato ad un passato che non vorresti mai perdere, che riescono a farti ancora emozionare a distanza di anni...ricordati di non dimenticare...e il Parc Guell è uno dei ricordi più belli che ho...
At 10 luglio, 2008 13:30, Selerines said…
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
At 11 luglio, 2008 08:41, fe said…
una vita fa, e altrettanto che non ci penso.
niente cellulari allora né macchine fotografiche digitali, se non ricordo male. i miei ricordi sono legati a un album con foto metà a colori e metà in bianco e nero.
che memoria di ferro hai.
At 12 luglio, 2008 02:19, lin said…
eheh e io quelle foto le ho scannerizzate...
ahhhh sì la doccia di riky alle 7 del mattino, chissà come mai quando ha cambiato stanza (...) faceva altro alle 7 del mattino XD
...bei ricordi...
At 12 luglio, 2008 21:25, théo said…
minchia il sacchetto di plastica
devo calmarmi
At 22 novembre, 2010 20:35, paul said…
io mi ricordo anche che incontravamo sempre i genitori di Fabri in giro per Barcellona...
At 22 novembre, 2010 21:31, Joe Rokocoko said…
HAHAHAHAHH GRANDE PAUL!!!
Posta un commento
<< Home