Mister Ma Tu Tifi L'Arsenal?*
La tematica più importante dell'ultimo allenamento sono state le stringhe di Th.
Th sostiene di sapersi già allacciare le scarpe da calcio. Ma Th non sa. Th è nato nel 2000 e non conosce l'insidia della stringa della scarpa da calcio. Th ha provato a fare lo sborone col mister, perchè il mister è tanto buono e simpatico (perlomeno finchè non mi sbaglia un retropassaggio all'ultimo minuto in una partita contro il Romano Banco, perchè a quel punto un po' mi incazzo). Th ha rifiutato l'aiuto del mister, e poi a metà partitella si è ritrovato senza una scarpa. Il mister ha riso. E' questo il vero calcio?
La situazione critica delll'allenamento precedente invece era stata la mancanza delle pettorine. Ora io dico: ma è possibile che per fare la partitella ci sia bisogno delle pettorine giallo fosforescenti stile maglia del Borussia Dormtund? Torin Torello ne sarebbe felice, ma alla fine quel fluorescente non si sa da dove derivi ed io a mettere addosso ai bambinetti robe radioattive un po' me la meno. Fargli sprecare l'acqua ed insegnar loro a non ascoltare la televisione, ok: ma mettergli le casacchine stile Chernobyl, no. Tanto, ho pensato l'altro giorno, quattro hanno la maglia bianca e quattro la maglia colorata. Faccio le squadre, fingo di scegliere accuratamente ogni giocatore calcolando in pochi secondi il loro coefficiente di abilità, tecnica, velocità, forza, tocco di palla, attitudine a giocare in diverse zone del campo, ed alla fine il gioco è fatto: i bianchi contro i colorati (loro se ne saranno accorti? il dubbio mi rimane).
Il problema è sorto dopo pochi minuti di gioco, quando mi sono accorto che i colorati erano nettamente più forti dei bianchi (una parabola sull'antirazzismo?): in particolare, LB detto "Miccoli" per via della sua prorompente stazza fisica (ignoranti schifidi, Miccoli è un attaccante che gioca nel Palermo ed è alto 39 centimentri con le Buffalo a ferro da stiro; è soprannominato il Romario del Salento; Romario è invece soprannominato O'Baixinho, che significa "l'uomo diversamente alto", ma questa è un'altra storia) ha sfornato una prestazione oserei dire maiuscola (o "diversamente minuscola", fate voi). Sei gol in dieci minuti di partita, ognuno dei quali festeggiato pacatamente in stile PippognitantoInzaghi contro l'Ajax nel 2003 (la cosa più bella è che quel gol poi fu di Tomasson, ma anche qui la storia è complicata): 6-0 il risultato finale, supremazia totale dei coloured. Così, dall'allenamento successivo mi sono munito di pettorine radioattive. Che crescano con tre orecchie, quattro mani o ventisei nasi: l'importante è non traumatizzarli al momento della partitella. D'ora in poi non lascerò che sia il caso a decidere: certo mi è ignoto perchè tutti i più forti avessero maglie colorate, ma vabbè, tu ne quaesieris, scire nefas... ("non chiedere, non è dato sapere", brutti ignoranti del cazzo: va bene non conoscere Fabrizio Miccoli o Romario De Souza Faria... ma almeno le Odi di Orazio, chemminchia)
E poi oggi mi hanno dato la lista con le loro generalità. Scopro così cognomi ed indirizzi, ma mi soffermo soprattutto sulle date di nascita: ripenso al biennio 2000/2001, ogni mese un evento, ogni periodo uno sbattimento. Poi mi cade l'occhio sul timidissimo RB, nato nell'ottobre del 2001.
D'istinto ho pensato a sua madre incinta che vede crollare le Torri Gemelle. La vita deve andare avanti, mi ripetevo in quei giorni. Ed oggi, anche la timidezza di RB dà tutto un altro senso all'accaduto.
Si va avanti sempre.
