BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

sabato, luglio 13, 2019

Luna Rossa.

Il caldo smette di squagliarmi appena esco dall'ufficio; mi metto ad aspettare vicino alle panchine, l'Audi targata Fucker se ne va con magistrale tempismo, fingo di non guardare, l'importante in fondo è che nessuno vada a controllare le timbrature ma non pensiamoci adesso che dobbiamo goderci la serata.
Un istante dopo sorrido.
Cerco di concentrarmi sulle questioni del momento, troveremo un bancomat?, troveremo parcheggio?, troveremo la strada?, troveremo una stazione radio che trasmetta della fottuta buona musica del cazzo?, perchè quei due cornuti si mettono lì con le portiere aperte e ci obbligano ad andare contromano? Sorrido ancora...
Proseguiamo per via Pietro Nenni e non aver contanti si sta rivelando meno problematico del previsto; una decina di arrosticini per antipasto poi proseguiamo con le bombette, le birrette e le fossette di quel sorriso che no, non riesco a smettere di fissare. Distogli lo sguardo Joe, che ti si legge attraverso...
Ma cosa voglio distogliere, qua bisogna armarsi e partire alla volta di Venezia che la lacuna della laguna è imperdonabile ma del tutto risolvibile; esistono luoghi personali e profondi, luoghi dell'anima, luoghi che mi fanno pensare alla Mickey Smith, this is where my heart beats harder. Ti ci devo portare, è deciso. Il dolce e l'amaro sono la luna rossa e il kebabbaro, l'una col suo incedere discreto ma deciso, l'altro con la sua saracinesca che si abbatte morbidamente su un disgraziato che non si regge in piedi ma prova per oltre mezz'ora a protestare, anche se l'impressione è che non sia accaduto davvero nulla.
E allora sorrido un altro po'. Splendono gli astri, metallici e bianchi. Mi sto per addormentare. Vedrò il tuo messaggio tra quattro ore.

Un nuovo giorno è iniziato.