BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

mercoledì, settembre 07, 2011

Dopo L'Old

La Minou mi fa compagnia qua dietro mentre tento un nuovo approccio con Breathing... ultimamente non siamo andati molto d'accordo, ho saltato troppi passaggi ed i conti non tornano mai. Vorrei sfogarmi forse, ma con chi dovrei prendermela? Certo con me stesso, per gli errori evitabili, e ripetuti, e dannati, che ho commesso ultimamente; ma anche con qualche personaggio del teatro sott'acqua che nonostante tutto prova a vivere ancora. La verità, poi, è che mi manca Mazinga.

Oh ragazzi, ma ce la facciamo una vodkina?
Esordiva così, in una sera di metà Aprile (credo), l'ineffabile Mazinga, lo sciupafemmine sposato, il pachidermico viveur, a volte elegante spesso sgargiante, un uomo mastodontico con un occhio sbirulo e una voce sdolcinata. Facciamocela, sta vodka, e poi mi abbraccia, e mi chiede come va, cosa sto facendo, com'è andata poi quella serata là... E ci ritroviamo una notte appoggiati al muretto del Dundas a parlare di donne, amicizie, famiglia, progetti... Carlè quante volte mi è capitato di uscire con una che non era mia moglie, portarmela in hotel, poi mentre ci si preparava per combinare tutto quanto... scappare con la scusa di una chiamata improvvisa, e far perdere le mie tracce così senza colpo ferire, solo perchè non mi andava più. Sorridevo... E quella tizia con cui uscivo da qualche settimana, mi fa, ma allora sono meglio io di tua moglie? Ma ascolta, ma che cazzo ti sei messa in testa... ascoltami bene, questa è mia moglie e tu non devi nemmeno nominarla... con te mi diverto ma tu per me non sei un cazzo... Non lo conoscevamo, e per il suo carattere spavaldo e l'atteggiamento dirompente l'abbiamo per molto tempo valutato male. Mazinga, cazzo, quanto avrei voglia di farmi una chiacchierata con te ora, e invece... Penso che ti scriverò una lettera. Non sappiamo cosa ci riserva il destino, già una volta ho perso l'occasione di scrivere ad un amico finito in "villeggiatura" e me ne pento ancora amaramente. Con te non ripeterò l'errore.

So già cosa mi risponderai.