Th sostiene di sapersi già allacciare le scarpe da calcio. Ma Th non sa. Th è nato nel 2000 e non conosce l'insidia della stringa della scarpa da calcio. Th ha provato a fare lo sborone col mister, perchè il mister è tanto buono e simpatico (perlomeno finchè non mi sbaglia un retropassaggio all'ultimo minuto in una partita contro il Romano Banco, perchè a quel punto un po' mi incazzo). Th ha rifiutato l'aiuto del mister, e poi a metà partitella si è ritrovato senza una scarpa. Il mister ha riso. E' questo il vero calcio?
La situazione critica delll'allenamento precedente invece era stata la mancanza delle pettorine. Ora io dico: ma è possibile che per fare la partitella ci sia bisogno delle pettorine giallo fosforescenti stile maglia del Borussia Dormtund? Torin Torello ne sarebbe felice, ma alla fine quel fluorescente non si sa da dove derivi ed io a mettere addosso ai bambinetti robe radioattive un po' me la meno. Fargli sprecare l'acqua ed insegnar loro a non ascoltare la televisione, ok: ma mettergli le casacchine stile Chernobyl, no. Tanto, ho pensato l'altro giorno, quattro hanno la maglia bianca e quattro la maglia colorata. Faccio le squadre, fingo di scegliere accuratamente ogni giocatore calcolando in pochi secondi il loro coefficiente di abilità, tecnica, velocità, forza, tocco di palla, attitudine a giocare in diverse zone del campo, ed alla fine il gioco è fatto: i bianchi contro i colorati (loro se ne saranno accorti? il dubbio mi rimane).
Il problema è sorto dopo pochi minuti di gioco, quando mi sono accorto che i colorati erano nettamente più forti dei bianchi (una parabola sull'antirazzismo?): in particolare, LB detto "Miccoli" per via della sua prorompente stazza fisica (ignoranti schifidi, Miccoli è un attaccante che gioca nel Palermo ed è alto 39 centimentri con le Buffalo a ferro da stiro; è soprannominato il Romario del Salento; Romario è invece soprannominato O'Baixinho, che significa "l'uomo diversamente alto", ma questa è un'altra storia) ha sfornato una prestazione oserei dire maiuscola (o "diversamente minuscola", fate voi). Sei gol in dieci minuti di partita, ognuno dei quali festeggiato pacatamente in stile PippognitantoInzaghi contro l'Ajax nel 2003 (la cosa più bella è che quel gol poi fu di Tomasson, ma anche qui la storia è complicata): 6-0 il risultato finale, supremazia totale dei coloured. Così, dall'allenamento successivo mi sono munito di pettorine radioattive. Che crescano con tre orecchie, quattro mani o ventisei nasi: l'importante è non traumatizzarli al momento della partitella. D'ora in poi non lascerò che sia il caso a decidere: certo mi è ignoto perchè tutti i più forti avessero maglie colorate, ma vabbè, tu ne quaesieris, scire nefas... ("non chiedere, non è dato sapere", brutti ignoranti del cazzo: va bene non conoscere Fabrizio Miccoli o Romario De Souza Faria... ma almeno le Odi di Orazio, chemminchia)
E poi oggi mi hanno dato la lista con le loro generalità. Scopro così cognomi ed indirizzi, ma mi soffermo soprattutto sulle date di nascita: ripenso al biennio 2000/2001, ogni mese un evento, ogni periodo uno sbattimento. Poi mi cade l'occhio sul timidissimo RB, nato nell'ottobre del 2001.
D'istinto ho pensato a sua madre incinta che vede crollare le Torri Gemelle. La vita deve andare avanti, mi ripetevo in quei giorni. Ed oggi, anche la timidezza di RB dà tutto un altro senso all'accaduto.
Si va avanti sempre.
2 Comments:
At 28 ottobre, 2007 23:23, Anonimo said…
coincidenza, è quello che sostenevo oggi.
ps. il papà di C.C. nel 93 mi chiamava Romario
At 29 ottobre, 2007 10:32, krepa said…
te lo dico io perchè...i bianchi sapendo inconsciamente di essere scarsi, sono umili e vestono bianco...gli altri son già sboroni...oggi tutti in felpa Orione...
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