La Meravijosa A Volte Scopre Pezzi Inauditi
L'approvazione non è arrivata. Il post rimane sospeso, ma prima o poi lo cancellerò. Magari è il caso di fare una telefonatina, cosa dite? E' il momento migliore, ne sono certo. Poi mi butterò in doccia, andrò a gridare a Peter Klouda che lo amo, mi berrò un po' di birrette, sragionerò con Silvietto e mi farò coccolare dalla Meravijosa. Puro e semplice come il cielo in questa fastidiosa giornata di vento. Con in mano un rinnovo contrattuale da far schifo, una diagnosi che non arriva, e la sensazione che, come al solito, soltanto credendoci potremo rovesciare il destino. Ora chiamo. Appena finisce Klezmer giuro che chiamo e mi fiondo in doccia.
Joe Himself.
Mi piazzo su una panchina sola e sconsolata -la panchina- solo e sconsolato -Joe Rokocoko chi era costui- che Ringhietto non ha risposto e di tornare su a casa non se ne parla. Chiamo la Sylvie non potendo immaginare che si trovi a due passi; giusto il tempo di segnalare sottovoce a Pianeta Polpettino di indirizzarsi verso piazza Frattini, ed eccoli comparire all'orizzonte. Ma dove sei? Eh qua su una panchina. Ma sei lì da solo? Eh qui non c'è nessuno, soltanto una banda di marocchini là in fondo ma non mi vogliono con loro, sono troppo introverso... sai come sono fatti loro sono un po' più espansivi, ho cercato di affratellarmi ma niente... Smettila brutto pirla noi siamo arrivati, siamo qua.Non parlo molto, sono agitato ma in fin dei conti so che mi passerà, anche se alcune paranoie sembrano non volermi abbandonare da secoli. La Sylvie pone la domanda epocale, rispondo con sincerità ed espongo la questione al meglio. Due mezze frasi in dieci minuti non sono un granchè ma bastano, quando la conoscenza è diventata amicizia e l'amicizia si è fatta vincolo inscindibile. E' a quel punto che la Sylvie mi manda sonoramente affanculo e Pianeta cerca di prendermi a schiaffoni. Da fuori è tutto sempre più facile, ma non posso non dare ascolto a questi consigli, non posso proprio.Cinque ore dopo, distrutti e provati dalla stanchezza, ci ritroviamo io e la Meravijosa sotto casa. Non pubblico il suo monologo perchè le sue parole sono così preziose che voglio tenerle solo per me. Ma il succo forse è quello. "Quando si tratta degli altri sei fantastico, quando si tratta di te fai una fatica allucinante".
Joe Rokocoko è sempre se stesso.
In Attesa Di Approvazione
Forse oggi pubblicherò qualcosa.
Mac M.
Non sono cotto, non sono stracotto, non sono morto, mi sento oltre, c'è un po' di trambusto in giro appena apro gli occhi, luce e fresco mattutino intorno a me, ma non solo (troppa vodka alla menta?); non dovrei essere qui, ed in effetti per il resto del mondo sono altrove, invece ci sono. Perchè l'ho voluto, perchè l'ha voluto, perchè abbiamo incrociato lo sguardo e da lì in poi è stato un viaggio inarrestabile. E' scomodo questo letto, che poi non è un letto, in questa camera che è uno studio, in questo studio che mi avvolge di foto e ricordi. Non so come siamo finiti in via MacMahon, è troppo presto per pensare, Roger mi scrive insistentemente, in qualche modo devo svegliare la NonAncoraMeravijosa e farmi portare a casa. Poi potrò pensare, magari mentre salgo le scale... come di solito accade nei miei rumorosi rientri notturni. Come ogni volta che incrocio il suo sguardo, sfioro le sue mani, mi faccio trascinare dal suo entusiasmo atomico. Alla fine mi fermo a pensare... cosa sta succedendo?Bè. Ne è passato di tempo eh. Lo specifico con una punta di felicità.
BUON COMPLEANNO FC INTERNAZIONALE!