Perdere, Vincere, Vivere.
Mi gioco stasera l'ultima partita con loro. E' una sensazione strana, in fin dei conti le storie che arrivano in fondo logorate dal tempo non fanno troppo male. Ma un po' sì. Questa è una storia bella, iniziata nel maggio del 2003. Quello era un periodone, eh.
I miei piccoli boys finivano la prima elementare: li portai a giocare la prima volta insieme a Ringhio al torneo del Romano Banco. Campo troppo grosso, pallone troppo grande, sconfitta inevitabile, nonostante Tommy U. detto il Trattore, il mio giocatore preferito (dopo Julius R), macinò chilometri su chilometri. Fu l'inizio di un'avventura incredibile, fatta di peregrinazioni in giro per i campi di Milano e provincia. Una storia bella. Quanti sabato mattina passati a non rispondere a quel telefono che squillava nonostante i miei dettami: non chiamatemi prima delle undici! E quanti pomeriggi a prendere il freddo in faccia sperando che mi facesse ripigliare perchè i miei venerdì sera erano sempre più devastanti. Quante volte ho ripetuto i consigli dell'ultimo momento, quando manca un minuto all'inizio della partita. Calcia forte, non aver paura del contrasto, allarga il gioco, appena hai la palla tira che metti il portiere in difficoltà, non ti fermare se ti saltano...
Oggi mi gioco l'ultima partita con loro, in un torneo insulso ma che, non più tardi di una settimana fa, mi ha saputo regalare delle emozioni irripetibili. Dall'anno prossimo si cambia, si ricomincia, forse ancora dalla prima elementare, forse no. Lascio i miei raga ad una svolta, che l'anno prossimo vanno in prima media. Sentiranno la mia mancanza come io sentirò la loro, ma sono sicuro che tutto questo abbia un senso. Io sono contento così. Abbiamo vinto tanto, insieme, il che non fa mai male; e dalle sconfitte abbiamo sempre imparato qualcosa (io e i raga, dei genitori meglio non parlare).
Questa è una storia bella, di quelle che finiscono ma lasciano un ricordo strepitoso, perchè da domani non torneremo estranei. Io sarò sempre il loro Mister, e loro i miei raga. Per una volta, chiudere qualcosa di bello non farà troppo male.
Stasera, il capitano lo farà Tommy U detto il Trattore. Stavolta vinceremo.
I miei piccoli boys finivano la prima elementare: li portai a giocare la prima volta insieme a Ringhio al torneo del Romano Banco. Campo troppo grosso, pallone troppo grande, sconfitta inevitabile, nonostante Tommy U. detto il Trattore, il mio giocatore preferito (dopo Julius R), macinò chilometri su chilometri. Fu l'inizio di un'avventura incredibile, fatta di peregrinazioni in giro per i campi di Milano e provincia. Una storia bella. Quanti sabato mattina passati a non rispondere a quel telefono che squillava nonostante i miei dettami: non chiamatemi prima delle undici! E quanti pomeriggi a prendere il freddo in faccia sperando che mi facesse ripigliare perchè i miei venerdì sera erano sempre più devastanti. Quante volte ho ripetuto i consigli dell'ultimo momento, quando manca un minuto all'inizio della partita. Calcia forte, non aver paura del contrasto, allarga il gioco, appena hai la palla tira che metti il portiere in difficoltà, non ti fermare se ti saltano...
Oggi mi gioco l'ultima partita con loro, in un torneo insulso ma che, non più tardi di una settimana fa, mi ha saputo regalare delle emozioni irripetibili. Dall'anno prossimo si cambia, si ricomincia, forse ancora dalla prima elementare, forse no. Lascio i miei raga ad una svolta, che l'anno prossimo vanno in prima media. Sentiranno la mia mancanza come io sentirò la loro, ma sono sicuro che tutto questo abbia un senso. Io sono contento così. Abbiamo vinto tanto, insieme, il che non fa mai male; e dalle sconfitte abbiamo sempre imparato qualcosa (io e i raga, dei genitori meglio non parlare).
Questa è una storia bella, di quelle che finiscono ma lasciano un ricordo strepitoso, perchè da domani non torneremo estranei. Io sarò sempre il loro Mister, e loro i miei raga. Per una volta, chiudere qualcosa di bello non farà troppo male.
Stasera, il capitano lo farà Tommy U detto il Trattore. Stavolta vinceremo.
3 Comments:
At 15 giugno, 2007 00:20, Anonimo said…
1998 per me stessa storia...poi li rivedi in campo dopo quasi 10 anni e ti chiedi: "ma come cazzo facevo a far giocare quella pippa?!?!?"
At 15 giugno, 2007 00:21, il capitano said…
ma perchè mette la mail e non scrive chi cazzo sono?
At 15 giugno, 2007 00:22, il capitano said…
AAAAAAAAAA ECCO!
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