martedì, febbraio 24, 2009
Ci ho ripensato l'altro pomeriggio, subito dopo essermi inventato in diretta il commento di un film che non avevo visto. "Mi fai troppo incazzare", mi disse, "perchè riesci bene in ogni cosa che fai. Ma non ti entra in quella testolina di cazzo. Proprio non ti entra." E poi sospirando: "se un giorno tu cominciassi ad impegnarti un po'..."
lunedì, febbraio 23, 2009
Lui Ne E' Fuori.
Gli trovarono la merce in un pomeriggio banale. Mi telefonò annunciandomi che era scoppiato un casino. La merce, già. Ce l'aveva lui in stanza, nascosta ma non troppo, perchè tanto chi vuoi che venga a cercarla. Invece entrarono e la trovarono. Le autorità competenti presero subito provvedimenti nei suoi confronti: ne seguì un periodo piuttosto complicato. E poi, inevitabilmente, la fatidica domanda: "in tutto questo c'entra il tuo amico dj?"
"No", rispose candidamente. "Lui non ne sa nulla, ne è fuori". Ovvio che invece io sapessi, e che avessi più e più volte avuto a che fare con la merce. Ma lui rispose no. E la questione venne dimenticata in poco tempo.
Correva l'anno 1996.
"No", rispose candidamente. "Lui non ne sa nulla, ne è fuori". Ovvio che invece io sapessi, e che avessi più e più volte avuto a che fare con la merce. Ma lui rispose no. E la questione venne dimenticata in poco tempo.
Correva l'anno 1996.
mercoledì, febbraio 18, 2009
giovedì, febbraio 12, 2009
L'Importante E' Non Pensare.
Ho cominciato a spalmarmi per bene il Vicks Vaporub, ed all'istante gli occhi si sono messi a lacrimare.
Ma non è stata soltanto una reazione chimica. Non riuscivo a guardarmi allo specchio per la paura di aver scoperto la verità. Stare male per cinque giorni, imbottirsi di medicinali e peggiorare di continuo: tutto questo c'entra con Minou? Spalma ancora Joe, spalma che ti fa bene.
Ma non è stata soltanto una reazione chimica. Non riuscivo a guardarmi allo specchio per la paura di aver scoperto la verità. Stare male per cinque giorni, imbottirsi di medicinali e peggiorare di continuo: tutto questo c'entra con Minou? Spalma ancora Joe, spalma che ti fa bene.
martedì, febbraio 10, 2009
Molti Vogliono il Punto Sulla Situazione Dei Reality.
Ezio Greggio ha chiuso la puntata di Striscia salutando Eluana. Niente balletti e allegria, stasera chiudiamo così. Un bel gesto. Piccolo, innocuo, banale se vogliamo: ma bello perchè sentito, spontaneo, sincero. Poi.
Si è parlato di Federica per più di un'ora. La Marcuzzi non è capace di condurre, lo sostengo da secoli. Arriva sempre in ritardo e non sa cavalcare l'onda emotiva. I ragazzi della casa si agitano (o meglio, si "aGGitano" come dice la Marcuzzi), rivedono le immagini del bicchiere lanciato. Gianluca si scalda. Signorini s'infoia, promette battaglia. I ragazzi sono chiamati a una specie di voto: perdonate o non perdonate Federica? Il perdono è il tema della serata, ragazzi. Il perdono cristiano come valore supremo. Sì, stiamo parlando di un bicchiere lanciato durante una lite. Federica piange, poi sbraita, sostiene di non essere cinica. Forse pensa che cinica voglia dire, che ne so, puttana di merda. Essere cinici non è così grave, ma per lei è il peggio del peggio. Alla fine esce. In studio la sorella di non mi ricordo chi litiga con la mamma di Federica. Sorelle e mamme che litigano, ragazzi. La sorella dice che la mamma l'ha minacciata. Il pubblico ce l'ha con Federica e sbraita come nella scena di "1984". Siamo messi male ma al peggio non c'è fine. Marco incontra la sua ex-fidanzata, che da un mese non si capisce se è la sua ex o no perchè lui intanto cerca di farsi Vanessa (credo si chiami Vanessa, se sbaglio scusatemi). Allora la ex gli dice che i medici che vanno in Africa a curare i malati portano pazienza, che lui deve tenere il suo coso a bada. Il suo coso è il suo uccello, che lei continua a indicare in diretta in fascia protetta. Lo tieni a bada, quella lì che cazzo vuole (riferita a Vanessa), tu che cazzo di uomo sei, cosa minchia fai e bla bla. Cazzi e minchie a go-go in diretta in fascia protetta. Il perdono cristiano, le parolacce, le sceneggiate in una sera come questa. Marco rientra, piange e ride allo stesso tempo. I ragazzi non hanno perdonato Federica, lei esce e quando arriva in studio è una bordata di fischi. Mai vista una concorrente così odiata. In studio si ripete il teatrino. Non sarò mai una cinica, sono una persona vera. Signorini attacca: è vero che sei talmente avanti che i tuoi amici noleggiano i nani da portare al guinzaglio alle feste? L'hai detto, me lo sono segnato, vorrei capire. Federica abbozza. Siamo al limite, al punto più basso mai raggiunto nella storia della televisione commerciale. La gente sbraita, è impazzita. La Marcuzzi chiama i ragazzi per il verdetto sull'eliminazione. E' un momento molto teso. Eh certo, le eliminazioni sono motivo di dibattito in tutto il Paese. Esce quel babbo di Marco, che ha fatto una figura di legno epocale. Poi arriva una nuova concorrente, una strafiga allucinante. Arriva il momento delle nomination ma in studio la hostess di Alitalia denuncia: Federica mi ha minacciato, mi ha detto guarda che fuori non ci sono le telecamere stai attenta. E' il degenero. Siamo quasi a mezzanotte. Finisce la puntata più vergognosa della storia dei reality show con la Marcuzzi che con il suo accento di merda ci informa: ci sarà uno speciale del TG5. A mezzanotte. Però!
