2012
Andiamo a vedere le stelle, suggerisce la Meravijosa, io non taccio e acconsento, però non dirlo alla Sylvie e Pianeta Polpettino, va bene?, non dirglielo, no non fare così con la testa che poi glielo dici, non dirglielo non dirglielo non dirglielo, ok ok minchia le paranoie... e intanto penso, a cosa serve non parlare?, tanto capiranno all'istante cos'è successo prima del loro arrivo. Ma andiamo a vedere le stelle.
Due tiri, pardon, due sguardi più tardi, mi ritrovo fattissimo sul divano, che basta poco a stendermi; la Meravija dichiara di sentirsi in formissima, allora si mette ad armeggiare con piatti bicchieri e quant'altro. Mi aiuti per favore?, dai metti via questo quest'altro e quell'altro là, inizio a sbuffare perchè la coordinazione è già andata a puttane. Cominciamo a ridere insieme, ma non è ancora niente. Poi un bicchiere lasciato incustodito sotto il rubinetto si trasforma in una fontana, vorrei avvisare la padrona di casa dello spettacolo acquatico in corso alle sue spalle, ma questa dannata fattezza non fa uscire una parola che sia una; e allora con la mimica segnalo il pericolo, la Meravija si accorge e scoppiamo a ridere, tanto da star male. Un male fisico agli addominali, di quelli che si provano raramente. Dopo cinque minuti di allegria e dolore fisico allora, ci riprendiamo pensando che, sì, a questo punto è proprio inutile non dire niente alla Sylvie e Pianeta Polpettino Pasticcino... come volevasi dimostrare.
Passano altri cinque minuti e l'allegria si trasforma in qualcosa di indefinibile. Subito dopo Kundi la Mapendo (già sentita?) e Dockyard, parte una canzone apparentemente irriconoscibile; peccato, questa canzone sta rovinando il bel momento... ah no aspetta...
E ci ritroviamo abbracciati e in lacrime, sopraffatti da questo qualcosa più grande di noi e dell'universo conosciuto. Ti prometto che sarà come dici tu, mi prometti che resterai sempre come sei; ascoltando So Many Times si può e si deve piangere di gioia, questo è solo l'inizio del 2012, questo è solo l'inizio di noi due, questi siamo noi due.
Due tiri, pardon, due sguardi più tardi, mi ritrovo fattissimo sul divano, che basta poco a stendermi; la Meravija dichiara di sentirsi in formissima, allora si mette ad armeggiare con piatti bicchieri e quant'altro. Mi aiuti per favore?, dai metti via questo quest'altro e quell'altro là, inizio a sbuffare perchè la coordinazione è già andata a puttane. Cominciamo a ridere insieme, ma non è ancora niente. Poi un bicchiere lasciato incustodito sotto il rubinetto si trasforma in una fontana, vorrei avvisare la padrona di casa dello spettacolo acquatico in corso alle sue spalle, ma questa dannata fattezza non fa uscire una parola che sia una; e allora con la mimica segnalo il pericolo, la Meravija si accorge e scoppiamo a ridere, tanto da star male. Un male fisico agli addominali, di quelli che si provano raramente. Dopo cinque minuti di allegria e dolore fisico allora, ci riprendiamo pensando che, sì, a questo punto è proprio inutile non dire niente alla Sylvie e Pianeta Polpettino Pasticcino... come volevasi dimostrare.
Passano altri cinque minuti e l'allegria si trasforma in qualcosa di indefinibile. Subito dopo Kundi la Mapendo (già sentita?) e Dockyard, parte una canzone apparentemente irriconoscibile; peccato, questa canzone sta rovinando il bel momento... ah no aspetta...
E ci ritroviamo abbracciati e in lacrime, sopraffatti da questo qualcosa più grande di noi e dell'universo conosciuto. Ti prometto che sarà come dici tu, mi prometti che resterai sempre come sei; ascoltando So Many Times si può e si deve piangere di gioia, questo è solo l'inizio del 2012, questo è solo l'inizio di noi due, questi siamo noi due.
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