BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

sabato, febbraio 11, 2012

Già... Come Facevo?

Non so dire con esattezza dove mi trovo, I mean, sono accucciato in macchina e ho un sonno pazzesco, questo ginocchio malandato non mi dà tregua allora butto giù lo schienale per stendermi il più possibile; più o meno so dove sono, Rogoredo beach, un parchetto di fianco a me e la Meravijosa dispersa tra questi edifici. Aspettare, dolcemente aspettare. Mi è già capitata un'avventura simile, correva l'anno 2001 credo, ricordo il freddo di via Melchiorre Gioia e una barista che si bruciò una mano. Audrey uscì dopo tre ore, ci amavamo molto, spero che la Meravija non voglia sottopormi alla stessa prova. Intanto mi sdraio e guardo la gente passare. Colgo qualche sguardo stranito... cazzo volete, non si può dormire in macchina alle tre del pomeriggio?

Mi sbizzarrisco al telefono, ma Frigo risponde ogni dieci chiamate (come faccio io col Bufalone, indi non mi lamento!), mia sorella cerca di liquidarmi velocemente (e ride quando pronuncio la parola "Colonnello"), Pianeta è preso, il Bagnino forse lavora, passano i minuti e decido che posso provare ad addormentarmi.

Mi copro con questo splendido piumino Sisley, acquisto del secolo, azzeccatissimo ed emblematico (inutile dilungarsi). Non potrò mai addormentarmi, è ovvio, eppure ci provo. Mi muovo in continuazione cercando la posizione ideale, uso la sciarpa WE ARE MILANO come poggiatesta, sembro aver trovato un equilibrio armonico ad un certo punto, chiudo gli occhi e mi godo due minuti di pace. Sono solo in macchina da mezz'ora quando mi rialzo di scatto e mi giro, per la prima volta, a controllare che stia arrivando. La trovo a due macchine di distanza, che mi sorride.

Apre la portiera, sorriso fotonico, parla al telefono, non voglio disturbarla ma glielo chiedo ugualmente: come cazzo facevo a sapere che stavi arrivando in quel preciso momento?