Ma io vi prego, non parlatemi di omicidio.
Si è parlato di Federica per più di un'ora. La Marcuzzi non è capace di condurre, lo sostengo da secoli. Arriva sempre in ritardo e non sa cavalcare l'onda emotiva. I ragazzi della casa si agitano (o meglio, si "aGGitano" come dice la Marcuzzi), rivedono le immagini del bicchiere lanciato. Gianluca si scalda. Signorini s'infoia, promette battaglia. I ragazzi sono chiamati a una specie di voto: perdonate o non perdonate Federica? Il perdono è il tema della serata, ragazzi. Il perdono cristiano come valore supremo. Sì, stiamo parlando di un bicchiere lanciato durante una lite. Federica piange, poi sbraita, sostiene di non essere cinica. Forse pensa che cinica voglia dire, che ne so, puttana di merda. Essere cinici non è così grave, ma per lei è il peggio del peggio. Alla fine esce. In studio la sorella di non mi ricordo chi litiga con la mamma di Federica. Sorelle e mamme che litigano, ragazzi. La sorella dice che la mamma l'ha minacciata. Il pubblico ce l'ha con Federica e sbraita come nella scena di "1984". Siamo messi male ma al peggio non c'è fine. Marco incontra la sua ex-fidanzata, che da un mese non si capisce se è la sua ex o no perchè lui intanto cerca di farsi Vanessa (credo si chiami Vanessa, se sbaglio scusatemi). Allora la ex gli dice che i medici che vanno in Africa a curare i malati portano pazienza, che lui deve tenere il suo coso a bada. Il suo coso è il suo uccello, che lei continua a indicare in diretta in fascia protetta. Lo tieni a bada, quella lì che cazzo vuole (riferita a Vanessa), tu che cazzo di uomo sei, cosa minchia fai e bla bla. Cazzi e minchie a go-go in diretta in fascia protetta. Il perdono cristiano, le parolacce, le sceneggiate in una sera come questa. Marco rientra, piange e ride allo stesso tempo. I ragazzi non hanno perdonato Federica, lei esce e quando arriva in studio è una bordata di fischi. Mai vista una concorrente così odiata. In studio si ripete il teatrino. Non sarò mai una cinica, sono una persona vera. Signorini attacca: è vero che sei talmente avanti che i tuoi amici noleggiano i nani da portare al guinzaglio alle feste? L'hai detto, me lo sono segnato, vorrei capire. Federica abbozza. Siamo al limite, al punto più basso mai raggiunto nella storia della televisione commerciale. La gente sbraita, è impazzita. La Marcuzzi chiama i ragazzi per il verdetto sull'eliminazione. E' un momento molto teso. Eh certo, le eliminazioni sono motivo di dibattito in tutto il Paese. Esce quel babbo di Marco, che ha fatto una figura di legno epocale. Poi arriva una nuova concorrente, una strafiga allucinante. Arriva il momento delle nomination ma in studio la hostess di Alitalia denuncia: Federica mi ha minacciato, mi ha detto guarda che fuori non ci sono le telecamere stai attenta. E' il degenero. Siamo quasi a mezzanotte. Finisce la puntata più vergognosa della storia dei reality show con la Marcuzzi che con il suo accento di merda ci informa: ci sarà uno speciale del TG5. A mezzanotte. Però!
Ma io vi prego, non parlatemi di omicidio.
lunedì, febbraio 09, 2009
Gli Stati Influenzati Della Mente.
