Chissà Se a Marcelo Brozovic Piace Phoenix Dei Daftpunk
Oooooooooh il Varano
è l'eroe
degli ultrà
Faccio tante promesse e ne mantengo forse un centesimo. In quel centesimo di Paperoniana memoria mi destreggio come posso, come riesco, forse come voglio. Brozovic è un selvaggio, mi suggerisce Lele Adani, parla un linguaggio calcistico evoluto ed è per questo che me ne sono innamorato. Mi confido col Varano, perchè quando devi confidare un innamoramento un po' imbarazzante il Varano è una garanzia; la sua non è saggezza, è presenza. Scostante, alcolica, ciclistica, cinematografica, ma sempre presenza. E lui risponde in mezzo secondo come nemmeno speravo; la tempistica è importante, una volta nel 2007 ha risposto alle tre del mattino nel tempo tra largo Scalabrini e via Bellini, e sapete bene che tendo a non dimenticare.
Ha fatto il tatuaggio di nascosto da papà
La Meravijosa se la ride eccome quando mi vede alle prese con aspirapolvere, MocioVileda, maledetti piatti da lavare e un ordine impossibile da trovare; ma rido anch'io, e di gusto, e questo già potrebbe spiegare tutto. Regalami la maglia gialla, che anche il Varanone ha detto che è stupenda. Ce la ridiamo insieme, pensando alla sua prossima trasferta, alla mia solitudine forzata ed all'indigestione di Sky che ne seguirà: se potesse, la Meravija mi sbatterebbe fuori di casa a calci nel deretano, ma ho paura della visita fiscale e devo starmene buono. Puntuale come la spesa dell'Esselunga, il medico arriva un po' stranito dalla mia accoglienza; ma ho la scusa del citofono guasto, e penso che non lo riparerò mai. Ho fatto tante promesse, a volte non so nemmeno perchè.
Ma quando torna a casa le valigie troverà
Bere, bè, beviamo. Poi ci sono i trucchi gli inganni e le cicche alla macchinetta. Fatto sta che a Casetta ogni sera è Carnevale ed ogni Carnevale è Capodanno. Forse non tutti sanno che il Dundas potrebbe cessare di esistere, ed io devo portarmi avanti; una volta al Dundas mi sentivo come a casa, un domani voglio sentirmi a casa come al Dundas. Ci sto lavorando. ed è a quel punto che sbrago, per via di un'ubriachezza appena accennata, promettendo al Varano che tornerò a scrivere. Ma non posso darmi un limite troppo ampio, devo esagerare e mettermi alle strette. Domani ti dedico un post, in onore dei vecchi tempi, del fluido, di Marcelo Brozovic e di questa antica amicizia.
Sta tutto in quel centesimo di promesse mantenute.
è l'eroe
degli ultrà
Faccio tante promesse e ne mantengo forse un centesimo. In quel centesimo di Paperoniana memoria mi destreggio come posso, come riesco, forse come voglio. Brozovic è un selvaggio, mi suggerisce Lele Adani, parla un linguaggio calcistico evoluto ed è per questo che me ne sono innamorato. Mi confido col Varano, perchè quando devi confidare un innamoramento un po' imbarazzante il Varano è una garanzia; la sua non è saggezza, è presenza. Scostante, alcolica, ciclistica, cinematografica, ma sempre presenza. E lui risponde in mezzo secondo come nemmeno speravo; la tempistica è importante, una volta nel 2007 ha risposto alle tre del mattino nel tempo tra largo Scalabrini e via Bellini, e sapete bene che tendo a non dimenticare.
Ha fatto il tatuaggio di nascosto da papà
La Meravijosa se la ride eccome quando mi vede alle prese con aspirapolvere, MocioVileda, maledetti piatti da lavare e un ordine impossibile da trovare; ma rido anch'io, e di gusto, e questo già potrebbe spiegare tutto. Regalami la maglia gialla, che anche il Varanone ha detto che è stupenda. Ce la ridiamo insieme, pensando alla sua prossima trasferta, alla mia solitudine forzata ed all'indigestione di Sky che ne seguirà: se potesse, la Meravija mi sbatterebbe fuori di casa a calci nel deretano, ma ho paura della visita fiscale e devo starmene buono. Puntuale come la spesa dell'Esselunga, il medico arriva un po' stranito dalla mia accoglienza; ma ho la scusa del citofono guasto, e penso che non lo riparerò mai. Ho fatto tante promesse, a volte non so nemmeno perchè.
Ma quando torna a casa le valigie troverà
Bere, bè, beviamo. Poi ci sono i trucchi gli inganni e le cicche alla macchinetta. Fatto sta che a Casetta ogni sera è Carnevale ed ogni Carnevale è Capodanno. Forse non tutti sanno che il Dundas potrebbe cessare di esistere, ed io devo portarmi avanti; una volta al Dundas mi sentivo come a casa, un domani voglio sentirmi a casa come al Dundas. Ci sto lavorando. ed è a quel punto che sbrago, per via di un'ubriachezza appena accennata, promettendo al Varano che tornerò a scrivere. Ma non posso darmi un limite troppo ampio, devo esagerare e mettermi alle strette. Domani ti dedico un post, in onore dei vecchi tempi, del fluido, di Marcelo Brozovic e di questa antica amicizia.
Sta tutto in quel centesimo di promesse mantenute.
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