Con Chi Esco Questo Venerdì?
Ci sarebbe da designare il Personaggio della Stagione, ma c'è davvero bisogno che spieghi chi, come, cosa, perchè? La Morosona, certo, è fuori concorso; e di lei parlerò in altro momento. Ma la Sylvie, suvvia, vogliamo parlare della Sylvie? Si inizia col botto, come sempre, in quel di Settembre: e con le botte. Metaforiche, telefoniche, inspiegabili e rimaste insolute. Tant'è. Si prosegue tra gite mancate all'Entropia e missioni Mojitesche al Mogamo, che il Varanazzo è una certezza ora e sempre. Ma è l'inizio di marzo a fare la differenza. Sono un paio di messaggi in una mattina grigia, lontana, profonda come gli abissi; sempre la Sylvie e la Morosona riescono a rialzarmi, ed allora inizia l'avventura, e risorgo, e scrivo mille mail al giorno perchè ho qualcuno che mi legge, che mi risponde, che mi ascolta. Ed è il fatidico Dundas che si erge protagonista allora; teatro degli incontri più sorprendenti, delle storie più malate, di innamoramenti fugaci e repentini cambi d'umore. Sono diciassette, forse venti (sono inenumerabili in realtà), weekend consecutivi in cui ci vediamo o di venerdì o di sabato sera. Non si scappa, nè dall'impegno nè dal locale, e non serve dirmi che alle due te ne vuoi andare, stasera mi aspetti; ma capita sovente anche il contrario, Sylvie stasera lasciami perdere, qui arrivano i balordi ed insieme a loro sbattimenti, racconti da bar e magheggi. Le persone intanto vanno e vengono, il Bagnino m'abbandona -fisicamente- per qualche mese dopo avermi abbandonato -moralmente- da troppo tempo. Silvietto è un punto di riferimento costante ma va aiutato. I nuovi amici della cricca di Bresso mi danno soddisfazioni, ma cinque giorni a settimana sono abbastanza: il weekend è del Dundy, il weekend è della Sylvie. Andiamo a prendere le sigarette, non mi rompere le palle cazzo è qua in Inganni, e adesso che torniamo ti bevi quattro sambuche non mi rompere i coglioni cazzo che non bevi mai un cazzo!, ma tanto al ritorno il locale ci inghiotte, un venerdì dopo l'altro, una sigaretta dopo l'altra, così fino ad Agosto; ed eravamo partiti a Marzo.
Con due messaggi in una mattina grigia, lontana, profonda come gli abissi.
Con due messaggi in una mattina grigia, lontana, profonda come gli abissi.
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