Improbabile conversazione telefonica, realmente avvenuta tra Joe Rokocoko e la SexyGirl. Oggetto: le condizioni di salute di Joe.
SG: Hai preso qualcosa?
Joe: Fluimucil mezz'ora fa. Tachipirina dieci minuti fa. Benagol un'ora fa.
SG: (ironicamente) Altro?
Joe: Sì, ora prendo un po' di sciroppo per la tosse.
SG: Tu prendi troppe medicine, non puoi!
Joe: Anche il Dr House prende un sacco di medicine, e poi sta bene.
SG: Ma quello è un telefilm!
Joe: Anch'io lo sono.
SG: Hai preso qualcosa?
Joe: Fluimucil mezz'ora fa. Tachipirina dieci minuti fa. Benagol un'ora fa.
SG: (ironicamente) Altro?
Joe: Sì, ora prendo un po' di sciroppo per la tosse.
SG: Tu prendi troppe medicine, non puoi!
Joe: Anche il Dr House prende un sacco di medicine, e poi sta bene.
SG: Ma quello è un telefilm!
Joe: Anch'io lo sono.
martedì, febbraio 03, 2009
lunedì, febbraio 02, 2009
La Corsa Di Larry Fitzgerald.
Alla fine sono rimasto sveglio, me la sono vista tutta. Non so perchè ma qualcosa mi diceva che i Cardinals avrebbero rimontato. Verso le 4 del mattino il miracolo sembrava compiuto: pazzesco. Larry Fitzgerald riceve e scatena la sua potenza, è il sorpasso. Nessuna squadra nella storia del SuperBowl è riuscita a rimontare un distacco di dieci punti, e quando Pittsburgh (la squadra tifata da Obama) va sul 20-7 i giochi sembrano fatti. Sul 20-23 io e Timoty cominciamo a credere nella possibile, incredibile vittoria di Arizona (la roccaforte elettorale di McCain, tanto per intenderci). C'è dell'assurdo in tutto questo, a partire dal fatto che sia proprio la RAI a trasmettere l'incontro. L'ultima volta che hanno dato in chiaro il SuperBowl... se tutto va bene si scontravano i 49ers di Joe Montana contro quegli sfigatoni dei Buffalo Bills (chiedete a Vincent Gallo). Il football americano non è certo uno sport che si comprende all'istante, ci vuole un po' di attenzione e verso le tre del mattino la palpebra comincia a calare (colpa del pantagruelico pranzo a casa SG, tra l'altro). Il concerto di Bruce Springsteen me lo perdo, preferisco cazzeggiare un po' in giro. Mi arriva il messaggio del Bagnino, l'unica differenza tra noi è che lui ha davanti a sè venti alette di polo piccanti. Il fatto che qui nevichi e lì ci siano 24 gradi è irrilevante. Gli Steelers (che non sono una semplice franchigia, ma un vero e proprio culto, se è vero che il sindaco di Pittsburgh ha cambiato il suo cognome da Ravenstahl a Steelerstahl) iniziano l'ultimo drive con tre punti da recuperare e l'intero continente che li osserva. Hanno un terribile vantaggio, ed è quello di sapere cosa stanno per fare. Particolare non indifferente per la difesa Cardinals, che si è arrangiata con le cattive per tutto il match. Dopo un periodo di avanzamento veloce, ecco che l'inevitabile accade. Palla in end zone, touchdown Steelers (rivisto alla moviola mille volte, proprio come da noi con Moggi e Cobolli Gigli) a 40 secondi dalla fine. Non c'è più tempo nemmeno per il veterano Warner, il quarterback dei Cardinals passato da magazziniere a eroe del SuperBowl nel lontano (ormai) 2000. Niente da fare, me ne vado a dormire ma l'adrenalina è ancora a mille. I Cardinals erano sfavoriti, ho tifato per loro accanitamente anche per questo, non sia mai che mi schiero coi più forti. Ho sofferto terribilmente, ho accarezzato il sogno ed alla fine ho perso. Succede. Una sconfitta incredibile, amara, devastante per il morale, ma che comunque riconcilia con lo sport (perchè ha vinto, con merito, la squadra rivelatasi migliore nello scontro diretto).
Quella storia che Moggi e Cobolli Gigli non riescono ancora a capire.
Quella storia che Moggi e Cobolli Gigli non riescono ancora a capire.
Touchdown Steelers.
E poi, improvviso come un intercetto di cento yard all'ultimo secondo del primo tempo, ecco che mi pervade un pensiero della buonanotte, o forse una buona intenzione, chiamiamola così; quel sorriso mai scontato, quelle faccine buffe, quel suo modo di coinvolgermi sempre e comunque... tutto questo mi farà diventare una persona migliore.