La Politica Fuori Dagli Stadi...
"Per l'orrida par condicio, la regola per cui se scrivi una critica a un'interista devi subito aggiungerne una ad un milanista, non si può criticare il saluto romano di Di Canio al Picchi senza passare per comunisti. La verità è che in genere si critica un gesto un politico negli stadi solo quando viene dalla parte politica che ci è antipatica, ed essendo il 'vero giornalista' di sinistra, come molti giornalisti italiani purtroppo pensano, è più facile leggere critiche a Di Canio che a Lucarelli, che peraltro domenica si è comportato cento volte meglio di qualche suo demente estimatore, magari di quelli con le mamme che vanno a piangere dal sindaco, che prima della partita con i lanci contro il pullmann della Lazio avrebbe potuto ammazzare Di Canio o qualche suo compagno. E' il solito discorso: la politica allo stadio non deve entrare in nessuna forma, vista l'unidirezionalità del messaggio e il fastidio, quando non la repulsione, di chi alla stadio va per tutt'altri motivi. Vale anche per le bandiere arcobaleno o per la bandiera dell'Udeur, di Forza Italia o dei Ds. Non è che il moderatismo sia un'attenuante o peggio, un fantomatico 'valore condiviso', visto che spesso è una forma annacquata e vile di estremismo. E non parliamo di libertà di espressione, vista la natura 'altra' dello stadio. Provate a duecento metri di distanza dall'impianto a tirare una sassata a un poliziotto o a gridare 'devi morire' ad un passante. La cosa insopportabile è che Di Canio sarà massacrato mediaticamente perché della parte sbagliata, non perché potenziale creatore di disordini e pericoli per l'incolumità della gente."
1 Comments:
At 13 dicembre, 2005 23:38, Anonimo said…
La politica fuori dagli stadi?
E come? C'è già dentro fino al collo e non si capisce come ( e soprattutto perchè ?) dovrebbe uscirne! Di canio che fà il saluto romano o Lucarelli con il pugno chiuso non fanno male a una mosca, dimostrano solo la loro appartenenza e vicinanza ad una tifoseria; e non tiriamo fuori la solita stronzata dei giocatori che devono dare l'esempio...perchè un ignorante che magari non ha nemmeno la terza media dovrebbe darmi l'esempio? Finiamola! Intanto per parlare del braccino di Di Canio si è fatto passare totalmente in secondo piano il razzo sparato da un tifoso-coglione del Livorno che per poco non colpiva Tare della Lazio, prima della partita. E' questa la violenza vera...le parole non ammazzano, i cretini sì!
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