BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

martedì, giugno 05, 2007

Riprendersi Tutto.

E' un segno quasi imperscrutabile, che piano piano va via, anno dopo anno. Finirà per non esistere più, un giorno. Per adesso è ancora lì. Pochi centimetri, sottilissimo, qua sul petto, sulla destra. Ho ricontrollato stamattina se c'era ancora: se mi guardo allo specchio distrattamente non posso notarlo, devo osservare con attenzione. Dopo tanto tempo, più o meno diciotto anni, quel segnetto è rimasto. E' sempre più sottile, ma è qui.

Qui nella testa invece, qui nel cuore, è rimasta quell'immagine di due amici che ridono, si confrontano, si parlano in silenzio mentre la macchina percorre i chilometri in giro in fuga dagli sbattimenti; perchè non sono stato capace? Perchè mi sono bloccato? Tornerà mai un'occasione? L'universo mi stava aspettando ma ho chiesto un minuto per pensarci su: da lì in poi solo rimpianti, perchè indietro non si torna. Mai.

Era un pomeriggio di metà giugno, non li avevo diciott'anni. Lei non sapeva dove fossi, ci saremmo sentiti prima o poi. Niente cellulari, ma tutti a due a Milano perciò prima o poi ci si incontra. Mi avrà pensato tutta la mattina, sarà stata male, io di come stavo non voglio parlarne, non ne parlerò mai. Ci sentiamo verso l'una.
"Allora, cosa mi combini?"
"Eh."
"..."
"Cazzo. Vengo da te dai."
Non trovammo nuove strade o nuovi orizzonti. Era un bel casino ma la vita doveva andare avanti, e noi facemmo girare il nostro mondo come sempre. Facemmo l'amore perchè così era giusto che fosse, non c'era neanche poi troppo da dire. Ho dei ricordi confusi di quel pomeriggio caldo ed inquieto. Mi ricordo una carezza che conteneva un milione di parole. Sarebbe stata dura, da lì in avanti. Ma il carattere ce l'avevamo eccome.

Poi un giorno il destino decide di cominciare a giocare un po' con te, a farti ripensare a molte certezze. Chi lo sa se davvero indietro non si può tornare. Basta una mail sconclusionata, un aperitivo, un abbraccio. Certi conti non si possono proprio chiudere. Puoi vivere un'intera storia d'amore in due giorni, puoi angosciarti, puoi buttarti in mille esperienze una via l'altra, puoi ammazzarti di paranoie. Ma quand'è tempo di tornare indietro, non c'è modo di invertire la rotta.

Passammo un'estate indimenticabile. Le persone che subiscono un danno, diceva la locandina di quello stupendo film con Juliette Binoche e Jeremy Irons (l'uomo per il quale il Bagnino ha perso l'epididimo), sono pericolose, perchè sanno che possono sopravvivere. Mi sentivo così: era tutto dannatamente duro, difficile, bastardo. Giorno dopo giorno, problema dopo problema. Io, lei, l'insonnia, il lavoro al mercato, il futuro che incombe. E più era dura, più ci provavo gusto. Sapevo che mi avrebbe fortificato, e poi in fondo avevo lei a fare da scudo, nulla poteva scalfirmi.

Il passato diventa futuro, l'intreccio di anime si completa, chi mi ha veramente abbandonato, se non sono stato io? Rimango qui, ancora oggi, ripensando all'infinita serie di coincidenze che mi hanno portato dove sono. Non so se sono arrivato lontano, ma so da dove sono partito e so che non lo dimenticherò mai. Il taglio è ancora qua sul petto. Quasi imperscrutabile, come l'orizzonte di una storia che non vuole nascere. E' tempo di riprendersi indietro tutto quanto, Joe.

E chi lo sa se stavolta potrai rimandare di un minuto.

3 Comments:

  • At 06 giugno, 2007 10:28, Anonymous Anonimo said…

    E allora riprenditi tutto, ma proprio tutto.

     
  • At 06 giugno, 2007 14:44, Anonymous Anonimo said…

    il bagnino sa sempre cosa dire?!?...no,non è affatto una domanda...togliamo pure quei due punti di domanda attorno all'esclamativo...bacio Joe..ci dobbiamo una birra,ricordi?...ne avrei proprio bisogno...

     
  • At 23 settembre, 2007 12:38, Anonymous Anonimo said…

    ...bentornato...

     

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