Diabolicamente Joe.
Settimana di latitanza dovuta, cercata, voluta, inevitabile, anche se lunedì sera dopo quella cena da McDonald avrei potuto (voluto, dovuto?) rimangiarmi da subito la parola data (scritta).
Perchè là si era consumato l'ultimo, grottesco atto di una storia che, evidentemente, non doveva e non poteva finire così.
Martedì rubo un aperitivo ma ancora non basta (mettono della bella musica da Promod, tra l'altro) (no, non ho fatto aperitivo da Promod, lì sono andato per sbirciare nei camerini), mercoledì Crespolino mi regala un gol, giovedì aperitivissimo al Dundas... e ancora non basta.
Venerdì sera Joe Rokocoko meets Diabolika @ Amnesia.
Entriamo e sono carichissimo, è da tanto che non faccio una serata di quelle giuste. Non ci sono tensioni nè sbattimenti, ci sono solo io, un paio di persone con le quali condividere tutto, la musica e la voglia di lasciarsi andare.
DI-A-BO-LI-KA!, sento gridare in lontananza, ogni tanto bisogna pur uscire a prendere un po' d'aria no? Ci scappano due parole veloci ma intense con una persona capace di gesti straordinari e folli e bellissimi e... e capace di farmi piangere un sabato mattina, per esempio... e capace di aprire il suo cuore e cercare il mio abbraccio e stringermi fortissimo...
Allora rientro, in disco bere Sbagliati è troppo out per me ma questo passa il convento, mi fermo per un istante a pensare al significato di questa serata, alla decisione di criptare la mia vita scappando dal blog... ripenso alle parole che mi sono state appena dette e capisco che davvero sto sbagliando, ci sono persone che tengono a me in un modo che neanche potevo immaginare, scappare anche da loro non mi servirà a niente, non è giusto.
Ho sempre bisogno di un po' di tempo, per arrivare da solo all'essenza delle cose.
E questo rimane, dunque. L'Amnesia mi ha regalato molto di più di quanto potessi sperare, non solo follia ma gesti e sguardi ed un rientro a casa surreale, un abbraccio lungo un viaggio, i ricordi di quella volta al Trinity che si fanno vivi più che mai, ma stavolta non ci sono e non ci saranno incomprensioni, sbattimenti, storie malate. C'è la voglia di ricominciare, di vivere, di condividere e di stordirvi con le mie immancabili paranoie.
Grazie Vale, è da due giorni che mi sento felice ed il merito è tuo.
Il resto è un cielo che piange alle cinque del mattino e la voglia di risalire in casa è pari a zero, allora due coccoline con l'Alice giù in cortile riscaldano il cuore e l'anima. Joe è tornato.
Perchè là si era consumato l'ultimo, grottesco atto di una storia che, evidentemente, non doveva e non poteva finire così.
Martedì rubo un aperitivo ma ancora non basta (mettono della bella musica da Promod, tra l'altro) (no, non ho fatto aperitivo da Promod, lì sono andato per sbirciare nei camerini), mercoledì Crespolino mi regala un gol, giovedì aperitivissimo al Dundas... e ancora non basta.
Venerdì sera Joe Rokocoko meets Diabolika @ Amnesia.
Entriamo e sono carichissimo, è da tanto che non faccio una serata di quelle giuste. Non ci sono tensioni nè sbattimenti, ci sono solo io, un paio di persone con le quali condividere tutto, la musica e la voglia di lasciarsi andare.
DI-A-BO-LI-KA!, sento gridare in lontananza, ogni tanto bisogna pur uscire a prendere un po' d'aria no? Ci scappano due parole veloci ma intense con una persona capace di gesti straordinari e folli e bellissimi e... e capace di farmi piangere un sabato mattina, per esempio... e capace di aprire il suo cuore e cercare il mio abbraccio e stringermi fortissimo...
Allora rientro, in disco bere Sbagliati è troppo out per me ma questo passa il convento, mi fermo per un istante a pensare al significato di questa serata, alla decisione di criptare la mia vita scappando dal blog... ripenso alle parole che mi sono state appena dette e capisco che davvero sto sbagliando, ci sono persone che tengono a me in un modo che neanche potevo immaginare, scappare anche da loro non mi servirà a niente, non è giusto.
Ho sempre bisogno di un po' di tempo, per arrivare da solo all'essenza delle cose.
E questo rimane, dunque. L'Amnesia mi ha regalato molto di più di quanto potessi sperare, non solo follia ma gesti e sguardi ed un rientro a casa surreale, un abbraccio lungo un viaggio, i ricordi di quella volta al Trinity che si fanno vivi più che mai, ma stavolta non ci sono e non ci saranno incomprensioni, sbattimenti, storie malate. C'è la voglia di ricominciare, di vivere, di condividere e di stordirvi con le mie immancabili paranoie.
Grazie Vale, è da due giorni che mi sento felice ed il merito è tuo.
Il resto è un cielo che piange alle cinque del mattino e la voglia di risalire in casa è pari a zero, allora due coccoline con l'Alice giù in cortile riscaldano il cuore e l'anima. Joe è tornato.
5 Comments:
At 27 novembre, 2006 08:39, Anonimo said…
Chi ci vuole bene lascia un segno profondo dentro di noi.E non se ne va mai più...
At 27 novembre, 2006 10:43, théo said…
e poi se nn sono a milano e nn mi aggiorni il blog (anche qnd capisco il 5% del post, ma me la cavo con le parole chiave), mi perdo un pezzo di storia, un pezzo del decennio
At 27 novembre, 2006 13:28, krepa said…
tutto molto bello, ti ho visto sabato ed eri felice, anche se quel "stordirci con mezzi conosciuti" mi ha lasciato un pò perplesso.
Però....
"Cena da McDOnald..."non me la merito. Ma allora tu quello da Franchino lo consideri davvro un aperitivo...ottimista...
At 27 novembre, 2006 18:20, Anonimo said…
nulla è come prima...ma questa frase ha davvero un senso?Me lo chiedo troppo spesso e mai una risposta...però le sensazioni,le emozioni...sono sempre le stesse...ed io forse un po' MI sto solo mentendo...ben tornato Joe
At 02 dicembre, 2006 09:03, Anonimo said…
Ho letto solo oggi (finalmente ho di nuovo il pc a casa...)e ti dico grazie...perchè tu oltre ai gesti e agli abbracci..hai anche le parole...che come quelle scritte qui...non se ne vanno e rimangono...Tu sei tra quelle persone a cui voglio bene così..senza un preciso motivo...perchè è così e basta...
Io quando vuoi..sono qui...
bacio...
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