La vita non è un kebab: va presa con la salsa piccante.
Un mio caro amico qualche tempo fa mi disse che, in quel determinato periodo, mangiava spesso e molto volentieri cibi piccanti, che gli bruciassero la gola; perchè, asseriva lui, se la gola brucia, vuol dire che ho una gola; e se c'è una gola, ci sono anch'io.
Mi sono tornate in mente oggi pomeriggio queste parole -sante parole.
Perchè a volte è proprio vero che per sentirsi vivi, si deve fare un po' di confusione, un po' di casino. Io non mangio cibi piccanti (chi mi accompagna in giro per i kebabbari di Milano ne sa qualcosa), mi limito a scatenarmi via mail.
Perchè, in fondo, quando provoco la gente, difficilmente non trovo poi una risposta, un riscontro, foss'anche negativo o offensivo; poco importa, se m'invento un complotto mondiale contro me stesso e sparo a zero su Tizio e Caio, questi non potranno fare a meno di chiedersi come mai ho pensato una cosa del genere; si sforzeranno di capire, dapprima, poi offesi rinunceranno alla polemica. Ma saranno comunque caduti tutti nel mio tranello.
E lasciamo stare il fatto che a volte non mi devo inventare complotti mondiali... E' un'altra storia (per farvi innervosire ancora, e ancora, e ancora)...
Mi sono tornate in mente oggi pomeriggio queste parole -sante parole.
Perchè a volte è proprio vero che per sentirsi vivi, si deve fare un po' di confusione, un po' di casino. Io non mangio cibi piccanti (chi mi accompagna in giro per i kebabbari di Milano ne sa qualcosa), mi limito a scatenarmi via mail.
Perchè, in fondo, quando provoco la gente, difficilmente non trovo poi una risposta, un riscontro, foss'anche negativo o offensivo; poco importa, se m'invento un complotto mondiale contro me stesso e sparo a zero su Tizio e Caio, questi non potranno fare a meno di chiedersi come mai ho pensato una cosa del genere; si sforzeranno di capire, dapprima, poi offesi rinunceranno alla polemica. Ma saranno comunque caduti tutti nel mio tranello.
E lasciamo stare il fatto che a volte non mi devo inventare complotti mondiali... E' un'altra storia (per farvi innervosire ancora, e ancora, e ancora)...
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