BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

domenica, novembre 24, 2013

Perchè il Dundas?

Ed è una sensazione un po' retrò che mi agguanta mentre esco un attimo a prendere aria; al Dundas sono tornato, in fondo, mille e mille volte, ma un venerdì sera così mancava da troppo. Allora rimango estasiato ed intontito dal vortice che, come sempre, mi travolge e mi stravolge: ma è per via dei quattro Southern, di Sfo e delle nostre gag infinite, dei cocktail di Silvietto o cos'altro? Non so e non voglio darmi una risposta, mi faccio cullare dall'onda che mi trascina, è un dentro e fuori di ricordi e risate, PianetaPolpettino mi mette le mani ovunque, ma con delicatezza; Giginho si dà al twerking mentre Cicinho se la suona se la canta se la manda e rimanda la presenza, rimanendo a casa perchè in bici lo sbattimento è cosmico, in effetti. La Sylvie mi racconta della gaffe del Polpettino ma non è come quella del Patatone, anche se ci siamo andati vicini. Mi tirano in mezzo per la milionesima volta ma rifiuto alla grande il chupito di rum, tanto più tardi mi sparo un bel Mojito alla faccia della Meravija che non ha più parole (ma solo perchè non ha voce). Già, anche lei, proprio lei, proprio al Dundas, proprio adesso. Il turbine si interrompe nei dieci minuti cruciali, mentre aspetto l'ultima canzone della playlist il dannato minijack mi fa lo scherzetto e sabota la sorpresa; ma non ci lasciamo abbattere, il cuore del Dundas è questo, e proprio quando la serata va scemando ci sono nuovi ingressi, vecchie facce, insoliti affratellamenti. Me ne vado prima del ko tecnico, l'oste è impegnatissimo e rimane a metà strada fra la felicità per un evento ben riuscito ed il rammarico per il tempo che è volato, e ci terrà separati ancora per un po'. Replichiamo venerdì, minaccia il prode Pernico al telefono con Cristian, io me la rido e salto e poi mi accorgo che venerdì no, io non ci sono; e si dovrà replicare nuovamente, e sarà ancora più bello e voglio ancora più gente, e stavolta montiamo l'impianto e suono insieme al Varano, e questo è il Dundas, nel bene o nel male. E puoi odiarlo, e devi amarlo, ma cazzo non devi mai chiederti il perchè.

martedì, novembre 19, 2013

Ti Seguo Sempre, Anche Se...

Bè insomma la situazione è critica, mica possiamo negarlo. Quattordici partite disputate, penultimi in classifica con dodici punti, frutto di quattro vittorie e dieci sconfitte. Contando che due delle quattro partite le abbiamo vinte fuori casa, in due trasferte in cui non c'ero... posso ben dire che ho assistito a due vittorie e sette sconfitte (otto, contando l'amichevole prestagionale). Vabbè. Sei partite in casa e tre fuori (Brunico, TorrePellice, Vipiteno). La stagione è lunga, molto lunga. I bilanci dopo un terzo di stagione non servono a nulla, se non a rinfrancare lo spirito pensando ai chilometri macinati (metaforicamente e non). In cento o in quattordici, non ha importanza. L'hockey continua a smuovermi, e questa è l'unica cosa che conta. La classifica piange come un noto tifoso al secondo intervallo della prima amichevole stagionale. Quando l'ho sentito pronunciare la frase "non ce la faccio, non posso venire più a vedere l'hockey". L'ho sentito con le mie orecchie, e la voce mi era davvero familiare. L'ho visto scappare via su una macchina dalla rumorosa prepotenza, e sembrava deciso a non tornare più indietro. Quattordici partite dopo, un terzo di campionato escludendo i playoff, un bilancio lo posso fare. Lo tengo stretto per me, e poi farò un confronto tra altre quattordici partite. Giovedì si torna all'Agorà contro quei bastardi del Vipiteno, e ci sarà il Bagninazzo, e ci sarà quel folle di Robbie, e ci sarà la diretta tv su RaiSport, e ci sarà anche quel tifoso che pensava davvero di non farcela.

Ci risentiamo tra un po'. Magari con qualche punticino in più in tasca. Giovedì mi perdo la sfida contro Asiago, ma mica posso raccontarvi sempre tutto. Vi arriverà qualche foto.

martedì, novembre 12, 2013

Giocare Così Ha Senso.

Una partita a flipper, una sambuca, uno spezzone di Ritorno al futuro, chiudo gli occhi un secondo e sono nell'abisso, sono sull'aereo fermo in pista, eppure stiamo scendendo in picchiata (mi perdonerai mai?); un secondo dopo riapro gli occhi e sono in attesa di partire un'altra volta, il film sta andando avanti, io e Marty McFly stiamo tornando al futuro, intanto mi sparo un'altra partitina che MoreLucky ha sistemato i bumper; quando guardi l'abisso... aveva ragione Nietzsche.