Edwin Moses Non E' Un Filosofo. Forse.
Quanto tempo ci si mette a capire il valore delle persone? A volte troppe, eh Joe, colpa delle interferenze, dei pregiudizi, di chissà che cosa. Poi magari capita che per arrivare in profondità basti una mail, come quella del Varano del primo dicembre... Ed allora un semplice compagnone di serate diventa un amico. A volte si ha bisogno di una rivelazione.
Oppure ci vogliono gli anni, come in altri casi che non sto a citare...
E a volte invece basta uno sguardo, un gesto anche minimo. Quella sera usciti dal Rolling cantammo Fumodenso degli Otto Ohm, come al solito poco lucidi, come al solito in stra-ritardo, come al solito qualcuno non fece parte di quel momento di gioia... ma io voglio ricordare chi c'era, chi ha avuto e ha ancora qualcosa da condividere con me. Chi sa portare rispetto in ogni situazione, anche quando diventa difficile prendere delle decisioni. Io non posso smettere di fidarmi di questo tipo di persone. Non posso e non voglio, sia chiaro.
Perchè ormai è evidente che le differenze possono solo aiutare a venirsi incontro. Io scrivo messaggini usando due mani, e forse non per scelta, come i tredici passi di Edwin Moses. "La prima volta che ho corso i 400 ostacoli ho fatto tredici passi tra una barriera e l'altra. Era una cosa innata". E poi se scrivessi solo con una mano mi procurerei una tendinite in tempo zero.
E quindi?
Continuo a non tollerare la lentezza di chi scrive con una mano sola, ma allo stesso tempo ne rimango affascinato. Continuo a fare una fatica bestiale a leggere quando mancano gli spazi dopo i segni di punteggiatura. Fisse improponibili? Può darsi, ognuno ha le sue d'altronde.
Ma non è sicuramente una fissa volere bene a persone che ti hanno dato tanto.
E che continueranno a darti tanto, e a volerti bene. Anche se hai come idolo Max Biaggi e non vuoi mai parlare del futuro.
A volte non ci vuole davvero niente per capire il valore delle persone. E' come Edwin Moses con i tredici passi. Di fronte ad alcune persone, hai sempre saputo di poterti fidare ancora prima di verificare con mano. Sapevi, prima ancora di sapere.
Quanto tempo ci si mette, allora? Quando un sentimento è innato, penso proprio che il tempo non abbia nessun significato. Semplicemente non esiste.
3 Comments:
At 06 agosto, 2006 05:47, Anonimo said…
è tardi,i pensieri non sono mai lineari a quest'ora...la notte è buia e ti rabbuia...ma poi decidi di cliccare sul blog del Poeta...e solo allora ti rendi conto che è la cosa più giusta che potessi fare...sapere di essere fra queste parole poi mi scalda il cuore...infondo sta già nascendo il sole,stanotte mi hai sorriso e a me basta davvero così...Mary
P.s. non mi fermo ora...bacio
At 06 agosto, 2006 18:16, Anonimo said…
già a volte anni...ma la cosa più bella è recuperare gli anni passati in pochi mesi e scoprire che a volte bastano poche ore all'alba di agosto in giambellino per trovarsi uniti da mille pensieri e per esserne felici...anche se con un po' di amaro per il tempo perso che era preziosissimo. ti abbraccio
At 07 agosto, 2006 09:14, Anonimo said…
ma tu saresti quello che è stato MOLLATO!?!?!?!?!
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