338 Is The Magic Number
Vado a letto alle due di notte con poche certezze, anzi forse soltanto una: Burdisso è la più merda delle merde e ha fatto fare all'Inter una figuraccia planetaria. Di Obama e del vecchio John non si può sapere niente. C'è l'Ohio in bilico, il Kentucky rimane repubblicano ma tutto è incerto, vago. Spulcio un po' il corriere e ci trovo una profezia che mi rimane in mente. Il guru di Bush si dichiara certo della vittoria del nigga, e scende nel dettaglio, attribuendo a Obama 338 grandi elettori. Vincerà qui, qui e qui, McCain resisterà qua, ma alla fine i numeri saranno questi. Mi metto a nanna dunque con questo numero, 338. Le percentuali, che si sono inseguite per mesi e mesi, non hanno mai voluto dire nulla, e nulla vorranno mai dire. Quel che contano sono i grandi elettori, e se il guru di Bush dice che Obama ne avrà 338, c'è da credergli. Sono le due di notte e soltanto dopo aver letto questa profezia comincio a credere nella vittoria del simpatico Barack (anche se in America lo accusano di essere un po' altezzoso e snob). Mi sveglio e come prima notizia leggo la benedizione del Papa: "Dio benedica Barack Obama". 338 grandi elettori.
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