Ma Non Chiedermi Perchè.
Ed ora sono quasi cinque mesi ma il tempo in questi casi è un concetto senza senso (solo in questi casi?), sono sicuro che se ti rivedessi ora avrei un miliardo di cose da raccontarti ma non ce la potrei mai fare, e non lo vorrei neppure. Ma perchè pensare a tutto questo proprio ora? Un motivo non c'è, è solo che questa pioggia e questa lontananza forzata producono un effetto impossibile da dominare, la verità è che non vorrei dirti niente, soltanto guardarti, abbracciarti, spazzare via il rancore e le sofferenze di questi cinque mesi. Ma è davvero possibile? Ti sto lontano più che posso, che il rispetto è da sempre la base per ogni rapporto, non cerco notizie su di te, qualcosa ogni tanto affiora in superficie ma è giustamente ed ovviamente sempre troppo poco. Meglio così. Vorrei soltanto dirti che mi manca Baggio, questo sì, il Parco delle Cave le avventure sulla 67, il nostro 2008 insieme, non voglio farti piangere spero che tu non stia leggendo il blog, magari capiterai qui fra sei mesi ed allora sarà tutto più facile, spero. Ma io devo scrivere ora, non posso più resistere. Mi mancano tanto le persone che tanto mi hanno dato, grazie alle quali ora sono la persona che sono. Non ho rimpianti se non quelli che è giusto avere quando qualcosa di bello ed unico finisce, io so di aver fatto di tutto, prima nel bene poi nel male poi ancora nel bene ma alla fine i tentativi erano inutili, intorno a me ho visto svanire i sorrisi degli amici e notavo solo preoccupazione, sempre tensione, poca comprensione; faccio fatica a riconoscere i miei errori ma indago sempre me stesso, più di quanto possa lasciar credere. Questo lo sai. Un sabato pomeriggio di Novembre ci siamo detti ciao, io ho pianto e ti ho stretto forte alla fermata del 14, tu hai provato a non piangere, ti sei girata e sei andata via così, come se tutto fosse già scritto, già risolto, già definito nei dettagli. La mia vita sta andando avanti, non posso e non voglio certo lamentarmi, anzi; in cuor mio spero di aver imparato dai miei errori per non ripeterne più, magari sfoderandone di nuovi, chi lo sa. Sono convinto che il tuo sorriso non abbia perso un milionesimo del suo smalto, sarai felice di sapere che ormai non ho più niente a che fare con un paio di persone che tanto male ci hanno fatto (io non dimentico le sensazioni orribili e le tue parole di Agosto sul significato dell'Amicizia, e di questo ti sarò grato per sempre perchè avevi ragione tu); non chiedermi di cantare pti Tobi i en bon pti garson perchè piangerei a dirotto, disperatamente e senza fine, non ascolto più nemmeno Sway, e quando trovo la sigla di Spongebob imito il gesto del flauto ma cambio istantaneamente canale; è di questo che dobbiamo parlare? Non credo, ma in questo piccolo sfogo provo a raccontare un po' di questo periodo che è volato, nonostante tutto. Nonostante le incomprensioni, la rabbia, l'incontro con Meggy, le frasi dette e riportate, i rinnovi contrattuali che mi lasciano sempre un sapore amaro. Cantava Alessandro Graziano "se ripenso alle nostre gambe nella notte, mi è difficile pensare che da due ore non ti amo più", ecco un'altra canzone che forse skipperò ad ogni passaggio, l'ho riscoperta qualche settimana fa ma la lascerò nel dimenticatoio per un po'. C'era tanto di sbagliato in me, un giorno lontano sorrideremo insieme, ne sono sicuro, non voglio piangere in questa sera così sbagliata, così piovosa, così inutile. Continua sulla tua strada Ale, sono sicuro che una piccola parte di me resterà sempre tua, così come i tuoi insegnamenti rimarranno per sempre incastonati nella mia testa (e nel mio cuore). A volte mi chiedo che fine avrà fatto l'anello che ti avevo prestato e che non hai più tolto. Un giorno me lo dirai, e la tua risposta non mi farà provare nè paura, nè rabbia, nè tristezza.
1 Comments:
At 11 aprile, 2012 11:15, ltma said…
Vi voglio bene.
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